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In mezzo scorre il Po…

viaggi[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]

Stavolta siamo sul delta del Po, in una zona che sta tra Ferrara e la costa adriatica. Dove c’è un grande fiume la vita continua a scorrere secondo i ritmi della natura. Certo, la densità di popolazione e l’antropizzazione anche qui hanno da tempo intaccato questo meccanismo, eppure, a passeggiare lungo gli argini del Po, visitando i piccoli paesi che si annidano tra le anse e i canali, si avverte ancora vivido il legame con gli elementi della natura, acqua e terra in primis.
Il paesaggio è di una piattezza che ti fa dubitare che la Terra sia rotonda. L’acqua è ovunque. Non a caso siamo in una delle terre più ricche e generose del nostro Paese, sia per produttività che per la straordinaria presenza di biodiversità.

 

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Fiorella Mannoia: io posso dire la mia…

Fiorella Mannoia è una delle più grandi interpreti italiane.  Ha vinto 5 volte la Targa Tenco come Miglior Interprete e ha lavorato al fianco di grandi cantautori come De Gregori, Battiato, Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Pino Daniele, Vasco Rossi, Luciano Ligabue e tanti altri. Il suo debutto nel mondo della canzone risale nientemeno che al 1968 a Castrocaro con una canzone di Adriano Celentano, ma è solo con gli anni ’80 che finalmente arriva al successo del grande pubblico con canzoni come “Pescatore” (in duetto con Pierangelo Bertoli), “Caffè nero bollente” (Festival di Sanremo 1981), “Come si cambia” (Festival di Sanremo 1984), “Sorvolando Eilat” (Festivalbar 1986) e, soprattutto, “Quello che le donne non dicono” (1987 di E. Ruggeri) e “Le notti di maggio” (1988 di I. Fossati) che le valgono il Premio della Critica a Sanremo.

 

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Spariti!

spariti
[CINEMACITTA’]

Dal 13 marzo è partita un importante rassegna che racchiude in sì tre eventi per rappresentare dei docu-cinema (ovvero documentari cinematografici) che sono stati insabbiati o meglio ancora censurati dal nostro paese: sono quei film invisibili decisamente scomodi, che ci mostrano la realtà di tutti i giorni, che a volte rifiutiamo o facciamo finta di non vedere e per tre settimane di fila questa rubrica ne tratterà le sfumature, scivolando verso il fulcro del problema.

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L’arte della bellezza

 [DIMODA&DEMODE’]

ileniapolsinelliMilano ha ospitato nei giorni scorsi, la settimana della moda pret à porter femminile. Evento molto glamour, mie Fashion Victims, al quale non ho potuto fare a meno di dare una sbirciatina?
Tra le numerose sfilate come sempre coinvolgenti e affascinanti, ciò che ha dato quel tocco di originalità e di curiosità all’evento è stata l’idea di fondere alla moda anche l’arte.
Inserita nel Progetto Montenapoleone, la settimana della moda milanese non è stata solo un’occasione di mondanità, ma anche il pretesto per una serie di eventi di arte, cultura, concerti, sfilate di auto d’epoca e performance futuriste che l’hanno resa unica e indimenticabile.

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Tu non smettere di guardarmi

[STREAP- TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraJean è un giornalista francese in Italia e trascorre i pomeriggi romani con Davide, per impartirgli ripetizioni di lingua gallica. Invece i due amano oziare davanti la TV consumando brioches e vecchie cassette di Marcel Marceau, dimenticandosi con facilità obblighi e responsabilità.
Ma l’arte del grande mimo non è l’unico legame che unisce l’uomo all’adolescente poichè, anche se Davide lo ignora, in un’altra vita, tanti anni prima, Jean è stato il grande amore di sua madre, ora soffocata in un triste matrimonio con un volgare imprenditorucolo romano. Jean, Davide, Laura sono i primi tre angoli di un quadrato immaginario a cui andrà ad aggiungersi una quarta figura femminile, un’esuberante parigina amante della fotografia e richiamata a Roma da questioni familiari.

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Il fenomeno “Twilight”

[L’ILLETTERATA]

evakentForte della pubblicità mediatica che ha avuto nel periodo antecedente lo scorso Natale il film, diretto da Catherine Hardwicke e sceneggiato da Melissa Rosenberg, e degli entusiasti commenti giovanili (tra i 13 e i 18 anni) ascoltati perlopiù nello spogliatoio femminile di un centro per l’avviamento allo sport, sono andata contro i sani principi che fino ad oggi, da amante della letteratura verace, mi hanno sempre impedito di andarmi ad impastoiare con i fenomeni di marketing letterario.

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FestArte: non vedo, non sento, non parlo

shiba[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

Ambarabà CicìCocò tre scimmiette sul comò così iniziava la filastrocca, ricordate?
Lo scorso 12 marzo 2009 quelle scimmiette non erano sul comò ma scorazzavano nelle stanze del Rialto Santambrogio a Roma, e facevano arte. A modo loro ovviamente. Sono tre bestioline furbe e di certo poco tranquille. Impossibile tenerle ferme, impossibile prevederne i movimenti e gli scherzi.

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Samurai: ritorno al futuro

viaggi[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]

Niente si crea, nulla si distrugge. Tutto si trasforma. Non è solo una teoria scientifica, ma un postulato fondamentale della storia. Postulato che molto spesso passa inosservato.
La mostra Samurai, presente a Milano fino al prossimo 2 giugno, testimonia in modo evidente questo presupposto con un accostamento che a qualcuno può sembrare un po’ azzardato. Quasi blasfemo. Negli appartamenti di Palazzo Reale sono posti, le une accanto agli altri, preziose armature dell’epoca samuraica giapponese e modelli in scala umana dei famosi robottoni che negli anni ’70 hanno esportato l’animazione del Sol Levante in Occidente.

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Kaki King: chitarra linguaggio delle emozioni

Musica: Kaki[MUSICA]

Si spengono le luci sul palco del Circolo degli Artisti, al buio si intravede una piccola sagoma che si muove e si sistema di fronte all’asta del microfono. Lentamente le luci si accendono e la sagoma prende forma: è Kaki King, giovane chitarrista di enorme talento originaria di Atlanta, Georgia, ma cresciuta artisticamente a New York.
Le sue dita iniziano a muoversi velocemente sul manico della chitarra acustica: seduta e rilassata suona in maniera impeccabile, senza accennare il minimo sforzo.

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Primo Maggio Tutto l’Anno: largo agli Indipendenti!

primomaggio [MUSICA]

Il 1 di Maggio è entrato nel pensiero storico comune, come Festa dei Lavoratori, in cui si mangiano quantità al limite della decenza di fave e pecorino (almeno a Roma n.d.r.), ma anche come il giorno in cui si svolge l’ormai tradizionale Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, primo unico e vero happening tutto italiano all’insegna della musica, con piu’ di 10 ore di concerto sul cui palco si esibiscono tutti i piu’ grandi musicisti dello stivale, davanti ad una coloratissima distesa di bandiere e migliaia di giovani.

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