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Tag: Eva Kent

Cronache dal big- bang

[L’ILLETTERATA]

evakentUn libro solo di incipit. Inizi che lasciano spazio a digressioni filosofico- letterarie profonde, alternative anche. Interpretazioni aperte e voluttuose, elementi tra i più significativi della letteratura mondiale, svolti da una ventina di scrittori che si dipanano per vie a volte insospettabili, e che altre volte si dilungano in spiegazioni attese, volute, desiderate.

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Il magico mondo di Alagaësia

[L’ILLETTERATA]evakent

L’avevo aspettato tanto. Avevo desiderato così tanto sapere come sarebbe finito il quarto e conclusivo capitolo della saga fantasy, Il ciclo dell’eredità, di Christopher Paolini, che ora, a conti fatti e a 821 pagine di Inheritance finite di leggere, mi sento come svuotata e con un senso di non compiuto dentro.

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Blog novità

[L’ILLETTERATA]

evakentA più riprese mi sono chiesta se continuare in questo silenzio senza senso o se dare un senso alle parole per trovare quelle giuste e raccontarvi del mio prossimo progetto. Alla fine ha vinto la voglia di dire (non sapendomi tenere un cecio in bocca, come direbbero i miei conterranei), anche in virtù del fatto che è Natale e che mi sembrava quantomeno appropriato portare in dono almeno un piccolo presente ai miei cari e fedeli lettori.

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L’isola che non c’è

[L’ILLETTERATA]

evakentUn giornalista ed una volontaria e portavoce della Crocerossa Italiana. Due voci al singolare che parlano al plurale della diversità, del dolore del’emigrazione e della situazione delirante di Lampedusa, isola di sbarchi dove il tempo si è fermato.

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11 settembre: 10 anni dopo

[L’ILLETTERATA]

evakent10 anni sono passati da quel terribile giorno. 10 anni in cui è successo tanto, si è distrutto tanto, si è cambiati tanto. 10 anni fa Giorgio Radicati era Console Generale a New York (1998/2003), e oggi ci offre un punto di vista in prima linea, una testimonianza d’eccezione sul dramma dell’11 settembre.

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Nel cuore dell’Africa

[L’ILLETTERATA]

evakentSarà perché ho sempre avuto una naturale inclinazione a considerare il Sud del Mondo come una porzione verace del Pianeta Terra. Sarà perché quando sento parlare d’Africa mi si rimescola il sangue e sento scorrere forte un desiderio, che è quasi nostalgico, di “vedere” (premettendo ovviamente che, nella mia vita, finora, non ho mai avuto il piacere di mettere piede in terra africana).

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