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II serata al MArteLive 2008

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Al MArteLive la moda insegna ad essere uniche!

La sezione Moda&Riciclo, nella seconda serata del MArteLive, ci ha fatto entrare in un vero e proprio atelier. Mani che correvano su stoffe e modelle. Manichini che si imponevano con la loro presenza per rendere più vera e reale la stessa creazione. Questa calda serata ci ha fatto vivere il backstage della realizzazione di moda. L’entrata dell’Alpheus è stata contemporaneamente la bottega di una piccola sartoria, la vetrina di un negozio del centro e il retroscena di uno spettacolo teatrale, perché le proposte realizzate non sono moda da sfilare, ma preziosità che si sublimano ai nostri occhi avidi di trasformazione.

Le donne proposte da Rea Piacchiarati sono doppie, perché richiedere un unico aspetto al carattere espressivo di una donna sarebbe impresa impossibile. Dunque si è signore e si è bambine, in un gioco di specchi continui si riscopre la femminilità nel suo corrispettivo infantile. Abbiamo già da bambine insito il desiderio di esprimerci e di giocare con il corpo e con i volumi che lo coprono. Scoprire i tessuti di Rea Piacchiarati ci riporta in una favola, il ricordo va alle immagini dei fratelli Grimm. Rea ci presenta bambine da proteggere con tessuti morbidi e caldi e donne che scoprono nuove trame, come la spugna, per colorarsi. Come di fronte alla casa di marzapane, la scoperta degli abiti di Rea ci riconsegna lo stupore infantile.
Una delle peculiarità dell’animo femminile è quello dell’evoluzione. Una donna deve trovare nelle sue espressioni esterne la sua continua voglia di cambiamento, deve raccontare la sua quotidianità, il suo desiderio con decori che presentano i suoi lustri come medaglie. Così Nicola Rastelli rende omaggio al prestigio dell’essere donna con ghirigori che si attorcigliano alle dita e decorano ciò che rappresenta al meglio la produttività della donna. Le mani diventano lo spazio per ricordare quello che è il nostro passato e così anche Nicola indora “donne bambine” con pietre che si sovrappongono o si sostituiscono a tappi di bottiglie. L’artigianato che Nicola presenta è da qualche anno l’ispirazione di stilisti che lanciano accessori legati allo stile kidult, ma Nicola è manualità e tradizione non pura commercializzazione. Questo è il modo per tornare all’elaborazione e alla manifattura e non all’omologazione.
Non si torna indietro con la riscoperta dell’artigianato ma si guarda avanti con la promessa dell’unicità. Per questo la moda degli stilisti che hanno vestito l’entrata dell’Alpheus, non guarda al passato anche quando regala favole, piuttosto ci dà modo di procedere avanti strutturandosi sulla tradizione.
Guardiamo certamente avanti con le inserzioni di Claudia Coppola che tende all’oriente e all’essenzialità. Si percepisce e si tocca con mano immediatamente la tradizione della manualità sartoriale. Claudia è una giovane stilista che deve fare ancora costruzione sui suoi modelli. Gli spessori devono gestire un corpo e saperlo sostenere e da questo punto di vista le sovrapposizioni dei materiali ci convincono, l’idea della disegnatrice e modista deve crescere pur continuando a proporre quello che è un talento spontaneo per descrivere una visione totale.
Il MArteLive dà modo e tempo di presentarsi e di crescere. Questa nuova sezione ci sta raccontando degli stilisti che hanno diversa ispirazione e propulsione verso le novità del glamour. Seguiremo i loro passi e li vedremo diversi e maturi, per adesso guardiamo al MArteLive come ad un presupposto perché ciò accada.

(Rossana Calbi)

 

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