Auditorium Parco della Musica 21 luglio. Il concerto di The Niro è appena finito. Gli addetti al cambio palco sono veloci, efficienti, qualche minuto di attesa per bere qualcosa, guardarsi intorno, pensare alle cose da fare domani, che già hanno finito e tutta una serie di strumenti “nuovi” riempiono il palco.
(Avvertenze: dopo averlo letto, questo articolo si autodistruggerà per non conservarne prova! N.d.r.) Il 24 luglio 2008, intorno alle ore 17.00 arriva la comunicazione che attendiamo da una settimana: il luogo segreto dell’evento musicale della serata romana. Non sappiamo ancora chi ascolteremo, per ora solo un orario, un indirizzo e una parola segreta. Senza questa password non avremmo avuto modo di accedere alla musica privata e misteriosa.
I live nella splendida cornice delle Terme di Caracalla hanno accompagnato la notte di moltissimi giovani…e non solo…della Capitale. Poi questo Live…Biglietti quasi esauriti, polvere e atmosfera da camping hanno reso il concerto della Festa dell’Unità un evento divertente e ritmato, anche se i Modena City Ramblers non sono più quelli di un tempo. La band modenese, lontana da album magici e simbolo di una generazione, come “Terra e Libertà” e “Riportando tutto a casa”, ha proposto una scaletta vivace, in sintonia con l’ultimo “Bella Ciao Italian combat folk for the Masses”, pensato per un pubblico internazionale.
“Ma dàaai, tanto che hanno un sound corposo e ricco e spiazzante lo sappiamo, ora potrebbero anche rilassarsi e fare tutti pezzi ballabili per marionette, stile Tanz Bambolina”. “La pianti di fare il cazzaro? Se ti sente Valentino Bianchi, ti fa il ripieno per le orecchie, con il suo sax, e poi te le annoda. Ricordati piuttosto che i generi musicali ufficialmente non esistono, quindi vedrai che dopo l’intermezzo orientaleggiante di metà concerto ed il brano estratto dal loro tributo a Charlie Mingus, i QuintoRigo ti sfotteranno eseguendo un gangsta rap”. “Ma falla finita!”, replicò l’amico all’altro spettatore.
In tempi incerti caratterizzati da scelte a volte molto discutibili, a Villa Massimo, in occasione della rassegna La Villa Incantata, il 10 luglio scorso abbiamo passato una bella serata all’insegna della multiculturalità. Cosa questa di cui – coi tempi che corrono – forse più che mai, abbiamo un grande bisogno… Ad esibirsi sono stati la Compagnia Yaaled con il suo spettacolo “Na dara Rom Estar” (Non avere paura degli zingari) sulla cultura Rom e la Compagnia Milon Mela di Calcutta con danze teatro e musiche tradizionali indiane.
Il punto non è che non ho fiducia in voi, cortesi lettori, ma piuttosto che conosco i miei polli, come si suol dire, ovvero i miei autori beniamini e le critiche che vengono loro rivolte. So che in estate pochi di voi sopporterebbero di leggere
Sabato 19 luglio all’Auditorium Parco della Musica di Roma abbiamo vissuto una serata all’insegna del grande jazz internazionale, con uno dei progetti più innovativi del settore nato nientemeno che alla fine degli anni ’60 e riproposto ora, in versione rivista e corretta Gary Burton al vibrafono, Pat Metheny alle chitarre, Steve Swallow al basso elettrico e il giovanissimo Antonio Sanchez alla batteria al posto di Bob Moses.
CD MUSICA- Direttamente dalle inesplorate profondità del globo terrestre, le note dei Mughen si spalmano sulla materia circostante prendendo le mosse da un certo sound di matrice inglese e da una più scontata e qualunquista influenza della canzone d’autore italiana. IMughen, generalmente noti ai più come “gruppo spalla” dei Tiromancino, sono composti dalle brillanti menti di Andrea Moscianese, cantautore pescarese ma soprattutto ex Giuliodorme, e di Daniele “Mr. Coffee” Rossi, musicista e produttore romano.
Venerdì 27 giugno, ore 22.00 gli artisti del MArteLive approdano anche a Sora, suggestiva cittadina del frusinate. La serata era calda, molto calda e non solo per motivazioni climatiche, ma soprattutto per l’evento che di lì a poco sarebbe iniziato, la Notte Bianca. Tutto era pronto, palchi allestiti, stand locali caratteristici, negozi aperti nelle piazze, lungo le vie si respirava energia e attesa. Lo scorcio del fiume Liri, illuminato a giorno regalava un’affascinante e misteriosa cornice ad una serata ricca di sorprese e aspettative.
Domenica 6 luglio all’Auditorium Parco della Musica di Roma era una serata calda , ma non troppo. La Cavea era gremita di gente in attesa dell’inizio del concerto, fan inossidabili della regina del nuovo soul americano: