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Masoko_ Le Vostre Speranze Non Saranno Deluse

Quel che probabilmente è successo ai redivivi Masoko non è poi rarissimo. Una decade di onorata carriera da hipster idols, la loro, uniformemente spesa tra finissimo gusto vintage per il recupero revivalistico-enciclopedico in chiave pop della new wave che fu (ma proprio TUTTA), riconoscimenti mai del tutto privi di fondamento ma spesso spropositati che li vorrebbero geni variamente compresi e/o purissimi paladini del per pochi, e soprattutto live a pioggia a dar sfogo a talento e stile.

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Marco Rò_ Un Mondo Digitale

Poche cose possono essere difficili da inquadrare come i contorni dell’eterna questione della libertà autoriale di un musicista. O almeno: non per più di qualche minuto. Specie se ci si abitua all’idea di fondo per cui entrare in contatto con il mondo di ogni artista ripropone lo stesso problema di una traduzione: mentre lo si decifra, ci si rende conto che è piuttosto fisiologico che qualcosa finisca per andar perso.

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2Pigeons_ Retronica

retronica2-300x300Vi sfido a dare una definizione alla musica dei 2Pigeons senza scadere in una formula che sia restrittiva. Finirete per buttarle giù un po’ tutte senza riuscire a scegliere: trip hop, downtempo, dubstep, industrial, electro… In Retronica la sfida si fa più dura: ad entrare in gioco ora sono anche jazz, rock e suoni lontani.

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U. Estrada, Tania a fianco del Che in Bolivia

copertinataniaLa storia è piena di donne che hanno dedicato la loro vita alla costruzione di qualcosa che ritenevano migliore, così come l’editoria è piena di volumi che ne cantano le gesta. Eppure la personalità di Haydèe Tamara Bunke Bider ha un qualcosa di speciale, di carismatico, di fortemente attrattivo che potrebbe coinvolgere in pieno il lettore, ma che si ferma ad un livello precedente per le modalità con cui è presentata.

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Violapolvere_ Spazi

violapolverePossono non esserci molte cose più difficili che essere una band onesta. In che senso, dite?
Pensateci: avere un’immagine ( e – che non è la stessa cosa! – un immaginario) senza diventare degli sparapose da competizione; prendersi tutta la fatica di scrivere per creare un contatto con l’esterno senza mai tradire il principio di urgenza, verità e qui-e-ora, epperò ambire a vivere di questo come di un lavoro senza mai porsi come messia calati dal cielo per svolgere missioni per conto di Dio; avere uno stile, ma non essersi mai potuti (né voluti, né vivaddio dovuti) agganciare a questo o quell’estemporaneo fiumiciattolo modaiolo per avere altre orecchie all’ascolto.

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