Il momento è delicato. In un periodo di crisi come quello che si sta attraversando adesso, NiccolòAmmaniti non avrebbe potuto scegliere titolo più aderente alla realtà e soprattutto non avrebbe potuto motivare la sua scelta in maniera più chiara.
Se gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere come ci spiegava John Gray nel suo famoso best seller, vedo poca possibilità per un lieto fine. Imparare la lingua di un paese straniero è complicato, figuriamoci quella di un altro pianeta; quindi l’incomunicabilità sarà il mostro cattivo che vincerà sempre?
“Alla scoperta del classico perduto” potremmo intitolare questa recensione, in quanto il salto indietro nel tempo è notevole, ci vorrebbe quasi la Delorean di Ritorno al Futuro, abituata a viaggiare nell’America della prima metà del secolo scorso.
Il Pescatore di Sogni narra la storia del Dottor Alfred, detto anche Fred (Ewan McGregor), uno scienziato introverso che lavora per il Ministero della Pesca e dell’Agricoltura. Il suo mondo, che comprende un lavoro monotono e un matrimonio stagnante, viene messo sotto sopra quando si trova, suo malgrado, coinvolto nel progetto di uno sceicco yemenita con il pallino per la pesca (Amr Waked) che sogna di introdurre il salmone nello Yemen.
“La tempesta è in arrivo” è stato il singolo con il quale gli Afterhours hanno annunciato l’arrivo di Padania (Germi 2012), loro decimo album, e tra il singolo e l’uscita del disco, la tempesta in Padania è arrivata davvero e già solo questo conferisce all’album un ché di profetico.
Emanuele Dabbono è un cantautore e scrittore genovese. Trentacinquenne, ha alle spalle un’attività musicale densa di grandi appuntamenti, esperienze estremamente formative (e anche dal forte richiamo mediatico: Cornetto Free Music Festival, Top Of The Pops, X-Factor, passando per altre non rare e felici ospitate televisive su scala nazionale) nonché umile e convinto impegno sociale.
Dei ragazzi di cui vi parliamo stavolta si può dire subito una cosa: che prima di parlarvi del loro ultimo disco ci è venuta una gran voglia di ascoltarci gli episodi precedenti. Il che, le non frequentissime volte che capita, è una gran bella cosa.
Che rumore fanno i baci dati a vuoto? Rumore di richiamo, di desiderio, di mancanza. Un rumore che sembra quasi voler puntare l’attenzione su qualcosa di strano che cade nel nulla. E il nuovo romanzo di Luciano Ligabue di stranezze ne raccoglie tante.
– Ti ho aspettato mezz’ora, non rispondevi al telefono e me ne sono andato. – Ma ero solo mezz’ora! È normale a Roma, considerati i ritardi e le attese interminabili sotto le pensiline, e poi hai presente Termini? Ti rendi conto che è il cambio della metropolitana ti fa entrare in un dedalo? –Ero sotto casa tua, ti ho aspettato mezz’ora sotto casa tua.
Se c’è una cosa che i nerd farebbero bene a dimenticare, sono le due chiavi di lettura con cui abitualmente hanno visto un qualsiasi film dedicato ai supereroi: l’occhio di chi legge fumetti da anni, e l’occhio di chi vuole semplicemente valutare la pellicola per ciò che è. Una dicotomia che col tempo ha perso quasi completamente il suo valore.