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APRE A MILANO IL MUDEC – NUOVO MUSEO DELLE CULTURE

Dopo anni di travagli e discussioni, apre a Milano, il 27 marzo,  il MUDEC – Museo delle Culture e per l’occasione verranno allestite due esposizioni, “Africa. La terra degli spiriti” e “Mondi a Milano” che raccontano il legame del capoluogo lombardo con le culture di tutto il mondo.

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Cosa fa un talent manager?

handling labels handle with careCosa fa un talent manager? La risposta potrebbe variare a seconda dell’epoca storica a cui si riferisce la domanda. Nel magico mondo del music business le cose cambiano alla velocità della luce, ma una delle regole da tenere sempre a mente è non darsi per vinti fino all’ultimo istante utile. Un esempio di tenace e sfrontata creatività è senz’altro rappresentato da Shep Gordon, il leggendario manager americano che ha seguito artisti del calibro di Alice Cooper, Blondie e Pink Floyd. Alle porte del primo concerto di Alice Cooper alla Wembley Arena di Londra, le prevendite erano prossime allo zero. L’evento si preannunciava un totale fallimento, ma Shep Gordon capì che c’era ancora un modo per attirare l’attenzione del pubblico. Affittò un grande camion per pubblicizzare l’evento, facendo ricoprire il rimorchio con una gigantografia dell’artista nudo, coperto solo da un boa in posizione strategica, e lo fece bloccare, fingendo un guasto al motore, nel bel mezzo di Piccadilly Circus, creando il caos nel traffico cittadino. Inutile dire che il concerto fu un successo.

 

Fonte:

Supermensch: The Legend of Shep Gordon

http://supermenschthemovie.com/

Maneggiare con cura

handling labels handle with carePerché aspettare febbrilmente l’uscita di Maneggiare con con cura su MArteMagazine? È forse uno spazio di promozione dei gruppi indipendenti, che vi spiega perché il disco di mio cugino, in un mondo ideale, meriterebbe più successo dei Coldplay? No, niente di tutto ciò. Questa che state leggendo, nel suo primo e storico numero, è la rubrica sul management che vi regalerà pillole di assoluta verità.

Cose come: “Passi più tempo su Illustrator che in sala prove, non puoi pretendere che quei like si trasformino in pubblico sotto il palco”. Per intenderci, chiariamo subito che qui si parlerà di musica.

Sappiamo bene che, come per il calcio quando gioca la nazionale, la musica è il tipico argomento per il quale tutti sono accomunati da una precisa sensazione: esserne esperti. Ma non temete, cercheremo di affrontare, insieme e delicatamente, il fatto che, il novanta percento delle volte, non sapete di cosa state parlando.

‐ zingiu ‐ 

Tor Bella Monaca

I teatri di cintura di Roma stanno ridefinendo la geografia di una città metropolitana in via di espansione.

Il teatro di Tor Bella Monaca – affidato tramite un bando a varie associazioni, tra le quali Teatro Potlach, 7cults, Artenova e altre – funge da fucina culturale insieme anche alla biblioteca del quartiere. In una realtà volta sempre di più alla velocità ed al ritmo produttivo frenetico delle idee date dai social network e dalla fiction, il teatro frena gli impulsi, spinge alla presenza viva e allo stare insieme davvero.

Il teatro Tor Bella Monaca, che sotto la direzione artistica di Alessandro Benvenuti sta operando in un territorio di confine, registra un alto numero di presenze. Tanto che a capodanno 2015 la compagnia Lost in Traslazione Circus, diretta da Massimiliano Rossetti e Annabel Carberry, fa soldout con uno spettacolo internazionale di teatro circo.

La dimensione di Teatro Tor Bella Monaca è senza alcun dubbio la messa in pratica di quello che dice Coupeau: “il teatro nasce dove ci sono dei problemi”. In delle stagioni che alternano grandi comici e attori di prestigio a giovani compagnie, il Teatro Tor Bella Monaca si sta imponendo sul territorio come fatto sociale.

Ma può davvero il teatro riparare il mondo? Chiedetelo a Laura Curino, che alla casa dei teatri ha condotto un laboratorio proprio su questo tema.

Ma è proprio qui che mi manca un paragone, allora mi ripeto: “può un teatro di periferia riparare il mondo?”.

Eduardo Ricciardelli 

“Venice Beach”, la scommessa di Salmo

“Abbiamo fatto volare Salmo ai Red Bull Studios di Los Angeles e gli abbiamo dato 24 ore di tempo per produrre, scrivere e registrare un pezzo insieme al relativo video” – Red Bull

Un giorno solare di tempo, quasi 10.000 km da percorrere e un’impresa quasi disperata come obiettivo: realizzare integralmente un brano con il relativo videoclip.

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