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Sacred Bones: tra le migliori label americane sulla scena

Iniziamo la nostra carrellata sulle realtà più interessanti del panorama indie rock internazionale passando in rassegna una vera e propria “fucina” che da poco più di un lustro continua a regalarci alcune fra le migliori produzioni discografiche destinate a segnare inequivocabilmente l’era del Do It Yourself: la Sacred Bones Records.

La SBR nasce nel 2007 a New York, quando Caleb Braaten, un giovane originario del Colorado appassionato di sonorità punk e goth, viene coinvolto quasi per caso da alcune band di amici (fra cui The Hunt e Blank Dogs) nella realizzazione dei loro primi album. Lo stesso Braaten affermerà nella video intervista “Five Years & the End of the World: Sacred Bones Records” pubblicata per celebrare i primi cinque anni di attività della label: “ho lavorato per almeno dieci anni in un negozio di dischi, per cui sapevo tantissime cose riguardanti gli album, ma non avevo la più pallida idea di come si pubblicasse un disco”.

All’epoca il fondatore della label aveva le idee chiare più sull’artwork delle copertine, ispirato com’era da quelle di alcune etichette discografiche jazz degli anni Sessanta come la Impulse!Records. Gli album della SBR sono oggi tutti facilmente riconoscibili dal logo (un cerchio costituito da un serpente che si morde la coda e un triangolo posto all’interno), stampato sulla copertina in alto a sinistra e dalla cura dei dettagli che contraddistingue il packaging.

A distanza di appena otto anni dalla fondazione, la Sacred Bones vanta attualmente un roster estremamente variegato che va dalle sonorità electro-ambient dalle sfumature noir di Zola Jesus al garage punk di matrice hardcore dei Destruction Unit, dalle sonorità originariamente graffianti e poi declinate a un sound più morbido e smussato da trame country dei The Men (dai cui componenti Mark Perro e Nick Chiericozzi è nato lo scorso anno l’altrettanto interessante side project Dream Police), al garage-punk intervallato da parentesi prettamente electro e new wave dei Pop. 1280, passando per il synth-pop/dark wave dalle sfumature fragili e nichiliste dei danesi Vår e più aperte e dance a cavallo fra Depeche Mode e New Order degli svedesi Lust for Youth, il lo-fi trasognato e malinconico di Amen Dunes, la psichedelia dei Moon Duo, l’electro industrial abrasivo di Pharmakon, l’originale trama di chitarre folk alla Death in June accompagnate dal violoncello e tesse magistralmente a distorsioni decisamente punk dei Cult of Youth, per citare solo alcune delle band più interessanti propinateci dalla label newyorkese. Tutte rigorosamente riconducibili a un unico inequivocabile comun denominatore: sperimentazione, ovvero rifiuto delle tradizionali categorizzazioni di genere.

La passione di Braaten, anteposta ai calcoli di mera natura economica e conseguentemente unico vero veicolo che ha portato in così breve tempo l’etichetta ad affermarsi a livello internazionale come una delle migliori label americane degli ultimi anni, in realtà travalica la matrice prettamente musicale per abbracciare  un discorso ben più ampio estetico, concettuale, basato sull’emozione, come ha giustamente notato Zola Jesus, al secolo Nika Roza Danilova, che rappresenta attualmente una delle punte di diamante dell’etichetta americana. Alla pubblicazione di nuovi album Braaten ha infatti presto affiancato le ristampe di colonne sonore di capolavori cinematografici del calibro di Eraserhead di David Lynch, cineasta e artista eclettico che come il collega David Carpenter ha proseguito il proprio lavoro di ricerca oltre il linguaggio cinematografico per sconfinare nella musica arrivando a pubblicare diversi album proprio sotto l’egida della Sacred Bones.

Ecco una selezione di alcuni album che meglio rappresentano una delle più interessanti label del panorama indie internazionale:

Zola Jesus – Conatus

Amen Dunes – Through Donkey Jaw

Cult Of Youth – Final Days

Crystal Stilts – Nature Noir

David Lynch –  The Big Dream

Destruction Unit – Deep Trip

Dream Police – Hypnotized

Factums – Flowers

Föllakzoid- II

Lust for Youth  – International

Marching Church – The World Is Not Enough

The Men – Open Your Heart

Moon Duo – Circles

Pharmakon – Abandon

Pop. 1280 – The Horror

Psychic Ills – Hazed Dream

Vår – No One Dances Quite Like My Brothers

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Alessandra D’Alesio

label, musica, sacred bones, stoner witch

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