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Quando il blog si fa serio

[ARTI VISIVE]

Se Sir. Walther Benjamin fosse vissuto più a lungo probabilmente avrebbe inserito il blog tra le varie forme di rappresentazione d’arte contenute nel suo celebre L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, innalzandone il valore sociale.
Difatti, i luoghi di rappresentazione dell’arte rispecchiano il tempo dell’umanità in un percorso segnato da artisti in cerca di autore e spazio per compiacere ad un pubblico in espansione, poiché l’arte, da puro intrattenimento, ha allargato i suoi orizzonti interessandosi sempre di più al suo rapporto con la società, la quale le ha costruito diversi spazi su cui esibirsi. Ed uno di questi è proprio il blog. 

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Nel mondo dell’immagine digitale

[ATTUALITA’]

Come You Tube ha cambiato il nostro modo di rapportarci alla musisca?
You Tube ha cambiato, per molti aspetti, il nostro modo di rapportarci alla realtà e al mondo tangibile. La possibilità di accedere a materiali rari come riprese d’epoca o video d’archivio, la facilità con cui è possibile reperire filmati bizzarri e particolari, l’occasione di viaggiare nello spazio e nel tempo con pochi clic del mouse, sono tutti elementi che trasformano questa piattaforma in uno straordinario mondo di immagini libere e liberamente utilizzabili, che è possibile vedere in streaming da qualsiasi angolo del pianeta.

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Myspace: added!

[ATTUALITA’]

Myspace, imprenditoria “dal basso”? Ebbene sì, visto che si tratta di un affare da circa 580 milioni di dollari. Questi i soldi tirati fuori da Rupert Murdoch per acquistare il dominio www.myspace.com e la piccola società che lo gestiva. Ad oggi non esiste marketing per i giovani che non usi le parole: “comunità” e “myspace”. Una piattaforma di social networking, questo è il myspace! Un sito che permette alle persone di incontrarsi fra loro. Ognuno può avere la propria pagina web su cui pubblicare il suo profilo.

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La musica che viene dal basso

[MUSICA]

‘Santi Arctic Monkeys da Sheffield’ recitano molte band che iniziano a scalare l’impervia montagna di una carriera musicale partendo dalla diffusione dei propri lavori su un social network.
Al britannico quartetto indie-rock, divenuto famoso dopo il passaparola generato su Myspace, non va certo il merito di aver inventato qualcosa di nuovo, piuttosto la realizzazione di un sogno, la concretizzazione di una speranza: la possibilità di emergere nel mercato discografico, senza contratti né grandi possibilità economiche.

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Prima colazione II

[PRIMA COLAZIONE]

In ritardo come sempre consegno la mia rubrica, il direttore mi guarda male, la scusa di essermi perso all’Ikea non ha funzionato.
Il tema della settimana lo ignoro
“Ma come?Ti ho mandato l’email informativa!!!”
“Ah è vero, ma non l’ho letta ero all’Ikea”
La verità è che mi sono appena alzato dal letto, sono le 22, mi stiro, faccio colazione, e alzo piano le serrande altrimenti la luce potrebbe accecarmi.

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il_7 su Areamag

[IL_7 SU…]

Cosa si può fare per delimitare trasognatamente il campo d’azione degli Areamag?
Ipnotizzare i potenziali cattivoni fin da piccoli con nenie melodiche oblique e mimetiche che li rassicurino sulla disponibilità costante della cura (“Cattivo”), oppure aspettare con strutture armoniche ripetitive l’avvento di un “loopUS in fabula” che si annuncia con gorgoglii infidi e suoni claustrali fino a vocalizzarsi su sfondi ritmici e respiri troppo profondi per non turbare?
Il Sistema certo non vorrebbe questo da un ensemble rap, preferirebbe una catechesi, al massimo una faringite che disturbi l’emissione vocale di considerazioni destabilizzanti.

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Rubrica “Per quel che vale”

[PER QUEL CHE VALE]

Le parole degli artisti scelte da un mezzo artista: le frasi più belle di Sanremo 2008
“Il podio più scandaloso degli ultimi 40 anni. Scappo dalle Italie e dai loro popoli”. Così mi ha scritto con un sms il caro Fabrizio da Milano. In effetti Ponce-Di Tonno, Tantangelo e Moro sono un terzetto demoralizzante.
Macché!
Sono un terzetto strepitoso! Si sbaglia il buon Fabrizio. Basterebbero i testi delle loro tre canzoni per passare il prossimo mese a commentare.

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CHE Canti!

[L’ILLETTERATA]

 

evakentD. Salvatori- P. De Simone, CHE Canti! Il mito di Ernesto Guevara nella musica, Manni
Il tema della settimana mi aveva messo seriamente in difficoltà stavolta, perché per quanto abbia un’ampia conoscenza del panorama letterario italiano ed internazionale, non riuscivo proprio a trovare nessun tipo di attinenza tra il Festival di Sanremo e la letteratura. In un momento di profonda crisi mistica, dettata anche dal feroce innalzamento della mia temperatura corporea, causa influenza, mi sono detta che forse sarebbe stato opportuno prendere in considerazione le due seguenti ipotesi…

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Festival di Sanremo: impressioni alla rinfusa

[LE PROUDERIE]

Sono stato a Sanremo durante la settimana della 58° edizione del Festival della Canzone Italiana, recentemente conclusasi. Ho manifestato, unitamente ai miei collaboratori Pritz, Robbin Milliam, Carlito, Pink Lady e Valium, in favore della C.A.C.C.A. (in basso un dispaccio del Movimento Popolare…n.d.r.), acronimo del movimento per la Canzone d’Amore Contro Canzone d’Autore, da me ideato con il giornalista bresciano Franco Zanetti. Alcune considerazioni di ordine generale sull’happening mi sembrano doverose.

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Basta Sanremo!

[MUSICA]

Fiorello farebbe tre serate in radio e una in tv. Enzo Mazza – presidente dei discografici – ha proposto: “Ridurre a tre le serate e abolire la gara per i Big, riservandola solo ai giovani”.
Scettico Baudo, che nonostante le polemiche sugli ascolti si fa forte della convenzione tra la RAI e il comune di Sanremo che prevede cinque serate di spettacolo canoro.
Una presa di posizione che si rivela anacronistica.

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