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Autore: Federica Cardia

The One’s _ “The debut of Lady June”

 

onesCD MUSICA- In tempi non sospetti la mia curiosità si era piacevolmente soffermata su “Dream”, il singolo che ha anticipato l’uscita dell’album oggetto di questa recensione, The debut of Lady June. La sensazione, ascoltando il lavoro completo della band napoletana, rimane sempre buona: il progetto The One’s rappresenta uno dei migliori esempi nazionali di apertura verso un filone stilistico che affonda le proprie radici nei territori d’oltreoceano, lasciando comunque incontaminata una velata tendenza autorale.

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Nel mondo dell’immagine digitale

[ATTUALITA’]

Come You Tube ha cambiato il nostro modo di rapportarci alla musisca?
You Tube ha cambiato, per molti aspetti, il nostro modo di rapportarci alla realtà e al mondo tangibile. La possibilità di accedere a materiali rari come riprese d’epoca o video d’archivio, la facilità con cui è possibile reperire filmati bizzarri e particolari, l’occasione di viaggiare nello spazio e nel tempo con pochi clic del mouse, sono tutti elementi che trasformano questa piattaforma in uno straordinario mondo di immagini libere e liberamente utilizzabili, che è possibile vedere in streaming da qualsiasi angolo del pianeta.

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Fluxer_ L’Avvento

CD MUSICA- Premessa doverosa: il rap non è il mio genere, non l’ho mai ascoltato con la dovuta cura e non ho neppure un pezzo anche vagamente rap sul mio iPod. Ma, nonostante questo, lo considero un genere alto, il più delle volte difficile da portare avanti con dignità, pieno di influenze e di cultura, avvolto da uno spesso strato di elementi originali, di sapere, di storie sedimentate, di esperienze vissute e di stile personale. Tutti elementi che si uniscono alla musica, al ritmo e agli arrangiamenti e che attraverso gli incroci più svariati spesso danno luogo ad opere hip hop mature e raffinate.

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Elton Junk_ Because of Terrible Tiger

CD MUSICA- Nell’inafferrabilità della composizione e nell’evanescenza delle forme sonore mi sembra di intravedere un progetto volutamente complesso e di non facile ascolto che sa dosare, con la precisione di un chimico esperto, momenti di acuta rabbia e riflessioni soft. Sperimentazione e accostamenti violenti sono i veri punti di forza dell’album, che percorre con sicurezza le strade dell’indie rock soffermandosi di tanto in tanto, quando necessario, sui territori del progressive, della psichedelia, del punk e del jazz.

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This Harmony e Pixel @ Classico Village

Roma, venerdì 28 gennaio 2008, sera, pochi gradi sopra lo zero. Su un lato della strada, la celebre via Libetta, sede di numerosi locali notturni capitolini, una fila da “Sabato Pomeriggio Alla Cassa Del Supermercato” e, di conseguenza, un po’ di baccano.
Entriamo al Classico, correndo infreddoliti verso la grande sala in fondo al cortile, addentrandoci in quel tunnel di luce rossiccia che è tipica del locale. Il pubblico arriva in orario, composto e gioviale, in tono con la serata.

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Tate Modern: il gigante londinese dell’arte moderna.

[ARTI VIVISE]

Ha una base larga 200 metri e una ciminiera che si estende verso l’alto per poco meno di 100. 4 milioni di persone visitano annualmente le sue immense sale. Lo spazio espositivo complessivo raggiunge presumibilmente gli 11.000 mq. Ospita la Turbine Hall, una delle “anticamere” più ampie del mondo, che raggiunge il livello di una palazzo di 7 piani.
Stiamo parlando di uno dei maggiori colossi dell’arte moderna internazionale, l’edificio che riempie d’orgoglio l’anima più colta e creativa del popolo londinese: la Tate Modern Gallery (www.tate.org.uk).

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NY: l’altra faccia della Mela

[VIAGGI]

New York: coordinate 41° N, 74° W.
La city per eccellenza, quella che tutti noi conosciamo e sappiamo necessariamente distinguere, anche se non ci siamo mai stati. Bombardati dalle panoramiche aeree di film e telefilm americani, dal gran numero di immagini che circolano sui nostri mass media, dalle parole dei libri e delle canzoni, ci viene quasi naturale considerare New York un luogo “familiare”: potremmo disegnarne lo skiline con pochi e veloci tratti di matita, descrivere palazzi e locali, raccontarne vivacemente le usanze, la cultura, e i modi di fare.

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Ratti della Sabina @ Alpheus (Roma)

In mezzo alla sudata folla saltellante mi sembra di intravedere una cresta multicolore, una maglia dei Rancid, un numero consistente di trecce dread in movimento, uno stivale di pelle e… anche una ridottissima gonna di jeans. Un mix di personaggi provenienti da innumerevoli realtà culturali metropolitane, senza distinzione di genere musicale preferito, stile personale o abitudini alimentari.

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JoyCut_ The Very Strange Tale Of Mr. Man

In una metropoli di grigio cemento, acciaio e fili elettrici scomposti, qualcuno ancora racconta la “Vera Strana Storia del Signor Uomo”: esseri anonimi, privi di valori sociali ed umanità, si aggirano in un ambiente di plastica fredda,guardando con aria inquisitoria l’unico uomo rimasto, che in un gioco paradossale viene tramutato in un alieno verde.
A partire da tale immagine si sviluppa il disco d’esordio dei JoyCut (PillowCase/Estragon), quasi un concept album dei tempi di Ziggy Stardust, una sorta di narrazione cupa e dolente ancorata al concetto di “declino dell’umano dominio”.

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Thrangh_ Erzefilisch

CD MUSICA- Chiamateli pure improvvisatori, ossessivi stregoni dell’inconscio, fabbricanti di incubi sonori, insistenti psicologi dagli impulsi distruttivi. I Thrangh, con una veloce e inaspettata “sprangata” dietro il collo (da qui il nome onomatopeico del gruppo), a partire dall’album Erzefilisch (Altipiani/Goodfellas 2007) danno il via ad un’incalzante improvvisazione collettiva, basata per un verso su una drammatica rivisitazione della psicologia freudiana, per l’altro su un libero e sano intento creativo.

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