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Lo psichedelico, teatrale e urlato impeto finale: VI serata 2009

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Il vecchio e il nuovo…

01_letteratura_fabrizio_perriniLETTERATURA- Ultima serata del MArteLive ahimè!! Ma non scoraggiamoci, perché tra poco ne vedremo ancora delle belle con la finalissima nazionale! La serata del 2 giugno ha saputo salutarci nel migliore dei modi, soprattutto dando i natali al primo romanzo dell’autrice vincitrice della Sezione Letteratura 2008, Veronica Tinniriello. Il suo lavoro infatti, Gli angeli vanno a dormire presto, è stato presentato in anteprima sul palco che ha lanciato l’autrice verso questa avventura editoriale. Veronica ha proposto una lettura tratta dal romanzo ed ha saputo colpire per la sua voce delicata e soffiata. Il suo primo libro, edito dalla Coniglio Editore, promette bene, il pubblico è apparso da subito entusiasta e questo non fa altro che rafforzare la validità del messaggio che il Festival ormai da 9 anni veicola.

Come lei anche Nadia Ciopponi e Paola Marcelli sono venute a presentare il loro romanzo, Non ci resta che mangiare, edito da Edizioni Clandestine. Una presentazione interessante, forse poco coinvolgente ma ugualmente utile a far conoscere la produzione di una casa editrice dal gusto attento e sperimentale.
Come ogni martedì, oramai da 6 settimane, si sono presentati infine due autori in concorso.

Il primo ad aver letto i propri racconti è stato Marco Caponera. I suoi testi dissacranti e blasfemi hanno sicuramente catturato l’attenzione per l’ironia con la quale venivano descritti personaggi della memoria religiosa comune, ma non mi sono sembrati, sul piano narrativo, ugualmente accattivanti. La creatività ed anche quel pizzico di sfacciataggine nello scrivere qualcosa che vada contro la morale, con ironia e senza troppe pretese, non è stato un gesto azzardato, anzi intelligente. Quello che non mi è piaciuto è stato il modo in cui questo è stato fatto, facendo sì che la narrazione risultasse pesante e fuori luogo.

Dopo di lui l’attesissimo Claudio Renzi. L’autore che si era già presentato all’interno di una serata di selezione al Tuma’s Book Bar, ha proposto alcuni suoi testi poetici. La sua lettura spiritosa con quell’accento romano apparentemente dissonante, in contrasto con i temi trattati, sono stati un esempio di una nuova possibilità per la poesia. Una poesia che può essere gioco, ma allo stesso tempo contenuto, sulla scia di quella produzione in rima dialettale che autori come Benni e Trilussa hanno consacrato. Un personaggio davvero eccentrico e divertente Claudio Renzi, capace di trattenere l’attenzione su di sé, con quel pizzico d’egocentrismo che aiuta se si vuole reggere il palco. La sua lingua ancora un po’ acerba sa emozionare perché sincera, legata intimamente all’emozione da cui è scaturita e perciò, vera. Un ragazzo promettente, sicuramente in fase di crescita, ma padrone nell’esposizione, dotato di una grande forza interpretativa e scenica.
Una chiusura in grande stile quindi, tra vecchie conoscenze ormai sbarcate nel mondo dell’editoria e giovani talenti alle prese con i loro sogni di gloria.

(Daniela Cutolo)

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