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Tag: Recensioni

Glauco Silvestri, 31 ottobre, Il Filo Editore

LIBRI- Misteriosi omicidi a Bologna dove è il male ad imperare fino all’ultima pagina di questo thriller d’eccezione con cui Glauco Silvestri fa il suo “secondo” esordio nel mondo letterario italiano.
Glauco Silvestri è nato a Bologna nel 1972, ed è impiegato in un’azienda di elettronica. Nel 1997 ha esordito con Cometa, primo libro di una trilogia di fantascienza, pubblicato come premio di un concorso letterario promosso dalla Get Editrice. In seguito, alcuni suoi racconti sono apparsi su antologie dedicate ad autori esordienti ed ora, con questo romanzo edito da Il Filo, entra a pieno titolo nel mondo dei serial killer e dei gialli all’italiana.

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Paolo Borghi, Viaggio clandestino… ma ben organizzato

CD MUSICA- Avete mai sentito parlare di uno strumento che si chiama Hang (ma si pronuncia “hung”)? L’Hang Drum è uno strumento a percussione il cui suono ricorda tantissimo quello prodotto dalla Steel Drum. E’ stato ideato nel 2000 da Felix Rohner e Sabina Schärer della PANArt Company i quali hanno condotto anni di studi su vari strumenti risonanti prima di ottenere il suono che cercavano per questo strumento. Nella lingua originale (di Berna), Hang significa mano ed infatti si suona usando le mani con movimenti dolci di percussione.

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Un giorno perfetto, regia di Ferzan Ozpetek

CINEMA- Un silenzio assordante, una lunga rampa di scale e una tragedia angosciante, stampata su dei volti ammutoliti.
C’è sempre qualcosa di emozionante nei film di Ferzan Ozpetek: quella scena, quel momento preciso che ci dona inconfondibili brividi di pure emozioni.
Che sia tristezza, felicità, un bicchiere infrangibile o una lettera dedicata ad una persona scomparsa, ciò che ci dona il regista dalle origine turche, è qualcosa che è insito nella nostra vita di tutti i giorni.
Ormai il cinema italiano porta il suo nome come un’impronta indelebile e, dal 1997 con il suo primo lungometraggio “Il Bagno Turco”, Ozpetek ha continuato ad invadere il nostro immaginario collettivo.

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Funny Games, regia di Michael Haneke

CINEMA- Addio sospirate vacanze: sigilliamo il tappo della nostra crema solare, pronti a ritornare alla vita di tutti i giorni.
Ma cosa accadrebbe se, la vacanza dei nostri sogni, si trasformasse in un vero e proprio incubo stile “Non aprite quella porta”?
Funny Games U.S. è il remake dell’omonimo film del 1997, diretto e ideato dall’austriaco Michael Haneke, famoso per la sua pellicola “La pianista”, premiato a Cannes del 2003.

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Levia Gravia_ Il Contributo

CD MUSICA- L’album d’esordio dei ” rispecchia i più alti principi della musica italiana. Dieci tracce evocative e concrete rivelano l’essenza della band salernitana che sapientemente mescola elementi del passato, come il costante sottofondo di fisarmonica, e del presente, soprattutto nelle influenze etniche e soft jazz.
L’ascolto de “Il Contributo” è interessante: l’album parte con il brano “Cinque Soldati”, vincitore nel 2006 del “Premio Ecoradio” per la canzone più vicina ai temi della pace e della solidarietà, una marcia scandita a ritmo di chitarre pizzicate e un lento levare che arriva all’epilogo finale accompagnato da un sottile flauto.

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Chiara Ceccarelli, La finestra viola A+C

LIBRI- Alla sua prima pubblicazione Chiara Ceccarelli ci offre un romanzo intimista e di riflessione, in cui la vicenda della protagonista annulla il tempo e lo spazio portandoci in un continuum temporale tra passato e presente. La finestra viola è un racconto di amicizia, di amore, di dolore, di tristezza, di voglia di recuperare e vivere ed è un’opera prima interessante e curiosamente costruita sulla capacità tutta umana di costruire la vita sui sensi di colpa.

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Ennio Morricone alla Sapienza

Lunedì 21 maggio 2007 – Aula Magna, Sapienza Università di Roma
Stagione Musicale 2006-2007

Ennio Morricone: Direttore
Susanna Rigacci: Soprano
Mario Rigillo: Voce recitante
Orchestra Roma Sinfonietta

L’affresco del Sironi, nell’Aula Magna del Rettorato della Sapienza, darebbe risalto visivo e prestigio a qualunque evento, mondano e non. Ma quando si abbassano le luci e fa il suo ingresso l’orchestra, seguita dal Maestro Morricone, non puoi far altro che spalancare gli occhi e aspettare l’inizio dello spettacolo con trepidante attesa. E se ti fermi a guardare l’elegante postura dei violinisti, il luccichio degli strumenti a fiato e la maestosità del pianoforte, ti viene spontaneo applaudire e subito dopo interrompere qualunque attività motoria. Restare immobile ad ascoltare.

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