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Paolo Borghi, Viaggio clandestino… ma ben organizzato

CD MUSICA- Avete mai sentito parlare di uno strumento che si chiama Hang (ma si pronuncia “hung”)? L’Hang Drum è uno strumento a percussione il cui suono ricorda tantissimo quello prodotto dalla Steel Drum. E’ stato ideato nel 2000 da Felix Rohner e Sabina Schärer della PANArt Company i quali hanno condotto anni di studi su vari strumenti risonanti prima di ottenere il suono che cercavano per questo strumento. Nella lingua originale (di Berna), Hang significa mano ed infatti si suona usando le mani con movimenti dolci di percussione.


Lo strumento è composto da due parti convesse di metallo unite l’una all’altra: lato “DING” e lato “GU“.
Il lato DING è composto da 8 zone tonali poste nella parte più esterna del corpo. Al centro c’é una sorta di cupola che percossa produce un suono simile a quello di un Gong. Il lato GU invece è prevalentemente studiato come cassa risonante. Ha un foro al centro che può servire anche per modulare il suono prodotto dal lato DING.

Paolo Borghi è un artigiano falegname, esperto nella costruzione di scale in legno e lavori su misura che è da tempo alla ricerca di strumenti particolari e inusuali che molte volte costruisce personalmente. E’ anche un sound designer, nonché un appassionato dell’arte di strada e dell’animazione in genere, che ha sempre nutrito una forte passione per la musica e in particolare per le percussioni, con formazione autodidatta. Ha suonato per un breve periodo in una compagnia di percussioni e danza, ed attualmente collabora con Armònia “vibrazioni sonore per il benessere”.
Suona strumenti come scacciapensieri vietnamiti, djembè, percussioni autoprodotte, campane tibetane, Sansula e Didjeridoo cercando di accostarli al benessere interiore personale e altrui. Ha lavorato con bravissimi musicisti tra cui: Valter Tessaris (Acoustic spirit), Progetto Hang (Roma), Daniele Galletta (Venezia) e tre maestri di flauto traverso: M. Alessio Artoni, M. Furio, M. Flavio Pitjgoi.
Suo interesse principale è l’Hang, la percussione melodica di cui sopra. Dopo sei mesi dall’acquisto dell’Hang ha inciso il disco: Viaggio clandestino…ma ben organizzato, registrato presso il K.K Studios di Reggio Emilia, e composto da 10 tracce dove si cerca di portare l’ascoltatore in uno stato di rilassamento e benessere.

Noi ci siamo imbattuti nella sua arte musicale tutta particolare, in quel del corso principale di Gallipoli (LE), proprio in piena vacanza estiva, e subito ci siamo resi conto che il suo lavoro meritava un ascolto particolare, da consigliare a tutti quelli di voi che ci leggono, che sono interessati alle sperimentazioni sonore e alle innovazioni strumentali.
Le 10 tracce che potete trovare nel suo Cd ci riportano ad una musica ancestrale che ricorda l’Oriente, la spiritualità latente di ognuno di noi e la ricerca di un po’ di pace in un mondo dove tutto viaggia alla velocità della luce.
I titoli dati alle canzoni/musiche sono un inno alla libertà interiore, alla ricerca di un nuovo sé e alla poesia del nuovo millennio, quella del popolo New Age, ma anche quella che esiste a prescindere dai testi di letteratura.
Paolo Borghi sostiene e caldeggia l’utilizzo del suo Cd per rilassarsi, dormire, meditare, fare Yoga o Reiki, o anche solo per dipingere o fare l’amore. Noi ne consigliamo un uso indistinto, ma sempre degno d’attenzione: una musica del genere non parla all’intelletto, ma direttamente all’anima ed ha bisogno di essere ascoltata in tutta calma, non per essere compresa, ma per essere assorbita, perché possa assolvere alla sua funzione naturale. L’Hang di Paolo Borghi propone un suono limpido, cristallino, ma comunque coinvolgente. Passa dai toni alti, cristallini e allungati, a percussioni più basse, intime e sincopate, passando per rullii, vibrazioni e spostamenti.
Cosa dire quindi delle tracce che vi troverete ad ascoltare? Ben lungi dal raccomandarvi un percorso da seguire vi suggerisco di provare ad ascoltare avendo l’accortezza di aprire la mente. Provare per credere…

TRACKLIST Viaggio clandestino…ma ben organizzato
01- I cento violini
02- Il fiume
03- Melodia di sogni nel vento
04- Goccia di vetro
05- Sono suono libero
06- Antika Goree
07- Hypnotika
08- Mano sonora
09- Electronic flight
10- Planet Gaia (feat. Andrea Berto)

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