Moltheni torna nella Capitale con stile ed energia. Solca il palco del Circolo degli Artisti davanti a un pubblico in attesa e sfodera il carisma zen che lo contraddistingue. Al mio arrivo in sala si esibivano i Colore Perfetto, band esordiente in uscita con il primo album Il Debutto per l’etichetta Tempesta Dischi, la stessa di Moltheni.
Al Teatro Olimpico, Roma, nel contesto della rassegna RomaEuropa Festival, Juliette Binoche e Akram Khan hanno presentato, dal 5 all’8 novembre 2008, l’attesissima prima nazionale dello spettacolo IN-I. Sul palcoscenico la storia di un incontro forzato e forzoso; due paralleli che piuttosto che camminare assieme decidono di arroccarsi sulle loro posizioni e non riescono più a guardarsi.
Nel cuore di Roma, tra vicoletti poco illuminati e resi lisci dai sanpietrini, un insieme di voci danno colore alla Galleria d’arte Il Bracolo che fino all’8 novembre ospita una mostra internazionale di arte contemporanea dal titolo Paesaggi dell’inconscio in cui vengono esposte le opere di 22 artisti di diversa nazionalità. Le opere selezionate e presentate da Sabrina Falzone, critico, storico d’arte e curatrice dell’evento, hanno un filo che le tiene unite, ovvero la capacità di guardarsi dentro per proiettare su una parete i colori e le sfumature che circondano i paesaggi interiori di ogni artista impegnato nell’esibizione.
La seconda edizione del concorso Supermart ha proclamato il suo vincitore nella serata dell’8 novembre 2008, più che con una premiazione dotta e solenne con una vera e propria festa dell’arte visiva. La Galleria Arch Art & Jewels ha raccolto gli iscritti al suo concorso non considerandoli semplicemente come dei partecipanti ad una selezione, Stefano Iatosti e Junior Zinica, i curatori artistici della galleria, hanno con i loro artisti un rapporto di amicizia e soprattutto di stima.
Uno spazio dedicato alla musica rock, studiata in tutte le sue sfaccettature, dalla produzione alla dimensione live, dalla tecnica musicale al look personale. È questo uno degli intenti primari di Roma Rock School, uno spazio di formazione che riesce a coniugare efficacemente i principi classici del genere rock e l’apertura ad un mondo nuovo e in perenne cambiamento. Per approfondire obiettivi e contributi di questa originale iniziativa, abbiamo intervistato Gianluca Perdicaro e Serena Ottaviani, i due direttori della scuola.
CINEMA- Pa-ra-da il film di Marco Pontecorvo della durata di circa 100min ci fa chiedere: ma possono il surreale e il sogno guarire la cruda realtà? Il sorriso di un eccentrico artista di strada può scatenare l’inimmaginabile? Possono i clown essere ambasciatori del sorriso, dove miseria e tristezza sono quotidianità, che sia un ospedale, una zona di guerra o nelle fogne di Bucarest? Pa-ra-da racconta la storia del clown Miloud (interpretato dal bravo Jalil Lespert), che colpito dalla dura realtà della vita dei boskettari, bambini che popolano le fogne e le stazioni della capitale rumena, decide di dar loro una chance, costruendo un circo.
Non so quante volte mi è capitato di “sentire” questo noto cantautore: Lucio Dalla, con una certa differente indifferenza, senza soffermarmi mai tanto ad “ascoltare” i contenuti, nè delle sue canzoni, nè della sua personalità. Un nome, una garanzia? Esattamente il contrario di ciò che avrei potuto confermare fino a poco fa. Invece questa sera, quasi per caso, “l’ho incontrato” come fosse la prima volta, ritrovandolo in una trasmissione televisiva e concedendogli il tempo di “rivendicare se stesso” …
Jack Water (www.myspace.com/jackwater), laureato al DAMS e insegnante di Storia del Blues, si dichiara stanco – “Tired” – di attendere parole d’amore da chi non sa dare, ma, buon per noi, il calore del suo blues sa offrire una rappresentazione comprensiva di quelle attese, sfibranti ma coi pensieri in movimento, e con le ruote – e non solo quelle – che girano, lungo autostrade in cui sferraglia una chitarra rotonda, che per fortuna sempre va e apre gli spazi esterni o interiori ai nostri viaggi più liberatori, e dona splendore alle malinconie più pure.
E’ scivolato via dal calendario un altro Halloween, tra chi non approva l’ennesima “americanata” importata nelle nostre tradizioni, e chi invece considera l’orrorifica notte del 31 ottobre anche più divertente del Carnevale nostrano. Personalmente di Halloween detesto il campanello di casa che suona a tutti i minuti, con orde strepitanti di ragazzini del quartiere a caccia del loro “dolcetto-scherzetto”, che interrompono le mie letture serali. Ammetto però che, per farmi coinvolgere almeno in parte dal mood della festa, scelgo sempre di rileggere alcune delle mie storie preferite di Dylan Dog, accompagnate da un sottofondo musicale adeguato. Su tutte, le canzoni dei Johnny Freak, band di Cassino le cui liriche si prestano perfettamente come colonna sonora per le tavole in bianco e nero del personaggio di Tiziano Sclavi…
Il Piemonte è la terra natale di Luigi Tenco, dove riposano le sue spoglie. È una terra generosa, per i talenti, per le tradizioni culinarie, ricca di memorie, praticamente un libro di storia a cielo aperto: qui si è fatta l’Italia e anche qualche buon italiano. Non so bene da dove cominciare dovendo proporre un itinerario in Piemonte. Da milanese, vivo questa regione come perfetto serbatoio di meraviglie appena fuori porta. Una delle mete preferite per il fine settimana. È vicina e al tempo stesso lontana: da Milano arrivi a Torino in poco più di un’ora e mezza. Arrivati a Torino però è come se il tempo rallentasse e per raggiungere il tanto agognato ristorantino a Cisterna D’Asti (per dirne una) ci si perde sulle colline.
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