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Pa-ra-da: un film che andava girato

CINEMA- Pa-ra-da il film di Marco Pontecorvo della durata di circa 100min ci fa chiedere: ma possono il surreale e il sogno guarire la cruda realtà? Il sorriso di un eccentrico artista di strada può scatenare l’inimmaginabile? Possono i clown essere ambasciatori del sorriso, dove miseria e tristezza sono quotidianità, che sia un ospedale, una zona di guerra o nelle fogne di Bucarest? Pa-ra-da racconta la storia del clown Miloud (interpretato dal bravo Jalil Lespert), che colpito dalla dura realtà della vita dei boskettari, bambini che popolano le fogne e le stazioni della capitale rumena, decide di dar loro una chance, costruendo un circo. La storia è di quelle che lasciano il segno, mostrando l’assurda realtà in cui viviamo. È proprio un artista allora a poter compiere un piccolo miracolo con la più assurda delle idee.
Il docu- film, dove predomina la telecamera a mano, non nasconde la dura vita dei bambini di strada, che vivono sniffando colla e prostituendosi per racimolare qualche soldo.
Mario Pontecorvo, al suo vero primo esordio come regista, affronta il tema con chiara lucidità, non vuole fare moralismi facili, né cade nella semplice illusione che tutto sia possibile: vuole invece raccontare quale sia la forza di un sogno. Le tante piccole sfide, dure da digerire, che porteranno Miloud alla consapevolezza delle proprie possibilità. Nasce così la magia di cui è capace la realtà, oltre ogni fantasia.
Un film che andava davvero girato e prodotto, che il regista non ha imbellettato di trucchi e artifici cinematografici, perché non ce c’era bisogno alcuno, riuscendo a non tradire la semplicità e quindi l’importanza della storia.

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