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Johnny Freak

diegociorra
[STREAP- TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraE’ scivolato via dal calendario un altro Halloween, tra chi non approva l’ennesima “americanata” importata nelle nostre tradizioni, e chi invece considera l’orrorifica notte del 31 ottobre anche più divertente del Carnevale nostrano.
Personalmente di Halloween detesto il campanello di casa che suona a tutti i minuti, con orde strepitanti di ragazzini del quartiere a caccia del loro “dolcetto-scherzetto”, che interrompono le mie letture serali. Ammetto però che, per farmi coinvolgere almeno in parte dal mood della festa, scelgo sempre di rileggere alcune delle mie storie preferite di Dylan Dog, accompagnate da un sottofondo musicale adeguato. Su tutte, le canzoni dei Johnny Freak, band di Cassino le cui liriche si prestano perfettamente come colonna sonora per le tavole in bianco e nero del personaggio di Tiziano Sclavi…


Siccome la festa è trascorsa da un po’, ma di albi dell’eroe di Bonelli ne escono almeno tre al mese, ecco una breve intervista al gruppo per parlare della loro musica, del fumetto che li ha ispirati e di un sogno legato a doppio filo con gli incubi di Mr. Dog!

Non si può non iniziare dal nome, che cita uno dei migliori episodi della serie…
Abbiamo voluto omaggiare quella che per noi e’ la miglior storia a fumetti di sempre e che racchiude in sé la filosofia di Dylan Dog, che non parla solo di mostri: e’ comico, ricco di valori, intrigante, commovente e “Johnny Freak” ne e’ una prova.

Siete stati citati anche nella rubrica della posta: dopo quell’apparizione, avete mai partecipato in qualità di ospiti a qualche Dylan Dog Horror Fest?
In realtà è parecchio che non organizzano eventi musicali di questo tipo. C sono stati altri eventi su Dylan Dog in tutta Italia, ma non eravamo ancora entrati in contatto con Mauro Marcheselli, redattore capo centrale del fumetto. Speriamo che in futuro ci tenga presente, per noi sarebbe un grande onore ed una grande esperienza.

Oltre che per il nome del gruppo, ci sono state altre storie che vi hanno ispirato testi o sinfonie?
La canzone “La notte” e la sinfonia che la precede “Quasi notte” sono ispirate all’albo Partita con la morte. Inoltre nella canzone “Gli alterati” viene omaggiato il fumetto con la frase “sai vi donero’/il mio più antico Dylan Dog/se voi restate con me”. Qui il fumetto stesso rappresenta una sorta di oggetto prezioso da donare alle migliori persone.

Quale artista considerate particolarmente adatto alle atmosfere delle sue avventure?
E’ una domanda molto difficile, ci vengono in mente innumerevoli canzoni, soprattutto brani forti, d’impatto, come sono le stesse storie narrate nel fumetto. A pelle, un gruppo che può rispecchiare in musica le sue atmosfere sono i Tool, o gli stessi A perfect circle, con sonorità cupe ma di grande spessore emotivo.
All’albo Johnny Freak permetteteci di associare la nostra “Martin”, che tra l’altro sarà anche il nostro primo singolo.

La vostra pagina MySpace recita che siete impegnati in moltissime serate live. Dove avete suonato negli ultimi mesi e dove potremo ascoltarvi nei prossimi?
Abbiamo toccato gran parte dell’Italia. Roma sicuramente è stata la città protagonista, in locali come il Qube, l’Alpheus, la Locanda Atlantide, il 360 gradi, il Pride e il Contestaccio, grazie anche all’impegno di MArteLive. Speriamo di poter continuare a suonare in posti simili, e che se ne aggiungano di nuovi e più spaziosi.
Un ringraziamento va rivolto anche al nostro pubblico, che e’ come la nostra musica: trasversale. Nell’album c’è il pezzo duro e la ballata, pezzi parlati o strumentali. Fortunatamente ciò non è mai andato a discapito di una precisa identità che possa contraddistinguerci in ogni occasione. Ci siamo quindi resi conto di poter piacere a più persone che ascoltano anche i più lontani generi musicali.

Molti dei vostri testi sono crepuscolari e malinconici anche se energici.
Come Dog, anche voi vi considerate degli indagatori dell’incubo, o meglio degli incubi che vivono nella nostra realtà e nel suo tessuto sociale?
Fondamentalmente sono canzoni intimiste, parlano di storie vissute, incubi o sogni che siano. Oggi la realtà non è che offra molto su cui sognare, e la maggior parte di quello che succede tende a renderci molto fatalisti, il che non fa assolutamente bene: dovremmo sempre essere capaci di inseguire delle utopie o degli ideali, trasformando così quegli incubi in sogni.
La musica infine va di pari passo a questo lavoro di scrittura, così come la melodia che viene molto curata.

Sognigrafie, lavoro del 2007, ha ricevuto una buona accoglienza. Siete già al lavoro su nuovi pezzi?
L’accoglienza e’ stata ottima. Non pensavamo di vendere in 6 mesi 700 copie senza alcuna distribuzione. C’è stato il concreto interesse dell’Elevator Records che ci ha messo sotto contratto e con cui usciranno a breve due singoli (“Martin” e “ansia&caffè”), più i brani utilizzati per colonne sonore e compilation.
Per quanto riguarda i nuovi brani invece, abbiamo già un EP pronto con cinque o sei pezzi completi di arrangiamenti e poi abbiamo anche in cantiere una collaborazione con altri artisti per nuovi progetti; dobbiamo scrivere la colonna sonora per un importante festival cinematografico nazionale entro l’estate 2009.

Al riguardo, forse avrete sentito che è in lavorazione un nuovo film su Dylan Dog, dopo lo scadente tentativo di Della Morte dell’Amore…Non è che magari avete un demo da inviare alla produzione per essere inseriti nella soundtrack?
Se le nostre informazioni sono esatte la produzione è straniera e grandissima.
Sarebbe un onore ma anche un grande impegno curare le musiche di un progetto simile. Di sicuro ci lavoreremmo anche 24 ore su 24!
Per adesso ci limitiamo ad attendere con ansia l’uscita del film, anche perchè non vediamo l’ora di vederlo.

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