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Tag: futurismo

Un Sanremo Futurista? Tra qualche anno…

Che rapporto può avere il Festival della Canzone Italiana con il Futurismo?
Ad una prima occhiata, nessuno. Potrebbe essere un semplice accostamento di manifestazioni avvenute nella stessa settimana, una a Roma (Futuroma appunto) e l’altra a Sanremo.
Invece no, ci siamo divertiti ad immaginare un Sanremo Futurista e un futurismo in cui comparissero nani e ballerine, travolte dal mito della velocità, magari la stessa velocità delle audizioni tra le lenzuola di un bell’albergo, anche se ormai decadente.

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Imbucati in rete

[STREAP-TEASE: FUMETTI  MESSI A NUDO] 

diegociorraIl Settecento è stato il secolo della rivoluzione industriale, l’Ottocento quello delle grandi discussioni teoriche sulle merci e infine il Novecento quello che ha visto trionfare prima il consumismo dei beni fisici e poi di quelli immateriali. Il nuovo millennio invece lo abbiamo iniziato chiedendoci se internet avrebbe prima o poi sancito la morte del prodotto fisico.

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Il mito della velocità. Arte, motori e società nell’Italia del ‘900

[ARTI VISIVE]

Il mito della velocità. Arte, motori e società nell’Italia del ‘900
Palazzo delle Esposizioni – Roma 19 febbraio/18 maggio 2008
Allacciate le cinture, si parte! Un viaggio nella velocità e nel suo mito, attraverso le macchine, gli oggetti e le atmosfere che ne hanno caratterizzato l’evoluzione. Sono questi i temi della mostra Il mito della velocità. Arte, motori e società nell’Italia del ‘900.

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L’inno alla libertà  della musica futurista

[MUSICA]

I più risoluti affermano che senza la musica futurista e senza il fantasioso contributo del cosiddetto “rumorismo” non avremmo mai visto nascere generi come l’industrial, il noise, l’ambient e derivazioni complesse come la dodecafonia e la musica concreta di Cage. Forse Lou Reed non avrebbe mai sbeffeggiato il pubblico con il doppio disco “Metal Music Machine”, opera costruita su uno scheletro di rumore assordante, ronzii di amplificatore e stridore elettrico.  Forse Stockhausen non avrebbe mai abbattuto i confini delle sette note, distruggendo gli ultimi resti delle regole armoniche, melodiche, ritmiche e tonali che reggono la musica. 

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Sorpassare l’horror vacui

[IL_7 SU…]

 

il7Con ogni probabilità il filosofo Paul Virilio non intendeva fare l’uccello del malaugurio quando nel suo saggio “Estetica della sparizione” riferiva che il detentore del record di velocità del 1965 si domandava perché mai l’uomo aspiri “a queste terrificanti velocità, introducendosi in un veicolo su ruote che ha in sé il potere di trasportarlo verso la gloria, ma anche di dilaniarlo”. Non a caso, la ricerca dei record terrestri di velocità pura viene condotta in pianure desertiche, quasi a render conto della frase di Bacone: “Nulla è più vasto del vuoto”…

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Le vie futuriste a Roma

[ARTI VISIVE]

“Per architettura si deve intendere lo sforzo di armonizzare con libertà e con grande audacia, l’ambiente con l’uomo, cioè rendere il mondo delle cose una proiezione diretta del mondo dello spirito.” Così recitava il settimo punto del Manifesto dell’Architettura Futurista redatto da Antonio Sant’Elia nel 1914, con lo scopo di sottolineare la funzionalità della bellezza artistica al servizio della città, concepita come lo spazio adatto a contenere le attività dell’uomo, costruito attraverso l’utilizzo di materiali grezzi e semplicemente reperibili.

 

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Futurismo contemporaneo

Siamo partiti da Marinetti e dal suo Futurismo di inizio secolo scorso e siamo approdati al presente di Rosso Trevi.
Siamo lontani dal voler a tutti i costi esprimere un’opinione positiva e negativa sui gesti estremi e sulle estremizzazioni dei gesti per attirare l’attenzione o per svegliare le coscienze: la nostra non è una valutazione politica o antropologica, ma solo l’apertura dello spazio mentale alle proposte di una mente altrui, perché tutto ciò che nasce nella coscienza e si manifesta agli altri in una espressività più o meno coincidente con i nostri gusti, o anche solo che ci incuriosisce e ci impone delle domande è una manifestazione d’arte in potenza. Da qui gli approfondimenti.

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Futurismo contemporaneo

Siamo partiti da Marinetti e dal suo Futurismo di inizio secolo scorso e siamo approdati al presente di Rosso Trevi.
Siamo lontani dal voler a tutti i costi esprimere un’opinione positiva e negativa sui gesti estremi e sulle estremizzazioni dei gesti per attirare l’attenzione o per svegliare le coscienze: la nostra non è una valutazione politica o antropologica, ma solo l’apertura dello spazio mentale alle proposte di una mente altrui, perché tutto ciò che nasce nella coscienza e si manifesta agli altri in una espressività

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Futurismo o futuro?

[ARTI VISIVE]

Si lo so! Più di qualcuno mi troverà certamente inopportuna perchè dovrei trattare questa tematica in chiave artistico- culturale e invece…mi ritrovo ad uscir fuori dagli schemi. Ma in questo momento c’è qualcosa, forse la stessa associazione di parole, che mi spinge a pensare, a riflettere ad una tematica più profonda: il futuro.
Queste due parole in realtà non si distanziano molto. 

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Le Anteprime futuriste al M.i.c.r.o.

[ARTI VISIVE] 

Confondere arte e vita, realtà e rappresentazione, coinvolgere il pubblico, scuotendolo e risvegliandolo con ogni mezzo provocatorio. È l’obiettivo di Anteprime futuriste, la manifestazione organizzata da M.I.C.RO., Movimento Internazionale Culturale Roma. Il futurismo è l’avaguardia artistica per eccellenza che ha fatto del rapporto tra arte e tecnologia uno dei suoi capisaldi fondamenteli alla base dello stesso manifesto futurista.

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