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Gioite Pargoli

[P”P]

 

gioite pargoli!
la più grande conquista dell’umanità, il sudato frutto di anni di sangue, stenti e ribellioni, per cui fu pagato il prezzo di lacrime di madri e sospiri di esiliati (parlo della democrazia, per chi non avesse intuito) sta per celebrare nuovamente il suo rito pagano: le elezioni – nella consueta variante italiana delle “elezioni anticipate”

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Eugenio Montale. Ho sceso dandoti il braccio

[L’ILLETTERATA]

 

Prendo spunto dal tema della settimana e colgo l’occasione per tirare fuori dal cassetto dei ricordi la mia esperienza alla Fondazione Merz di Torino (di cui parla nel suo articolo la mia collega Edyth Cristofaro). Nel Novembre del 2006 ho avuto occasione di visitare la personale di un’artista contemporanea, Marzia Migliora, che racconta storie che fanno riferimento a memorie culturali e collettive o autobiografiche.

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La Morte del Sogno

[STREAP- TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraQuando l’11 settembre 2001 il World Trade Center collassò su se stesso, inghiottito da fiamme e polvere, tutti ebbero immediatamente la sensazione che qualunque cosa fosse successa dopo, qualcosa si era irreparabilmente rotto. E’ interessante notare come il mondo dei fumetti abbia deliberatamente evitato di mostrare nelle sue pagine l’orrore di quegli attimi, a parte alcune rare eccezioni.

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Le 500 Palline dei miei sogni

[LE PROUDERIE]

 

Cinquecentomila palline colorate fatte rotolare dalla scalinata di Trinità dei Monti a Roma costituiscono il più bel gesto dadaista dai tempi in cui Enzo Paolo Turchi si è ritirato dall’Isola dei Famosi per le ben note vicissitudine mediche. Graziano Cecchini merita tutto il mio plauso. Certo, potremmo stare qui a discutere del fatto che le grosse biglie cadute al centro non siano effettivamente scivolate lungo i gradini.

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Coverizziamoci

[PER QUEL CHE VALE]

Il caso meglio riuscito di nuovo senso donato ad uno spazio è senza dubbio quello della Casa del jazz. La meravigliosa villa confiscata alla banda della Magliana dal Comune di Roma e rimessa a nuovo come luogo di cultura, in questo caso jazzistica. E così sta capitando in altre ottime occasioni. Ridisegnare un significato a uno spazio, da industriale a culturale ad esempio. In musica è precisamente ciò che si fa con le cover: si prende un brano e si prova a trovare al suo interno dei nuovi respiri, dei nuovi segreti, una linea di lettura ancora inusitata.

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Prima Colazione

[PRIMA COLAZIONE]

 

Se anche voi riflettete in un biscotto i vostri pensieri, se vi sentite di camminare in bilico su un filo interdentale e vi perdete fra riviste di gossip , siete capitati nel posto giusto dove i sogni non si trasformano in realtà, perchè qui ancora nessuno ha smesso di dormire..benvenuti nel mio pigiama party

angelo elle

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Giallo o noir, l’importante è che sia thriller

[L’ILLETTERATA]

evakentInnanzitutto Buon Anno a tutti, cari lettori! Poi, l’argomento della settimana: il thriller.
In primo luogo vi devo confessare che il mio primo amore letterario è stata la produzione giallofila di Aghata Christie, sia nella versione Miss Marple che in quella Monsieur Poirot, con la successiva rivisitazione di grandi classici del giallo come Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle (in ogni sua forma e manifestazione!) e, un po’ meno a dir la verità, dei polizieschi di Simenon con Maigret.

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Istanbul e Orhan Pamuk

[L’ILLETTERATA]

Dal panorama geografico a quello interiore, il passo è breve: Istanbul, il passaggio obbligato tra due mondi, quello occidentale e quello arabo. Idealmente, da sempre, linea di confine importante, di questi tempi Istanbul rappresenta la Turchia moderna, quella che vorrebbe entrare nell’Unione Europea, ma anche la tradizione millenaria della cultura araba che vive e seduce, nonostante il terrorismo di matrice islamica.

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