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Orecchio Acerbo, dieci anni di libri illustrati

[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

Omino Shiba-okNon ho mai avuto memoria per le parole, ma da sempre i colori e le forme mi sono rimaste impresse nella mente. Le illustrazioni dei miei primi libri mi hanno aiutato a conservare l’emozione che mi dava la storia. Le vicende dei protagonisti si aggrappavano alle immagini e davano un appiglio alla mia fantasia.

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Diego Iaia: l’Anti-age del simulacro

[ARTI VISIVE]
Lartista
All’improvviso ci siamo personalmente resi conto di essere stati ad un palmo dal farci la maschera di cetriolo in faccia ed il senso di dissonanza cognitiva rispetto a certe nostre inclinazioni sartriane è stato violento! Ce ne siamo avveduti riflettendo su quanto anche noi, che a ventott’anni temevamo l’ingresso nei trenta, siamo almeno un po’ invischiati nell’operazione impossibile di ritardare il tempo dell’invecchiamento.

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Sabrina Ink Lady e Donna Mayla: Skin’s Friends

Caschetto biondo e un po’ di tosse per l’umidità di Firenze o per quella di Milano, la città in cui viene e lavora, Sabrina Ink Lady (Sabrina De Fazio all’anagrafe) racconta come venticinque tatuatori possano slegarsi dalla pelle e raccontare la loro arte in modo giocoso. Con lei Donna Mayla (Manuela Maiaroli) tatuatrice di Teramo, seconda classificata nella categoria Best in the show alla Florence Tattoo Convention 2011 dove le abbiamo incontrate.

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Danza in alto: Tango Zancos

Due artisti uniti da due passioni: il tango e i trampoli, così nascono i Tango Zancos, ovvero Paola Resurreccion e Antonello Casalini, a cui danzare a quasi tre metri di altezza ha permesso di vincere l’edizione 2011 del MArteLive nella categoria arte circense. Abbiamo intervistato Paola alla vigilia della premiazione per farci raccontare questa esperienza e la nascita di uno spettacolo non comune.

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Le Tentazioni Dell’Anima- L

[MUSICA]

20111205-DSC 7491 copyROMA- E’ stata una scelta deliziosamente tormentata quella che gli avventori dell’Auditorium Parco della Musica si sono trovati di fronte lo scorso lunedì 5 dicembre 2011: mentre la sala Petrassi ospitava il ritorno live di Paolo Benvegnù e del suo Hermann (uno tra i più seri candidati italiani degli ultimi due decenni a disco che non smettereste più di ascoltare, o da ascoltare poco perché la magia va tutelata tramite la ritualità), in sala Sinopoli avveniva invece il più classico, ma allo stesso tempo tra i più obliqui tra gli incontri musicali.

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