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SUPERiO vs Povia

Poche ore prima dell’esibizione sul palco dell’Ariston a Sanremo di Giuseppe Povia, si diffondeva e in breve tempo impazzava sul web “Lucky era gay” primo singolo di SUPERiO, progetto artistico nato dall’incontro di artisti provenienti da ambienti differenti, firmato MegaSound.
SUPERiO ci racconta con gioia e naturalezza il percorso di affermazione identitaria di un ragazzo divenuto felicemente una Lei.
Ma nessuno meglio di SUPERiO stesso e delle sue parole può spiegare cosa sia effettivamente.

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Sanremo: il backstage della Riviera dei Fiori

[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]

viaggiOra che i riflettori del Festival della Canzone Italiana si sono spenti, Sanremo ripiomba nel piacevole torpore che avvolge le località di mare durante la bassa stagione. Bisognerà attendere qualche mese prima che la folla torni ad inondare la Città dei Fiori, con buona pace di chi ci abita stabilmente e di chi può godersi il mare anche d’inverno.

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Dai topi ai sogni d’amore

[IL_7 SU…]

il7I Vinegar Socks pizzicano corde simulando sgocciolii di note in “Life in the sewer” (Vita nella fogna) accompagnando con tenerezza il tran tran di un poveraccio dentro e fuori dal suo tombino, e quando, nelle rigide serate invernali, torna al suo ricovero dopo aver fatto la spesa nei cassonetti con una social card di cartone tra i denti per avere le mani libere per frugare meglio…

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Il MACRO, la tana del futurismo

[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

shibaAchille Bonito Oliva spiega cosa è rimasto, dopo un secolo, del Futurismo: un movimento che sconvolse il concetto di estetica, in Italia, ma non solo. Il Futurismo Manifesto 100 x 100 è spiegato esteticamente e scenograficamente da uno dei più importanti curatori italiani che sceglie la sede più ad hoc nella capitale per trattare quella che fu l’idea di futuro, il MACRO Future. Fino al 27 maggio 2009 il MACRO ci racconterà il futuro come lo volevano all’inizio del secolo scorso.

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La cura

[STREAP- TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraSe solo avesse avuto davvero il becco come un piccione, sarebbe stato semplice accogliere a cuor leggero le dichiarazioni rilasciate da Povia prima, durante e dopo il Festival e soprattutto la canzone cattiva presentata in concorso, e giudicare tutto ciò per quello che è: guano.
Trattandosi invece di un bipede, abbiamo dovuto concedergli libertà d’espressione e un palco sul quale manifestarla.

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Nel signorile palazzo di Rue de Grenelle…

[L’ILLETTERATA]

evakentMuriel Barbery, in Italia, è stata resa famosa dal tam tam dei lettori che hanno osannato il suo romanzo: L’Eleganza del riccio, edito dalla E/O, vincitore di diversi premi, tra i quali il Premio Georges Brassens 2006, il Premio Rotary International e il Prix des Libraires assegnato dalle librerie francesi. L’Elegance du Hèrisson è stato una delle sorprese editoriali del 2006 in Francia: ha infatti avuto ben 50 ristampe ed ha venduto oltre 600.000 copie, occupando il primo posto nella classifica delle vendite per trenta settimane.

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Filippo Timi a caccia di fama?

Capelli arruffati, scarpe da ginnastica colorate, Filippo Timi è un ragazzone che supera il metro e ottanta, lo sguardo intenso e il sorriso a getto continuo. Nell’ultimo film di Salvatores, Come dio comanda, tratto dall’omonimo libro di Niccolò Ammaniti, Timi interpreta Rino un personaggio del tutto negativo ma a vederlo vis a vis non sembra adattarglisi poi molto.
In occasione della presentazione del suo ultimo libro, Peggio che diventar famoso (Garzanti) gli abbiamo rivolto qualche domanda.

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Una donna rivista e corretta

[TEATRO]

Nuovo trionfo per il MArteLive Teatro Tour 2009 che – domenica 8 febbraio – ha presentato a Roma Una donna vissuta, rivista e corretta, ovvero: tutto quello che la vostra fidanzata non vi ha mai detto, ma che voi sospettate da tempo, terzo fiore all’occhiello della stagione ormai prossima  alla conclusione. L’opera – già rappresentata con il titolo Una donna vissuta, molto – torna in scena nella sua versione, “rivista e corretta” nella bellissima cornice del Piccolo Teatro Campo d’Arte, riempito oltre ogni misura di un pubblico che inonda persino la scena pur di assistere alla splendida prova dell’autrice ed interprete Celeste Brancato.

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Dolore perfetto

[TEATRO]

 A volte il teatro preferisce “trasmettere” piuttosto che “comunicare” e lo fa attraverso immagini prismatiche, che accolgono ogni interpretazione come lecita, ma nessuna come assoluta. È il caso di Dolore Perfetto, spettacolo affascinante ed onirico che debutta, in prima nazionale, al Teatro India dal 3 all’8 febbraio.
L’opera – scritta nel 1962 da Claudio Remondi – viene realizzata a distanza di molti anni dalla Compagnia Remondi & Caporossi, una delle formazioni protagoniste di quel movimento d’avanguardia che, negli anni ’70, contribuì al radicale rinnovamento dei linguaggi della drammaturgia italiana.

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