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Garofano Verde 2011

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A Single Man

Per la rassegna Garofano Verde – Scenari di teatro omosessuale il 20 e il 21 Giugno è andato in scena il reading A Single Man, dal romanzo di Christopher Isherwood. Non si potrebbe trovare verbo migliore, nonostante lo spettacolo fosse presentato come “lettura”. Valentino Villa, curatore dell’adattamento scenico, è stato in grado di creare un reading recitato usando acutamente la voce narrante del romanzo, attraverso gli attori anche quando non sono previsti dialoghi e una scenografia, solitamente assente durante una lettura.
L’incipit in terza persona che descrive il momento del risveglio del protagonista George (Marco Angelilli) è recitato da uno degli altri attori (Pasquale de Filippo) mentre il primo giace addormentato.
Così inizia la storia di un vecchio professore di letteratura che cerca di sopravvivere alla morte del compagno Jimmy.  Il romanzo (1964) è stato uno dei primi a descrivere in modo sincero e aperto l’amore omosessuale e soprattutto il sentimento delicatissimo provato da chi ha perso per sempre un compagno di vita. La parola passa dalla voce narrante ai personaggi nei momenti dialogati.

George, figura solitaria e dimessa, racconta il suo rapporto in brevi accenni e ricordi di come ad esempio fosse considerato un mostro dai vicini per la sua “perversione” o “malattia”. Giudicato o compatito, insomma, e mai accettato nemmeno dalla famiglia del povero Jimmy, che non aveva mai compreso perché il figlio avesse scelto di condividere l’appartamento con quell’uomo. L’ambiente del college non è da meno poi, con tutti i non detti e le allusioni su quel professore un po’ strano, sempre sulle sue. Diverso.
Nella vita di George c’è l’amica Charlotte (Anna Gualdo) divorziata e da sempre innamorata di lui, se non fosse per…
Il loro rapporto è una continua ricerca di lei ed un concedersi paziente di lui, che trova con Charlie forse l’unica comprensione e gli unici momenti in cui poter essere semplicemente sé stesso. E sorridere. Dopo una cena a casa di lei, la notte riserva una sorpresa al vecchio prof: uno dei suoi alunni (Giuseppe Sartori) lo ha cercato fino a casa con una scusa che malderamente maschera  semplicemente la voglia di stare assieme ad un uomo più grande che può lui solo aiutarlo a capire certe sensazioni che lo inquietano. La notte inaspettata non allevia comunque l’amarezza di tutta una vita di negazioni e giudizi e lo stanco professore, in una scena che richiama circolarmente quella iniziale, va incontro al suo destino morendo nel sonno e uscendo di scena dolce e somesso, come la sua vita e il suo amore che fu.

Francesca Paolini

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