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MArteLive 2008. Inizia l’ottava avventura…

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Benvenuta moda al MArteLive!

Colori e stoffe ci hanno aspettato all’entrata dell’Alpheus per irretire gli occhi. Il MArteLIve ha giocato un brutto scherzo a tutte le fanciulle accorse per muoversi nella prima serata dello Spettacolo Totale. La neonata sezione artistica sotto il gazebo dell’entrata proponeva nuove gradazioni e sfumature mentre strizzava l’occhio con un vezzo tipicamente femminile e ci invita alla scoperta di un glamour non convenzionale.F*utile ha ospitato e invitato a partecipare tre stilisti emergenti per la pura volontà di invogliare ad un gioco ulteriore, dove non si vede solo l’arte in fieri, ma si desidera toccarla e portarla via.
Di fronte a MollyTies ci sembra di essere tornate indietro di quasi un secolo. Quando Coco Chanel a Parigi rompeva i canoni del concetto di femminilità e consegnava alle donne un nuovo modo di esprimersi con semplicità e cura nei particolari. Coco ci regalava originali e singolari cappelli mentre Sara , con una serie di citazioni e seguendo un’idea tutta personale con impostazione artigianale, valorizza il look con un unico accessorio: la cravatta. La cravatta come stigmate della mascolinità che si ridimensiona per regalare nuovi accenti di grazia. Davanti a noi Sara maneggia forbici e scampoli di stoffa per le sue creazioni e lo fa con un impeccabile stile primo novecento: capelli a caschetto e filo di perle. Perché la moda è creazione e pura sartoria ma soprattutto è glamour. Sempre, anche quando si usa ago e filo.
Completa è, invece, la visione della moda di Ugo Masini che ci riconsegna l’idea dello stilista di tradizionale formazione. Perché il concetto di stile è per Masini pura personalità. Le foto del suo catalogo spiegano come il suo passato e il suo presente si combinino e si comprende l’idea che lo stilista ha dell’esprimersi attraverso un capo d’abbigliamento. La cornice è la sua storia: i luoghi in cui ha scoperto la moda come gioco, strade e vie del paese delle sue origini, Bassiano (LT), in cui primeggiano le sue visioni; la serenità della vecchiaia nello sguardo dei suoi nonni che seguono le creazioni colorate e stucchevolmente femminili. E ci ricorda che il percorso di ognuno di noi spiega quello che siamo come quello che portiamo addosso. “Rifuggo dall’omologazione” , dice Masini e ci consegna colore ed eleganza per esprimere al meglio quello che è il temperamento femminile e farlo diventare charme.
La sezione esprime al meglio il suo concept con Miss Kiddo, una calabrese che non butta mai nulla e ricicla tutto ciò che ha, soprattutto il suo estro, per ridargli una nuova vita. La sua è una vera mania che diventa smania a causa della sua intolleranza con il brutto. Cristina deve ridare una personalità ad oggetti che l’hanno persa o forse mai avuta, deve costruirci sopra uno strato e coprire di creatività un oggetto stanco. Miss Kiddo invita a non odiare un oggetto ma cambiarlo e dargli magari “un’anima rock”.
Che sia intuizione o che sia provocazione quando si ha da dire qualcosa che lo si faccia! Con una cravatta, una borsa multistrato o un elegante bustino. MArteLive si è arricchito di un’espressione della creatività perché non è certo “futile” esprimere acutezza personale e inventiva, anche in modo piuttosto ostentato: perché se c’è del rock bisogna farlo vedere.

(Rossana Calbi)

 

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