MArteLive 2008. Inizia l’ottava avventura…
Un palco per tutti – I serata
Prima serata musicale al MArteLive 2008 all’insegna delle novità, ma senza ottenere risultati eclatanti, salvo che per alcune innovazioni o modalità di utilizzo della musica davvero interessanti. I gruppi in concorso erano 5 e hanno suonato per circa 20 minuti ciascuno (orientativamente si tratta di 5 pezzi), dando così un assaggio anche consistente sia delle loro capacità che del loro modo di fare musica.
In rigoroso ordine cronologico sono saliti sul palco per primi i La Magnolia Bianca, un gruppo musicale proveniente niente meno che dal Conservatorio, che ha presentato una sorta di Opera Rock, il cui tema principale è l’eterna lotta tra Bene e Male. Molto ben congeniato l’ensemble musicale, interessante la costruzione del rapporto tra musica e testi, e anche le capacità vocali dei cantanti, ma ci è risultato non appropriato alla location (nel senso più generale di concorso) e, soprattutto, non ben comprensibile al pubblico.
Seconda, in ordine temporale Sara Rados, cantante solista dalle sonorità molto particolarità e con un’impronta jazz che andrebbe sicuramente incoraggiata: brava nei vocalizzi e nelle ostentazioni vocali, è risultata comunque poco trascinante musicalmente (forse per via dei problemi avuti con l’audio?!), anche a causa di testi complicati e poco comprensibili. Esecuzione musicale buona, ma nella norma, senza particolarità di rilievo.
Hanno seguito i Pura Utopia, gruppo ska/reggae musicalmente davvero notevole: il loro ensemble ci ha convinto immediatamente, dimostrando ottime doti musicali. Un po’ meno la qualità dei testi che ci sono sembrati triti e ritriti nella classifica delle composizioni satiriche, risultando veramente poco innovativi. In ogni caso, coinvolgenti e preparati musicalmente.
Cloud, invece ci ha stupiti davvero! Questa ragazza esile e con una voce sottile e delicata, è risultata essere davvero penetrante. Ha iniziato in sordina, ma con delle innovazioni elettroniche ad accompagnare la chitarra classica nella parte musicale davvero molto interessanti, per stupirci poi completamente nel suo pezzo a cappella in cui senza microfono è stata capace di attrarre nella sala un gran numero di gente. Da notare l’ultimo pezzo davvero “da urlo”: sonorità mediterranee da tenere altamente in considerazione con accompagnamento vocale altrettanto degno.
Infine i MiniKBros, partiamo dicendo che siamo stati dispiaciuti per i problemi di salute del cantante che lo hanno portato ad un 50% delle sue normali potenzialità, nonostante ciò abbiamo riconosciuto da subito un sound forte e coinvolgente (rock contaminato da sonorità ska, niente affatto pop, però), con grande merito di chitarrista e batterista, che hanno dimostrato ottima qualità esecutiva e carattere da vendere. Buoni i testi, forse la sfortuna è stata suonare per ultimi, quando era già tardi. Ci auguriamo di risentirli ancora con anche il cantante al top della condizione.
Passo e chiudo per questa settimana. Ci risentiamo alla prossima con i nuovi 5 gruppi in concorso: non perdeteveli!
(Edyth Cristofaro)
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