Jazz cantautoriale alla VI serata MArteLive 2008 con Piji
The others…
È ancora corto al MArteLive. Giunti a metà della gara, nuove trame ed immagini ci aspettano in questa sesta sessione di cinema che, come al solito, ci ha incuriosito, catturato ed entusiasmato!
E’ notte e “Il piazzista” (Roberto Maiotti) torna a casa dopo una prima fallimentare giornata di lavoro. Come da copione la sua auto si ferma e – ovviamente – non c’è verso di farla ripartire. Così l’uomo s’incammina nel buio ma una luce improvvisa lo conduce in un covo di malviventi – trafficanti di organi. Da questo momento comincia l’equivoco: il piazzista viene scambiato per il chirurgo che deve espiantare gli organi… la cosa sorprendente è che lui sta al gioco. O almeno ci prova!
“Extra” (Paolo Crescenzo), titolo autoreferenziale per una storia dentro una storia. L’ immagine è quella classica dell’attore principale che racconta l’esperienza del film a scopi pubblicatati, ma c’è qualcosa che non torna … a parlare è una comparsa che si sente per qualche motivo la primadonna, e comincia a raccontare i retroscena della sua ultima fatica cinematografica, ed esorta il pubblico ad andare a vedere il film!
“Mu’ Afah. Ceneri di uomini” (Ottavio Mussari) è il racconto di un ragazzo che vuole intraprendere un’attività commerciale e nonostante lo spettro del pizzo decide di rilevare uno stabilimento balneare. Ovviamente le minacce arrivano presto e un incendio brucia la struttura appena inaugurata. Ma il giovane non si scoraggia e con l’aiuto degli amici e la collaborazione delle forze dell’ordine riuscirà a portare aventi il suo sogno e a far arrestare i malviventi.
“Enya” (David Petrucci) apre la scatola nera… e ci finisce dentro! Un po’ come ai tempi accadde alla famosissima Eva, la protagonista del corto finisce brutalmente punita per il suo peccato. Ma anche altri: tutti inscatolati nella favola qui narrata.
Quasi una vera e propria fiction “Nel nome di nessuno” (Alessandro Guida) parla di adolescenti e di sport. La trama, che si dipana nell’arco di un’unica giornata, ci racconta gli incroci delle storie di vita di ragazzi accomunati dalla passione per il rugby.
Come ci si sente a precorrere un quadro di Escher? “Mondi simultanei” (Mauro Pace) è la risposta a questa domanda. Si tratta del tentativo di trasmettere le sensazioni, lo straniamento, l’irrealtà del sogno con all’opposto il risveglio di mondi del subconscio che corrispondono al cadere di una goccia.
“Esperimento autobiocranico” (Federico Carnevali) ci mostra le suggestioni e gli stati d’animo di uno studente di regia che a seguito di alcune dipendenze sperimenta delle visioni e comportamenti che ricordano immagini felliniane e oniriche. Citazioni.
Un atra serata di gara si è chiusa, altri corti hanno sfilato uno dopo l’altro sul maxischermo della saletta cinema all’Alpheus. Immagini divertenti come quelle offerte da “Extra”, ma anche di denuncia “Mu’ Afah. Ceneri di uomini”. Equivoci come il caso del “Il piazzista”, ma anche storie di vita come “Nel nome di nessuno”. Ed infine trovate del tutto surreali come “Mondi simultanei” ed “Esperimento autobiocranico”. Tutto questo ha caratterizzato la nuova sessione di corti.
Varietà ed innovazione queste le parole chiave del CortoLive. Alla prossima settimana!
(Gabriella Radano)
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