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Jazz cantautoriale alla VI serata MArteLive 2008 con Piji

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Elektronic Sound, ma non solo- VI serata

Nuova serata di musica emergente al MArteLive 2008. La tendenza, in generale, è stata quella dell’elektro sound d’altri tempi, rivisto e aggiornato (o almeno così ci è parso…), ma sempre accattivante. La serata è iniziata con un cambio di scaletta dell’ultimo minuto che ha visto i calabresi Gripweed, band elektro funk, un po’ rock e un po’ new wave, salire per primi sul palco. Hanno presentato un progetto non particolarmente innovativo dal punto di vista del sound, ma tutto sommato niente male. Le commistioni che hanno presentato sono risultate gradevoli, energizzanti ed orecchiabili, sebbene la tecnica distorta sulla voce abbia bisogno ancora di un lavoro di raffinamento, così come i testi.

Secondi i Musashi, band di Guidonia, all’opera con un rock spinto (ma non troppo) e dalle sonorità non proprio sconosciute. Il progetto presentato è lodevole dal punto di vista delle innovazioni che si sposano bene con tecniche e sperimentazioni già battute, ma finiscono anche per diventare dispersive. La melodia vocale ha bisogno ancora di trovare una sua propria identità, ma parte da una base interessante.

Terzi i Freak Out! di Modena. Padroni assoluti della scena in quanto a carattere e capacità di espressione, hanno presentato un elektro rock davvero distintivo ed orecchiabile. Hanno “martellato” duro fino alla fine dimostrando che le atmosfere anni ’80 possono essere ancora interessanti e coinvolgenti, e ci hanno rubato un sorriso di approvazione anche con la tecnica strumentale, fatta di distorsioni elettroniche e slanci di una batteria caricatissima.

Quarti gli Errata Corrige di Catania, ancora in fase di sperimentazione tecnica delle loro possibilità. Si è notato uno sforzo interessante sulla redazione dei testi, ma ci sarebbe ancora da lavorare su identità, stile e carattere di scena. L’idea di iniziare la loro performance con una cover non è stata un’idea brillante, ma è stato sicuramente lodevole il loro intento di innovazione e rivisitazione della stessa.

Quinta, a chiudere la serata, Melissa Ciaramella, progetto acoustic, folck rock e anche un po’ pop piuttosto melodico. Testi ricercati e armonia orecchiabile sono stati i segni distintivi di questa cantautrice romana che alla chitarra ci ha ricordato vecchie esperienze sonore. Sebbene non sia di enorme impatto scenico ha dalla sua la capacità strumentale. Forse il progetto avrebbe bisogno di un pò di innovazione in più, ma nel complesso non è stato affatto male.

Alla prossima settimana con gli ultimi gruppi che si esibiranno prima del gran finale MArteLive del 17 giugno…a tutta musica!

(Edyth Cristofaro)

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