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The One’s _ “The debut of Lady June”

 

onesCD MUSICA- In tempi non sospetti la mia curiosità si era piacevolmente soffermata su “Dream”, il singolo che ha anticipato l’uscita dell’album oggetto di questa recensione, The debut of Lady June. La sensazione, ascoltando il lavoro completo della band napoletana, rimane sempre buona: il progetto The One’s rappresenta uno dei migliori esempi nazionali di apertura verso un filone stilistico che affonda le proprie radici nei territori d’oltreoceano, lasciando comunque incontaminata una velata tendenza autorale.

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Ascanio Celestini – Radio Clandestina: memoria delle fosse ardeatine

 

radioclandestina_2DVD TEATRO- “Tutti sembra che la conoscono a memoria, ma quando la vanno a raccontare, ‘sta storia, a raccontartela tutta ci mettono un minuto, ma se uno la dovrebbe raccontare tutta per filo e per segno ce vorebbe ‘na settimana, altro che un minuto” (Ascanio Celestini_Radio Clandestina)

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The Reader, regia di Stephen Daldry

 

the-readerCINEMA- “Non importa che cosa provo, non importa che cosa penso, i morti sono morti“, c’è un momento particolare all’interno di una pellicola, quando una frase o una sola parola riesce a fati venire inspiegabilmente la pelle d’oca.
Quando mi succede tendo spesso a regalare un Oscar immaginario all’attore che è riuscito a suscitarmi questo genere di emozione, ma nel caso della nostra Kate Winslet non sarà necessario limitarci ad immaginarlo.

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Gran Torino, regia di Clint Eastwood

grantorinoCINEMA- Il razzismo, l’intolleranza, la solidarietà, l’amicizia, l’importanza dei valori e la ricerca di un futuro migliore, questo e molto altro si trova in Gran Torino, l’ultimo capolavoro di Clint Eastwood, che torna a recitare, pare per l’ultima volta, dopo quattro anni da Million Dollar Baby, che gli valse l’Oscar come Miglior Film nel 2005.

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Filippo Scozzari, XXXX! Racconti Porni

LIBRI- Ristampati in edizione ampliata per i tipi Maxima Amoralia della Coniglio Editore, XXX! Racconti Porni di Filippo Scòzzari è una lezione antiporno irriverente, parossistica e surreale. Irritante ma divertente, la fantasia di Filippo Scòzzari (classe 1946, fumettista, scrittore e co-fondatore, tra gli altri, della rivista Frigidaire con Andrea Pazienza) oltrepassa i limiti del buongusto, dei tabù, del perbenismo: ci catapulta in un mondo dilatato da organi sessuali umani e animali, penetrato da odori e fluidi corporali e messo a tacere dalla violenza immediata e istintiva della primigenia creatura.

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Die Welle, regia di Dennis Gansel

CINEMA- Presentato con successo al Sundance 2008 e al Festival del Cinema di Torino, ha sbancato i botteghini tedeschi ed è pronto a farsi strada tra quelli italiani dal 27 Febbraio. La ragione cardine dell’esito positivo sta nel fatto che il film trae spunto da una vicenda realmente vissuta e dal conseguente impatto emotivo sul pubblico. Torniamo quindi al 1967 presso un liceo californiano: alcuni studenti non riuscivano a concepire come fascismo e nazismo avessero potuto prendere piede in Europa ed il professore Ron Jones decise di far capire loro, tramite la pratica, quanto l’uomo fosse portato alla sopraffazione.

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Tilde Capomazza- Marisa Ombra, 8 marzo: una storia lunga un secolo

DVD+ LIBRO- Dall’inizio del secolo scorso la ricorrenza dell’8 marzo ha assunto un interessante e simbolico valore soprattutto sociale ma anche storiografico: la conquista di alcune libertà e la lotta per ottenerne altre, che sono di fondamentale importanza per la crescita di un Paese democratico, sono state il leit motiv che ha spinto le donne ad unirsi e festeggiarsi, anche quando, come negli ultimi anni una data storica come questa è stata banalizzata dai media, dalle donne stesse e dalle commercializzazioni a tappeto di fiori e cioccolatini.
Il Dvd ed il volume di Tilde Capomazza, programmista- regista RAI che ha realizzato come free- lance una serie di documentari per l’AIDOS ed altre associazioni femminili nazionali, e Marisa Ombra, partigiana che ha fatto parte dell’UDI (Unione Donne Italiane), 8 marzo: una storia lunga un secolo delle Edizioni Iacobelli è un utile strumento per rinfrescarci la memoria.

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Erica Mou _ Bacio ancora le ferite

CD MUSICA- Ho avuto una certa titubanza nello scartare la confezione del disco, purtroppo il mio approccio alla musica pecca spesso di un pregiudiziale fastidio nei confronti di certe copertine eccessivamente autoreferenziali. Ecco, in questo caso l’immagine della ragazza munita di chitarra e il piedino-con-calzetta-bianca in primo piano non mi hanno fatto subito un piacevole effetto. “Il solito zuccheroso disco tutto ammmore e cuore e non a caso si fa chiamare Mou”, mi son detta. Sbagliando. La ragazza ha talento, non c’è che dire.

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Patrizia AZ, Il bosco della bella addormentata, ARPAnet

LIBRI- Una bella addormentata alla vita quella di cui ci racconta Patrizia AZ, nella sua opera prima, un romanzo autobiografico dal titolo emblematico. Ne Il bosco della Bella Addormentata, il lettore si ritrova a camminare come sospeso nel tempo, attraversando un ventennio di storia (dagli anni ’70 agli anni ’90 del secolo appena trascorso), in un viaggio che è catarsi personale, scoperta di sé e delle proprie paure, dei buchi neri esistenziali che limitano la coscienza, ma che amplificano il dolore, tutto al femminile.

L’opera di Patrizia AZ mette a nudo il dolore e le vicissitudini di una donna che nasce donna sin da quando è bambina o che è bambina fino a quando deve diventare sorella grande, madre, infermiera e padre persino. L’amore incondizionato rivolto e passato alla nonna, donna ferma anche troppo, ma non fredda, il dolore ancora una volta che lede il tessuto d’un rapporto di sangue con un fratello che per tanto tempo è quasi un peso. L’autrice, che è anche l’io narrante del volume, è costretta a ricordarsi dei suoi genitori grazie a residui di memorie e a pizzichi di fotografie fratturate. La sua esperienza cresce nei viaggi, brevi, all’estero, negli amori sbagliati, che consumano, distruggono, accecano e ancorano a quell’universo di drogati, dannati della Terra, che sono riserve spaziose di donne e uomini che fin dalla tenera età vengono a contatto o scelgono non casualmente d’incontrare i sentieri della droga, arrivando a perforarsi tutte le vene che hanno in corpo.

Leggere questo libro è come essere davanti a tutte quelle vite che fanno la fila presso i SerT e che a volte sono state rinchiuse nelle tristi celle dei collegi per l’infanzia, passando per l’esperienza reiterata dell’abbandono. La storia di Patrizia, in fondo, è esemplare: è il racconto di un’esperienza di morte e rinascita lunga trent’anni, vissuta tra spaccio, droga, AIDS, precarietà lavorativa, ma soprattutto sentimentale, e l’Amore, sarà proprio il filo conduttore di tutta la narrazione, un immenso desiderio di amore e accettazione, quasi sempre tradito e disatteso.
Forte di una scrittura semplice, vera, meticolosa, ma sempre emozionante, Patrizia AZ ci mette di fronte alla sua redenzione, che però scivola sottile tra le pagine del libro, sfiorando morti attese e lente agonie, con una leggera punta ironica che ci accompagna inesorabilmente fino alla fine. Ironia verso se stessa e la propria sorte: ironia della sorte quindi.

Patrizia AZ ci dimostra che vivere è difficile, ma al contempo possibile, nonostante tutto e tutti, e la sensazione di non poter fare a meno di sapere che cosa succederà alla fine della storia di tutti quei meta- personaggi, zeppi di passione marcia, è il prezzo che pagheranno tutti i lettori, in attesa che arrivi il tanto sospirato principe che ci sveglierà dall’incubo.
Da leggere…perché imparare ad essere consapevoli di sé e degli altri è un dovere mai abbastanza preso sul serio.

Patrizia AZ, Il bosco della bella addormentata, ARPAnet, pag 231, € 10.00