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Erica Mou _ Bacio ancora le ferite

CD MUSICA- Ho avuto una certa titubanza nello scartare la confezione del disco, purtroppo il mio approccio alla musica pecca spesso di un pregiudiziale fastidio nei confronti di certe copertine eccessivamente autoreferenziali. Ecco, in questo caso l’immagine della ragazza munita di chitarra e il piedino-con-calzetta-bianca in primo piano non mi hanno fatto subito un piacevole effetto. “Il solito zuccheroso disco tutto ammmore e cuore e non a caso si fa chiamare Mou”, mi son detta. Sbagliando. La ragazza ha talento, non c’è che dire.

Parliamo di Erica Mou, al secolo Erica Musci, e del suo album di debutto Bacio ancora le ferite (prodotto dalla Auand, etichetta jazz del produttore Marco Valente): una grande voce, matura, personale quanto basta, nonostante risulti evidente un lieve avvicinamento alle escursioni vocali della Carmen catanese. A soli diciotto anni (è nata nel 1990!) Erica Mou mette in gioco una serie di qualità che raramente si riscontrano nelle nuove proposte musicali nazionali, sia per quanto riguarda la stesura dei testi, sia per l’impeccabile performance melodica. Per quanto a volte la scelta delle parole riveli un malcelato infantilismo (“è che certe volte ho paura di restare da sola / e lo so che a diciott’anni è un po’ ridicolo”), ma d’altra parte sarebbe assurdo pretendere il contrario, la cantautrice pugliese dimostra una perfetta padronanza delle potenzialità della lingua e una grande inventiva nell’ideazione delle liriche. I riferimenti sono molteplici: dalla già citata Carmen Consoli, passando per Elisa, Cristina Donà e, volendo osare, lo stile si avvicina in certi momenti a quello di Ani Di Franco. Ciò che sorprende è la grande capacità di dar vita alle parole, di allungarle, sussurrarle, graffiarle: il risultato è un disco mutevole, con grande personalità, originale negli arrangiamenti e nella scelta delle sonorità. Il bisogno di dire qualcosa, di esprimere sensazioni o di esorcizzare le paure è fortissimo, e forte è anche la determinazione nello sviscerare introspettivamente le più lievi e impercettibili sensazioni dell’anima. Segnalo in particolare il pezzo intitolato “Oltre”, sia per la poeticità del testo, sia per l’espressività dell’interpretazione.

TRACKLIST:
1. È
2. Oltre
3. Domenica
4. E mi
5. La neve sul mare
6. Dipendenza
7. Pensiero stupendo
8. Sera d’acqua
9. Senso
10. Lame
11. Trentotto
12. Indietro

www.ericamou.com
www.myspace.com/ericamou
www.auand.com

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