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Spariti II: code di lucertola

Alessia_Grassoi[CINEMACITTA’]

L’ultima volta vi avevamo lasciato con Vota Provenzano”, il primo docu-film dell’evento Spariti, del centro sociale Centocelle Aperte, che narrava il cambiamento del termine “mafia” all’interno del pensiero di massa al giorno d’oggi.
Questa volta tratteremo della seconda serata della rassegna, che ha presentato agli occhi dei partecipanti il documentario di Valentina Giovanardi, Code di Lucertola.
La realtà è terribilmente superiore a ogni storia, a ogni favola, a ogni divinità, a ogni surrealtà”,  così inizia la visione della pellicola che ci presenta la citazione di Antonin Artaud, e che ci fa letteralmente entrare all’interno di un mondo sconosciuto, oscuro quanto orrorifico: l’istituzione del manicomio.

 

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Le lune di Valentina Mori

shiba[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

Quante volte avete detto: ma che carattere lunatico?
Oppure di fronte ad un’opera d’arte  siete stati critici impettiti intravedendo lo squarcio di vita dell’artista.
In entrambi i casi, sia che siate stati facili nel giudicare un aspetto caratteriale piuttosto che attenti osservatori della psicologia artistica, di fronte alle opere di Valentina Mori vi trovereste proprio a vostro agio.
Quattordici dei  lavori di quest’artista sono ospitati nello Spazio Officina 468 fino all’8 aprile 2009 e tutte sono figlie dello spirito lunatico di una sensibilità ferita. La femminilità che traspare nella mostra Di luce & di sabbia. Risacche di vita è tangibile, tanto che il riconoscimento è immediato.

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Speroni, camaleonti, mazzuole e punkinari

il7[IL_7 SU…]

L’arpeggio folk comunicativo e decisamente convincente e l’abitudine ormai consolidata a non “parlare più di te” marchiano come se fosse bestiame il brano “Era Novembre” di Attila (Attilio Gabrielli) chitarrista e cantante tra Roma e Philadelphia. “Girare il mondo o girare l’angolo, che differenza fa se poi si torna qua (…) Ma che differenza c’è se ormai non parlo più di te“. Pensieri che a ritmo andante disciplinano la solitudine di novembre, marciando fatalisticamente sulle rovine di un rapporto consumatosi come gli stivali. Anche la ballata country western “Lasciati stringere” è raccontata dalla voce di Attila in italiano, tanto per dimostrarci che non snobba i nostri pascoli e le nostre donne, per quanti impacci esse possano creare usando gli spaghetti. In questo caso la melodia affidata alla voce è da cantautore italiano, mentre è la chitarra a dividersi tra ac-compagnamento stringato e assonanze western. 

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Al via la prova costume

ileniapolsinelli[DIMODA&DEMODE’]

Ciò che si porta addosso o ciò che si fa, può farci sentire più belle e più sicure. Ma la pensiamo allo stesso modo quando scatta la prova costume?
Siete pronte per questo momento assillo e scopo imprescindibile per qualsiasi donna dell’emisfero? Fonte di sofferenze al limite dell’umano, unico scopo per il quale valga la pena vivere, in senso ironico ovviamente… Insomma questo è uno dei periodi più delicati per ogni donna nei quali lo specchio insieme alla bilancia provocano sensazioni disparate, alternando gioia esaltante a stati di angoscia e frustrazione imbarazzante. E allora scatta l’iscrizione pacchetto semestrale in palestra, diete/digiuni, creme anticellulite e pasticche drenanti, benda sugli occhi davanti allo scaffale dei biscotti, al supermercato, poster di Giséle Bundchen sulla porta del frigo. Tutto ma proprio tutto per non arrivare impreparati sulle spiagge con modelli poco adatti alla nostra silhouette, qualunque essa sia.

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In mezzo scorre il Po…

viaggi[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]

Stavolta siamo sul delta del Po, in una zona che sta tra Ferrara e la costa adriatica. Dove c’è un grande fiume la vita continua a scorrere secondo i ritmi della natura. Certo, la densità di popolazione e l’antropizzazione anche qui hanno da tempo intaccato questo meccanismo, eppure, a passeggiare lungo gli argini del Po, visitando i piccoli paesi che si annidano tra le anse e i canali, si avverte ancora vivido il legame con gli elementi della natura, acqua e terra in primis.
Il paesaggio è di una piattezza che ti fa dubitare che la Terra sia rotonda. L’acqua è ovunque. Non a caso siamo in una delle terre più ricche e generose del nostro Paese, sia per produttività che per la straordinaria presenza di biodiversità.

 

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Spariti!

spariti
[CINEMACITTA’]

Dal 13 marzo è partita un importante rassegna che racchiude in sì tre eventi per rappresentare dei docu-cinema (ovvero documentari cinematografici) che sono stati insabbiati o meglio ancora censurati dal nostro paese: sono quei film invisibili decisamente scomodi, che ci mostrano la realtà di tutti i giorni, che a volte rifiutiamo o facciamo finta di non vedere e per tre settimane di fila questa rubrica ne tratterà le sfumature, scivolando verso il fulcro del problema.

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L’arte della bellezza

 [DIMODA&DEMODE’]

ileniapolsinelliMilano ha ospitato nei giorni scorsi, la settimana della moda pret à porter femminile. Evento molto glamour, mie Fashion Victims, al quale non ho potuto fare a meno di dare una sbirciatina?
Tra le numerose sfilate come sempre coinvolgenti e affascinanti, ciò che ha dato quel tocco di originalità e di curiosità all’evento è stata l’idea di fondere alla moda anche l’arte.
Inserita nel Progetto Montenapoleone, la settimana della moda milanese non è stata solo un’occasione di mondanità, ma anche il pretesto per una serie di eventi di arte, cultura, concerti, sfilate di auto d’epoca e performance futuriste che l’hanno resa unica e indimenticabile.

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Tu non smettere di guardarmi

[STREAP- TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraJean è un giornalista francese in Italia e trascorre i pomeriggi romani con Davide, per impartirgli ripetizioni di lingua gallica. Invece i due amano oziare davanti la TV consumando brioches e vecchie cassette di Marcel Marceau, dimenticandosi con facilità obblighi e responsabilità.
Ma l’arte del grande mimo non è l’unico legame che unisce l’uomo all’adolescente poichè, anche se Davide lo ignora, in un’altra vita, tanti anni prima, Jean è stato il grande amore di sua madre, ora soffocata in un triste matrimonio con un volgare imprenditorucolo romano. Jean, Davide, Laura sono i primi tre angoli di un quadrato immaginario a cui andrà ad aggiungersi una quarta figura femminile, un’esuberante parigina amante della fotografia e richiamata a Roma da questioni familiari.

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Il fenomeno “Twilight”

[L’ILLETTERATA]

evakentForte della pubblicità mediatica che ha avuto nel periodo antecedente lo scorso Natale il film, diretto da Catherine Hardwicke e sceneggiato da Melissa Rosenberg, e degli entusiasti commenti giovanili (tra i 13 e i 18 anni) ascoltati perlopiù nello spogliatoio femminile di un centro per l’avviamento allo sport, sono andata contro i sani principi che fino ad oggi, da amante della letteratura verace, mi hanno sempre impedito di andarmi ad impastoiare con i fenomeni di marketing letterario.

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FestArte: non vedo, non sento, non parlo

shiba[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

Ambarabà CicìCocò tre scimmiette sul comò così iniziava la filastrocca, ricordate?
Lo scorso 12 marzo 2009 quelle scimmiette non erano sul comò ma scorazzavano nelle stanze del Rialto Santambrogio a Roma, e facevano arte. A modo loro ovviamente. Sono tre bestioline furbe e di certo poco tranquille. Impossibile tenerle ferme, impossibile prevederne i movimenti e gli scherzi.

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