NAPOLI – Il Giallo filo conduttore dell’undicesimo salone internazionale del fumetto Napoli COMICON, dal 24 al 26 aprile al Castel Sant’Elmo. Un evento da 26.000 presenze in tre giorni. Giallo, come il tono della sequenza cromatica CYMK : Ciano, Magenta, Giallo, Nero, mescolata nelle stampe a colori, ma anche come il ventenne Rat-Man di Leo Ortolani, o l’energia di Tanino Liberatore – suo il disegno della locandina di questo COMICON – in mostra al Carcere Alto del castello fino al 1 giugno.
NEW YORK- Ha utilizzato i colori e le polveri della sua Sicilia per arrivare a New York e coronare il suo sogno di artista. Beppe Butera si è messo a nudo, raccontando in 27 quadri la storia autobiografica di un amore travolgente, vissuto e purtroppo giunto al termire. Quadri selvaggi, a tinte forti e decise, come la sua terra, ben rappresentati dal titolo della mostra: Urlo d’amore, ancora esposta al Westchester Italian cultural Center, un luogo che il signor David Pope, ricchissimo imprenditore americano, ha fatto diventare il centro di molte attività artistiche, spesso provenienti proprio dal nostro Paese.
ROMA- Quando pensiamo al Brasile, balenano alla mente paesaggi fatti di sole, mare e musica, soprattutto samba, magari durante il Carnevale più famoso del mondo. Una visione sì paradisiaca, ma un po’ troppo inflazionata quella che, forse, ci risulta più familiare rispetto a questo immenso e multiforme paese. Il Brasile…
ROMA- Provate ad immaginare di trattenere il respiro troppo a lungo, un torrente in piena senza via di fuga, un motorino accelerato a tavoletta con la frizione tirata o una bomba innescata: una prorompente “esplosione di forza”. Provate ad immaginare un ampio spazio, libero, dove tutto questo sia possibile senza condizioni, né vincoli estremi, dove l’immaginazione è la chiave d’accesso per poter oltrepassare questo “portone” e scoprire cosa c’è o NON c’è.
ROMA- Eccoci da Damas, Via Basilio Bricci, n15/a (Roma), negozio chicca dentro il quartiere di Monteverde. Un negozio dedicato alla giocoleria e all’arte circense nelle sue svariate forme. MArteMagazine incontra Marcela, che simpaticissima e dall’accento argentino ci accoglie nel suo “regno”. Ci racconta come procede l’esperienza di un punto vendita di materiale per lo spettacolo, un impegno iniziato da due anni (a maggio il compleanno), che la riempie di entusiasmo soprattutto per le molte e simpatiche conoscenze fatte in tutto questo tempo, l’aspetto migliore del lavoro a quanto ci dice.
Così fra rossi nasi clown e clave di giocoleria, scopriamo anche che Marcela prima di tutto è un artista, che nutre ancora fortissima la passione per i trampoli, strumento che continua ad utilizzare durante spettacoli e animazioni di piazza. Questo aspetto rende chiaro l’impegno profuso nell’attività: è lei in prima persona ad utilizzare gli strumenti venduti, a conoscere gli artisti che li useranno, a frequentare l’universo in espansione di festival e convention di giocoleria e nuovo-circo, dove apprendere e scoprire le migliori marche, i nuovi modelli, a creare nuovi contatti, perché questo è un settore che si muove moltissimo su Internet, raggiungendo quei luoghi lontani da una buona distribuzione di attrezzatura, un commercio che come la stessa arte su cui si basa ha un’indole girovaga e senza confini. Ci racconta poi la collaborazione con Demian, artigiano e appassionato, che rifornisce il negozio di attrezzi per il fuoco, trampoli e i necessari accessori, strumenti questi fuori dalla produzione industriale, e che acquistano l’esclusività del lavoro artigianale.
Un ultimo appuntamento ricco al MArteLive. Un programma ben concertato, che ha visto sul palco artisti di provenienze totalmente differenti. Tra gli invitati per la sezione “Big”, gli Eva Mon Amour, che un tempo conoscevamo come Cappello a Cilindro, Drigo-Mac dei Negrita con F. Botti, H. E. R., Angelo Elle, Moebius Brain e Pixel. I concerti sono iniziati un pò più tardi del previsto per lasciare spazio alla partita di calcio della nazionale italiana, mandata in onda in un maxischermo piazzato nella sala big.
Dopo una lunga fila all’ingresso, e una altrettanto lunga attesa in sala, finalmente ecco Morgan sul palco: si presenta da solo, con capelli argentati, come sempre trasandati e indossando un completo di giacca e pantaloni. Saluta il pubblico e si siede al pianoforte. E’ performer e intrattenitore. Instancabile e irrefrenabile, e non ci mette molto a creare lo show. Sicuramente è stato aiutato anche dal pubblico, numeroso e fedelissimo. Morgan, oltre che cantante, è stato showman in una esibizione che è durata più di tre ore.
Un concerto intenso, e musicalmente molto valido, quello di Martedì scorso all’Alpheus. Tra gli artisti esibitisi, vogliamo ricordare Piji e la sua band che ci hanno proposto una musica tutta da ballare, sì, ma che allo stesso tempo si ascolta molto volentieri anche stando seduti al tavolino.La band al completo è composta da Domenico Sanna, al pianoforte; Filippo Schininà, alla batteria; Matteo Ruberto, alla chitarra; Luca Iaboni, alla tromba e al filicorno; Biagio Orlandi, sax soprano e sax tenore; Matteo Locasiulli, contrabbasso e naturalmente, Pierluigi Siciliani, in arte Piji.
Un concerto riuscito quello dei Quintorigo, che hanno saputo mescolare in giusta dose sperimentazione e coerenza musicale. La loro produzione è peculiare, possono considerarsi forse tra i (pochi) gruppi italiani attuali che meritano l’appellativo di innovativi, ma allo stesso tempo la loro musica riesce sempre a non peccare di ingenuità. Dimostrano di saper sperimentare, ma in maniera colta. La loro innovazione non diventa insomma strumento per mascherare l’assenza di sostanza o di una solida base di tecnica strumentale.
Risuona un tamburello a sonagli, che batte delle terzine ostinate. Parte la musica degli altri strumenti e all’Alpheus si respira subito l’aria delle sagre paesane. E’ la pizzica pizzica che suona con i Malicanti. E il pubblico del MArteLive non esita a scatenarsi. La sezione musicale di questa quarta serata di MArteLive è stata ricca di suoni tradizionali, di note mediterranee e non solo: nella serata si sono toccate anche le coste del Brasile, con la Capoeira del gruppo Soluna.
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