Il MArteLive 2011 è giunto al termine e le finali nazionali hanno lasciato esprimere liberamente artisti provenienti da ogni regione. Durante il 2011 anche la Sezione Danza si è espressa al meglio presentando spettacoli molto diversi per genere e contenuto.
ROMA- Invito alla danza non può che soddisfare pienamente, ancora una volta, le aspettative di chiunque dal 1991 abbia ammirato con continuità i progetti presentati a pubblico e critica. Il cartellone sempre colmo di validissimi progetti artistici apre la stagione estiva 2011 con la Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto, compagnia di danza con la direzione artistica di Cristina Bozzolini.
ROMA- Un quasi sconosciuto poeta israeliano vissuto nella prima metà del nostro secolo disse che “l’emozione che procura una forma d’arte, che essa sia danza, musica o pittura è la perfetta dimostrazione di come il destino voglia portare felicità ed estatica beatitudine nelle vite degli uomini”. Vivere un’emozione può rendere diversi, ma raccontarla può voler dire intraprendere un viaggio oscuro, pericoloso, ma al tempo stesso affascinante e descrivere a parole l’emozione procurata da 90 minuti di flamenco è ancora più arduo.
Diana esaudì il desiderio della ninfa Aretusa e per salvarla dalle mire di Alfeo, la trasformò in una sorgente portandola in Sicilia, a Siracusa, nell’isola di Ortigia. Alfeo nel frattempo la cercò ovunque e il desiderio carnale stava lasciando posto all’amore e gli dei spinti dalla compassione, con Giove stesso in testa, gli permisero si raggiungere la sua amata, ma ad un patto: che Alfeo scavasse un sotterraneo dal Peloponneso fin nel porto di Siracusa attraverso il mare Ionio.
ROMA- Guardare sentire, toccare la materia per non guardarsi dentro, per non smuovere l’animo. Il mondo che ci circonda è frenetico, movimentato, non c’è mai tempo per pensare sempre divisi fra mille impegni.
Di fronte alla ninfa Aretusa, i vortici d’acqua da informe liquido presero forma umana nel corpo di Alfeo, che preso da tanto amore iniziò a guardarla con occhi languidi da innamorato. Aretusa, spaventata, corse fuori dall’acqua scappando e lasciando le vesti fra i rami del salice mentre Alfeo quasi la raggiunse. La ninfa allora pregò la dea Diana affinché la salvasse portandola lontano, preservando così la sua purezza.
La giornata era afosa e le acque del fiume così limpide e fresche che Aretusa si tolse le vesti adagiandole su un tronco di salice piangente e si immerse con grazia nel fiume Alfeo. Ma l’acqua intorno a lei iniziò a formare dei piccoli vortici che sembravano danzare, come se l’acqua volesse accarezzarla…
ROMA- Ogni evento teatrale ha un valore a sé, ma quando a essere in scena è un classico, l’attenzione di pubblico e critica varia notevolmente acuendosi di interesse e spietatezza. E a variare è anche e soprattutto la messa in scena.
Si dice che Aretusa, figlia di Nereo e Doride, fosse una ninfa di straordinaria bellezza. Al seguito di Diana, mentre inseguiva caprioli e daini, si allontanò dalle sue compagne in cerca di frescura per immergersi nelle acque del fiume Alfeo…