Skip to main content

Tag: Salvatore Insana

Imitare se stessi: Alva Noto & Blixa Bargeld

[MUSICA]

blixabargeld alvanotoROMA- Nella Sala Petrassi dell’Auditorium, il 31 marzo scorso, Alva Noto e Blixa Bargeld ci hanno fatto riattraversare dal vivo la loro ricerca d’insolita quanto azzeccata coppia, autori come sono, sotto sigla ANBB e per l’etichetta di Noto-Carlsten Nicolai Raster Noton, di un ep – Ret Marut Handshake (in omaggio all’anarchica figura Ret Marut, scrittore disseminatosi tra diversi nomi e diverse lingue dagli anni ’20 in poi) – e un lp, Mimikry, regalato all’umanità nel 2010 all’insegna della più vorace lucidità di sguardo, d’azione, d’indagine.

Continua a leggere

Iniziare dopo la fine: The Vaselines

[MUSICA]

The-Vaselines1ROMA- Non so quanto mai avessero potuto aspettarselo Eugene Kelly e Frances Mckee – il duo anima dei The Vaselines – d’arrivare per la prima volta nella loro storia musicale in Italia nel 2012, ad un ventennio e oltre di distanza dal primo rapido scioglimento della band (1989, subito dopo il primo album) e soprattutto da quei giorni lontani in cui nientemeno che quel mito moderno di Kurt Cobain li elesse a band preferita, portandosi con se questo due scozzese nel tour europeo dei Nirvana.

Continua a leggere

S. Insana: Entrare… a tutti i costi!

[IL_7 SU…]

il7Al di là dei continui richiami alla fisica quantistica, nel telefilm di fantascienza Quantum Leap, da cui prende il nome la galleria situata nel quartiere Monti, al numero 122 di Via Urbana, è un principio benefico quello che guida le peregrinazioni di Sam attraverso il tempo, di volta in volta ospitato dal corpo di un individuo diverso.

Continua a leggere

Le sei facce della colpa

[TEATRO]

il cubo nero1ROMA- Il cubo nero della colpa, in scena al Teatro di Documenti dal 17 al 18 dicembre 2011 – pensato e creato dal drammaturgo argentino Daniel Fermani e da Laura Sales, regista, arteterapista e direttore artistico de La casa de Asterion, centro italo-argentino per la ricerca e formazione teatrale – trova origine  negli anni terribili della dittatura militare in Argentina (1976-1983), ma, per dirla con le parole degli autori, “i crimini commessi quotidianamente dall’uomo in nome di un Potere avvengono su un territorio che non ha confini netti, ma si allarga a macchia d’olio sulla superficie della terra, colpendo una volta più a sud un’altra più ad est…”.

Continua a leggere

Thurston Moore: demolire con delicatezza

[MUSICA]  

thurston-mooreROMA- Cantante e chitarrista dei celebri e celebrati Sonic Youth, con Demolished Thoughts alla terza prova da solista (o meglio con una band di cui porta il nome), Thurston Moore si è presentato nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica lo scorso 8 dicembre in versione acustica, accompagnato da arpa e violino.

Continua a leggere

L’infinita fine del nostro futuro

ROMA- Sotto controllo. Sotto assedio mentale permanente (l’attore nella sua parte, sorvegliato speciale da quello che è il copione; il grande fratello è anche lo sceneggiatore-regista che indirizza il senso dello spettacolo). Infinito Futuro, lo spettacolo che Antonio Sanna ha messo in scena nella sala grande del Teatro Orologio dal 22 novembre al 18 dicembre, ha le sembianze di uno psicodramma in cui la paranoia travolge ogni quieto vivere.

Continua a leggere

Einsturzende Neubaten

ROMA- Formatisi nei sobborghi di Berlino nel 1980 e emblematicamente debuttanti in LP con un’opera che indica una fine più che un inizio (Kollaps, 1981), gli Einsturzende Neubauten il 1 giugno hanno fatto tappa a Roma in una Sala Santa Cecilia (Auditorium Parco della Musica) stracolma, lasciando intendere che, dopo trent’anni di percorso creativo, la band tedesca è stata in grado di travalicare i confini di genere, imponendosi in un conteso solitamente ospitante sonorità orchestrali o rinomate celebrità “popular”.

Continua a leggere

A pezzi, troppi…

[ARTI VISIVE]

ApezziUno spettatore, giovane studioso di teatro coi capelli da rasta, è andato via sconvolto, dopo lo spettacolo A pezzi. Una coppia matura si è allontanata dicendosi “soddisfatta”; altri pare abbiano significativamente com-mentato: “C’è un sacco di roba, qua dentro”.

Continua a leggere