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Tag: martemagazine

Casa di bambole ovvero bambole di casa

[TEATRO]

Casa di bambole ovvero bambole di casa del Gruppo Dire ha evidentemente saputo attivare un massiccio passaparola capace di rendere merito delle sue innegabili qualità visto che la sala del Teatro Lo Spazio – che l’ha ospitato dall’11 al 16 novembre – è stato al completo fino all’ultima replica. Tra il pubblico ci sono anche molti bambini, emozionati ed impazienti all’idea di veder prendere vita sul palcoscenico alle bambole con cui sono cresciuti e lo spettacolo – vincitore del Premio Schegge d’Autore per la miglior regia di Andrea Baracco – riesce a non deludere le loro aspettative grazie ad un’azione dinamica, accattivante e molto divertente.

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Autopatia

[ARTI VISIVE]

Non in fila al casello sulla Salerno-Reggio Calabria, ma alla Galleria L’Acquario, in via Giulia 178 è in corso l’”indagine figurativa” di Flavia Mastrella denominata Autopatia, una serie di accorpamenti oggettuali tesi verso un impossibile/futuribile antropomorfismo, che manifestano la loro neuropatìa da pilota e forse quindi la loro antipatia calcolata aderendo al ricordo di chissà quanti car-crash, di cui sono il derivato iconico ed ironico neo-dadaista.

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Le città  dell’esilio: l’arte tra passato e presente

[ARTI VISIVE]

La città è uno dei temi più ricorrenti nell’arte e spesso il rapporto che viene ad istaurarsi tra arte e città è talmente forte da suscitare intense emozioni sia per colui che trasforma tale rapporto in creazione artistica, sia per colui il quale si trova ad usufruire di codesto connubio.
Nella storia dell’arte la città non è solo il luogo in cui si celebrano i versi di un poeta, le vicende di un personaggio, tema tipico della letteratura europea, basti pensare alla Praga di Franz Kafka, alla Dublino di James Joyce o alla Sanremo di Italo Calvino, essa acquista un valore significativo soprattutto quando segna il passaggio da un’epoca all’altra, quando si lascia alle spalle un tempo passato per abbracciarne uno nuovo. Una rinascita o la fine di un’esistenza.

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Alla conquista del Graal

[L’ILLETTERATA]

evakentE’ più di qualche tempo che ci penso e quando la scorsa settimana mi sono imbattuta di nuovo nello splendido poema cavalleresco di Chrétien de Troyes, un poeta bardo attivo nelle corti di Champagne e Fiandra tra il 1160 ed il 1190, mi sono ricordata come è nato il mio interesse per la storia della famosa “Quete du Graal” (la conquista del Graal).
Recentemente pare che questo argomento sia tornato in auge, soprattutto in seguito al forte successo commerciale del famoso libro di Dan Brown Il codice Da Vinci, edito dalla Mondadori, che attraversa la diatriba religiosa sulla ricerca del Graal, il ruolo della famosa Maria Maddalena e dello stesso Gesù Cristo, nonché dell’ordine dei Templari, in maniera davvero poco storica e molto poco ortodossa, sebbene lanci dei suggerimenti interpretativi davvero interessanti.

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Svizzera, Lago Lemano

[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]

viaggiSul Lago Lemano, tra Montreux e le colline del Lavaux, musica e buon vino sono di casa.

We all came out to Montreux on the Lake Geneva shoreline
To make records with a mobile – We didn’t have much time
Frank Zappa & the Mothers were at the best place around
But some stupid with a flare gun burned the place to the ground
Smoke on the water, fire in the sky
”.

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Frammenti di Picasso al Vittoriano

[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

shibaIl mese scorso si è inaugurata un’importante mostra al Complesso del Vittoriano dedicata al pittore che più rappresenta il secolo passato: Pablo Picasso.
Fino all’8 febbraio 2009, la raccolta Picasso 1917 – 1973: l’arlecchino dell’arte presenta il viaggio in Italia dell’artista che ha fatto del suo percorso artistico un continuo di corsi e ricorsi. In realtà il periodo in cui la città di Roma ospitò l’artista fu breve, appena poche settimane, per permettere l’allestimento del balletto Parade, definito da Gertrude Stein, amica di Picasso, il balletto cubista.

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Trituramenti lunari

[IL_7 SU…]

il7Lunar (www.myspace.com/lunaralfo) si ubriaca alla cieca con i suoi ripensamenti più assidui e ne esce intenso come il capriccio acustico d’un cantautore lunare. Cantastorie obliquo di una generazione intera di lumaconi folk come Nick Drake, mentre Ian Anderson, lontano, dice di saperne poco ma di essere contento lo stesso. “The 10th of June” sbrocca fuori dal guscio ed espone con relativa calma una grinta chitarristica inaspettata per un paio di elfi meditabondi. “Immobile” insinua una inquietanza crimsoniana in sintonia con i lamenti: presagi foschi scovati nel terreno brullo. Sarà saggezza o alchimia che spinge talvolta ad una rigidezza così espressiva che ricorda il Robert Fripp di The League of Crafty Guitarists?

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Oscura Signora a chi?

[STREAP- TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraEssendo Novembre il mese dei morti, perché non dedicare qualche riga ad un tabù della nostra cultura? Potrebbe essere un modo per scoprire che il fumetto, lungi dall’assecondare l’immaginario collettivo che la vuole rappresentata in veste lacera e falce in pugno, non ha mai considerato la morte un argomento da evitare, anzi ci ha regalato alcune imperdibili variazioni sul tema. Svolgete i gesti scaramantici d’uopo e continuate pure la lettura, dunque…

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Luca Olivieri: musicista si ma della “quarta dimensione”

L’incontro con Luca Olivieri, musicista classe ’68 è avvenuto quasi per caso: uno scambio di e-mail, un disco arrivato in redazione e la recensione. Da lì è nata la nostra curiosità di capire meglio il suo lavoro.
Luca Olivieri da anni svolge l’attività di musicista ed ha prodotto musiche originali per diverse compagnie e registi teatrali, oltre ad aver iniziato una attiva collaborazione con il gruppo musicale degli Yo Yo Mundi.
La sua disponibilità è stata immediata, così come immediatamente noi non abbiamo perso l’occasione buona per fargli qualche domandina. Sentiamo che cosa ci ha raccontato di sé…

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Cristopharo: tra sogni e ambizioni

Non è un regista come tanti e sa perfettamente il fatto suo: Domiziano Cristopharo ha iniziato da giovane ad interessarsi al mondo del cinema.
Sceneggiatore, uomo di teatro e ancora prima realizzatore di effetti speciali, Domiziano si è costruito per bene la strada nel mondo dell’arte e ora, tra scandali e polemiche, è pronto a fare esplodere la sua pellicola dai toni macabri e cupi House of Flesh Mannequins.

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