Si è conclusa domenica 8 giugno la Fiera di Torino Comics, presso Lingotto Fiere, dove un ampio padiglione era stato adibito alla classica mostra mercato, animata da venditori e collezionisti, cosplayers e costellata da tanti brevi appuntamenti per discutere di fumetto, animazione, arte o di questioni di mercato con numerosi autori ed esperti del settore.
Quando si parla di un artista si cerca di figurarlo come un complicato essere immerso in pensieri e manualità simbolistiche. Il suo compito è quello di rimanere al margine della realtà costruttiva e costruita; deve essere diverso.
Colui che è stato ribattezzato lo Stephen King del Texas è stato recentemente a Roma per il Festival Internazionale delle Letterature dopo aver imposto con colpi durissimi a suon di romanzi e racconti e
Innanzitutto urge un chiarimento sul titolo, ‘Nzularchia in italiano significa itterizia, febbre gialla, in quanto è un fenomeno che si manifesta principalmente con una colorazione giallastra della pelle e della parte bianca degli occhi, ma è anche la paura. In pratica il titolo è già un preludio allo spettacolo che si andrà ad assistere uno spettacolo in dialetto arcaico napoletano, misterioso, che come in un giallo svela i suoi segreti soltanto nel finale.
Raccontatemi da quali riflessioni è nato questo disco doppio, perchè si chiama “Occidente” e quali sono i vostri modelli e riferimenti artistici principali. “Occidente” è figlio del viaggio. E per viaggio non intendiamo tanto lo spostarsi, bensì un atteggiamento, una predisposizione d’animo.Il viaggio è quel meccanismo che porta all’apertura nei confronti di ciò che è altro rispetto al proprio baricentro. Paradossalmente si può viaggiare moltissimo anche restando fermi, mentre ci si può ritrovare a non avanzare di un passo anche se non si sta mai fermi.
DVD MUSICA- Inutile nasconderlo, il peccato originale di Serge Gainsbourg è quella mitologica Je t’aime moi non plus, scritta nel 1969, che ne rappresenta più e meno – allo stesso tempo – di ogni altra canzone il percorso artistico-musicale. Ma potremmo anche dire cinematografico, dato che l’esordio dietro la macchina da presa dell’autore francese, datato 1976 e forte della presenza del warhol-morrisseyano Joe Dallessandro, porta lo stesso titolo del celebrato duetto con Jane Birkin.
CINEMA- In passato una Newyorkese Doc, con ai piedi delle costosissime Manolo Blahnik, disse che: “esistono donne che non riescono ad essere domate e che avrebbero bisogno di uomini che cavalcassero insieme a loro, di pari passo”.
Dal 7 giugno 2008 al Makenoise a Roma si celebra la cultura irlandese. Irlanda in festa è solo una tappa dell’iter “Makenoise e l’intercultura”, progetto che ha come obiettivo il presentare una cultura altra attraverso immagini, suoni e gusto. E di certo Irlanda in Festa – Fotografia, musica, danza e gastronomia ha di certo un approccio che coinvolge tutti i nostri sensi. In collaborazione con l’Ambasciata Irlandese e l’Istituto del Turismo, lo spazio espositivo del Makenoise, via Assisi 113, ha ornato le sue pareti dello sguardo di un italiano a Dublino, il leccese Marco Mega, che vive e lavora nel cuore della capitale irlandese, e che ha reso omaggio all’emozionante terra del Trifoglio.
I lucchetti di Ponte Milvio continuano a macinare business: Lucchetti PonteMilvio – Volume 1, la nuova trovata pubblicitaria in materia è una raccolta delle canzoni d’amore più ascoltate in Italia (18 per l’esattezza), con interpreti in voga come Giorgia, Sugarfree, Zero Assoluto, Max Gazzè, Fabrizio Moro, Sonora e molti altri, prodotto e distribuito da Halidon/Steamroller.
Quando il sogno diventa tangibile realtà e la vita una scatola vuota, da riempire con gli scatti delle proprie esperienze. E’ questa l’essenza di Edward Steichen,un fotografo come pochi, capace di ritrarre con la stessa intensità uno scenario di guerra e un divo del cinema, amato persino dallo scontroso Pablo Picasso, che lo definì “La forza più importante per introdurre l’arte in America”. La città di Ferrara ha deciso di dedicare un’importante retrospettiva al fotografo americano, ma di origine lussemburghese, allestendo due mostre parallele, conclusesi pochi giorni fa. A Palazzo Magnani Un’epopea fotografica e nel contesto medievale dei Chiostri di San Domenico L’alta moda. Gli anni Condé Nast,1923-1927.
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