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Habibi: l’amore secondo Craig Thompson

[STREAP-TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraE’ inutile che ci proviate. Non basterà inerpicarvi tra decostruzioni forzate e parallelismi inesistenti, per cui diciamolo adesso in modo da lasciarcelo subito alle spalle: nessuno di voi ha mai letto nulla di simile. E non vi servirà a molto sfoggiare culture fumettistiche pregresse.

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Monica Z: il biopic

[CINEMACITTA’]

Alessia GrassoiA lingonberry sprig in a cocktail glass”, biondissima, sbarazzina, con la sigaretta in mano ed una di quelle fasce a righe per capelli molto anni ’60: c’è questo video di Monica Zetterlung, dove sorridente ed imbarazzata, cerca il ritmo giusto nella sua esibizione con il pianista Bill Evans ed intona “Waltz for Debby” (conosciuta in Svezia con il nome di “Monicas Vals”).

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Letteratura a ritmo jazz: Paolo Bernardi

È possibile ascoltare un cd come se si stesse sfogliando un libro? Se il disco è Fahrenheit Project di Paolo Bernardi la risposta è certamente si. Il disco, il cui titolo si ispira a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, è intriso di suggestioni letterarie che si mescolano a ritmi jazz e a musica classica. Bernardi, autore e pianista, ci parla della nascita di questo disco e del suo amore per la musica.

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MODA & ARTIGIANATO_ Unconventional Recycle

IMG_8262E’ forse questa la matrice dei lavori che abbiamo potuto ammirare in queste finali di MarteLive 2011. D’altronde – direte voi – una persona convenzionale non può dirsi artista. Probabilmente avete ragione, ma se avete anche solo provato ad affacciarvi alla finestra dell’Alpheus nelle serate del 12 e del 13 Ottobre, sicuramente avrete notato in che modo – soprattutto nelle sezioni Artigianato e Moda&Riciclo – non vi sia un creatore nemmeno lontanamente simile agli altri.

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MUSICA EMERGENTE_ Un negozio di caramelle

IMGP8293Basta aprire il cordone bordeaux che limita l’entrata all’Alpheus e come un orologio svizzero parte tutto il meccanismo artistico che regola i frenetici minuti delle finali nazionali MArteLive 2011. Puntuali si accendono gli amplificatori della sala dedicata alla musica emergente che per due serate ha ospitato finalisti, musicisti, groupie, fan e semplici curiosi che si trovano ad esplorare le sezioni del più variegato festival multiartistico della Capitale.

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