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Acqua Carta: professionisti delle idee

[L’ILLETTERATA]

evakentIn onore della Fiera della Piccola e Media Editoria Italiana che si è svolta lo scorso fine settimana a Roma, ho pensato che forse poteva esserci utile parlare delle realtà che vivono le piccole, e a volte piccolissime case editrici italiane.A onor del vero, devo dire che molti, contrariamente alle aspettative culturali di chi fa sondaggi, nel nostro Paese si dedicano alla lettura, ma anche alla scrittura, come passatempo o, addirittura, come potenziale lavoro.

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Voland. Qualità  e traduzione

Quest’anno la fiera della piccola e media editoria ha scelto di vestirsi d’arancio. Un brusio quasi informe di curiosi e addetti ai lavori si aggira fra gli stand. Molto curati, come sempre con un’offerta molto varia. Tra questi la Voland. Ho visto la prima presentazione di un loro libro a una Festa dell’Unità a Ostiense, leggevano dei brani di un esordiente, all’epoca, Francesco Campora, era appena uscito “Il Dilettante”, sarà stato il 2003? Raccontava di un investigatore improvvisato, uno studente fuori corso e fuori fase, che si muoveva in una Roma labirintica che celava misteri e assassini.

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Tunue’. Editori dell’immaginario

Tunué. Ripercorriamo la storia di una giovane casa editrice specializzata nella saggistica dedicata al fumetto ma anche animazione, videogiochi e graphic novel. Ne parliamo con Massimiliano Clemente, direttore editoriale di questa giovane Casa Editrice.

Tunué. Editori dell’immaginario. Come nasce il vostro progetto editoriale?

Nasce dalla pratica quotidiana nel campo virtuale del web. L’idea di dar vita a una casa editrice è maturata nel 2004, dopo cinque anni di attività come Komix.it, portale tra i più noti per l’informazione e la critica legate al fumetto e ai linguaggi e prodotti culturali a esso affini.

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Sick Burlesque Show

L’erotismo ironico del nuovo millennio…
Sarcasmo, ironia e comicità, il burlesque va oltre i confini della sensualità comune e supera l’impasse che si ha di fronte ad un’espressione troppo seria dell’erotismo o a quella troppo diffusa della volgarità. Le SickGirl promuovono una sorta di cabaret erotico che molto deve all’arte circense, farcendo il tutto con striptease sensuali, ma sempre maliziosi ed autoironici. Una sorta di avanzamento dell’arte e della cultura teatrale, ma vestendole di gioco e sensualità del tutto autoironica. Le SickGirl prendono spunto dal Vaudeville di fine ‘800, spettacolo nato in Inghilterra e importato nel mondo e di loro dicono di essere “le figlie incazzate delle PinUp degli anni ‘50”.

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Nabokov e Lolita e A. Grandes e Le età  di Lulù: erotismo e feticismo

[L’ILLETTERATA]

evakentQuando mi hanno detto che il tema di questa settimana sarebbe stato l’erotismo ho avuto un brivido ed un attimo di terrore: sapete quanto può essere difficile parlare di un argomento come questo senza scadere nel ridicolo e nella pornografia? Quindi, tema scottante, ma sempre di inusitata attualità…

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Nabokov e Lolita e A. Grandes e Le eta’ di Lulu’: erotismo e feticismo

[L’ILLETTERATA]

Quando mi hanno detto che il tema di questa settimana sarebbe stato l’erotismo ho avuto un brivido ed un attimo di terrore: sapete quanto può essere difficile parlare di un argomento come questo senza scadere nel ridicolo e nella pornografia? Quindi, tema scottante, ma sempre di inusitata attualità…
In questi due libri di cui ho deciso di parlare con voi, nonostante ci siano delle differenze fondamentali nelle storie, c’è sicuramente qualcosa che li accomuna: l’erotismo, il senso di abbandono totale nel fascino a volte oscuro della passione, che può diventare un inferno di vivi, nel quale si può essere solo vittime o complici, e il desiderio incontrollabile che rende schiava la ragione.

 

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Regaliamoci un’alternativa

[TEATRO]

Quando mi è stato proposto di andare a vedere Striptease, sono stata titubante se accettare o meno.
Il titolo dello spettacolo potrebbe facilmente trarre in inganno, ovvia l’allusione…ma vi posso assicurare che la storia rappresentata non ha nulla a che fare con lustrini e spogliarelli.
Me ne sono resa subito conto vedendo le persone in platea composte soprattutto da famiglie con bambini.

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”Il Feticcio e’ un feticcio”

[PER QUEL CHE VALE]

E non so se interrogare le carte o rivolgermi all’amico Clouseau, nel dilemma se il feticcio sia arte oppure no…” Non potevano che essere queste le parole scelte per questa puntata di Marte Magazine. Parole di Sergio Caputo, tratte da Non bevo più tequila, tratta da Storie di whisky andati. Chissà cosa direbbe Clouseau su questo dilemma: c’è arte nel feticcio? La mia risposta è: dipende dal feticcio. Per feticismo s’intendono mille cose, che spaziano peraltro dalla religione alla pornografia.

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Il Feticcio e’ un feticcio

[PER QUEL CHE VALE]

“E non so se interrogare le carte o rivolgermi all’amico Clouseau, nel dilemma se il feticcio sia arte oppure no….” Non potevano che essere queste le parole scelte per questa puntata di Martemagazine. Parole di Sergio Caputo, tratte da Non bevo più tequila, tratta da Storie di whisky andati. Chissà cosa direbbe Clouseau su questo dilemma: c’è arte nel feticcio? La mia risposta è: dipende dal feticcio. Per feticismo s’intendono mille cose, che spaziano peraltro dalla religione alla pornografia.

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