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Sick Burlesque Show

L’erotismo ironico del nuovo millennio…
Sarcasmo, ironia e comicità, il burlesque va oltre i confini della sensualità comune e supera l’impasse che si ha di fronte ad un’espressione troppo seria dell’erotismo o a quella troppo diffusa della volgarità. Le SickGirl promuovono una sorta di cabaret erotico che molto deve all’arte circense, farcendo il tutto con striptease sensuali, ma sempre maliziosi ed autoironici. Una sorta di avanzamento dell’arte e della cultura teatrale, ma vestendole di gioco e sensualità del tutto autoironica. Le SickGirl prendono spunto dal Vaudeville di fine ‘800, spettacolo nato in Inghilterra e importato nel mondo e di loro dicono di essere “le figlie incazzate delle PinUp degli anni ‘50”.

Noi ci siamo incuriositi e abbiamo intervistato TheBlondePitBull, una delle Spaghetti PinUp, sentiamo che cosa ci ha raccontato…

Chi sono le SickGirl? Dacci una tua definizione per il vostro lavoro…
Un gruppo di ragazze, siamo circa 50, anche se solo 10 Starlette lavorano con gli spettacoli di burlesque. La nostra è una rivisitazione in chiave moderna di questo stile, una sorta di viaggio storico del burlesque. Oltre allo spettacolo vero e proprio, ci occupiamo anche di set fotografici e video musicali, blog (abbiamo lavorato per Tim e Tre). Insomma un po’ di tutto. Per me si tratta di un vero e proprio lavoro, ma non è per tutte così. Siamo delle PinUp moderne, le Starlette del nuovo millennio, o delle alternative modeling.

Dove vi esibite principalmente?
Il nostro spettacolo va in giro per tutta Italia e ci esibiamo principalmente in tutti quei contesti in cui si tratta la alternative music (locali, festival). Il 29 Dicembre di quest’anno entreremo anche in un locale storico di Milano, Le Scimmie, dove da sempre, si fa jazz. Secondo me questo stile musicale si addice in modo particolare al burlesque, vediamo che cosa ne penserà il pubblico.

Perché promuovete il vostro spettacolo come “contro la noia”?
Il Burlesque è sensuale, ma anche e soprattutto estremamente ironico. Ogni ragazza ha un proprio numero nel quale si può esprimere liberamente, senza però mai scadere nel volgare, tanto è vero che lo striptease non è mai integrale. Dimostriamo così la nostra ironia verso il mondo, la vita e verso noi stesse. Ridere e far divertire, questo è il nostro obiettivo. Siamo delle persone con uno stile molto particolare, io direi anche “fenomeni da baraccone”, visto che ho molta stima del lavoro che si svolge nel mondo del circo. Insomma, ci sentiamo meno noiose di tante altre che lavorano anche nel mondo dello spettacolo.

Perché “Sick”, cioè “malato”? Nel vostro sito parlate di malattia come di squilibrio: è squilibrato giocare con l’erotismo?
Assolutamente no. Secondo me, tutto dipende sempre da come uno vive la propria carica erotica e la propria sensualità. Il sesso è fondamentalmente divertimento e si può e ci si deve giocare. Come facciamo noi, ma come fanno, anche in modi diversi, tutte le altre persone: un gioco divertente e simpatico che crei anche fisicità, perché non fa del male a nessuno. Il termine Sick, malato, nasce dal fatto che, nel 2003, fu fatta una campagna pubblicitaria per delle cartoline di un negozio di abbigliamento, in cui le ragazze furono fotografate in veste clinic (malate o infermiere), molto sexy ed accattivanti, anche nel loro modo ironico di porsi nei confronti della macchina fotografica. Quel fotografo decise di portare avanti questa idea creando un vero e proprio progetto alternative della bellezza femminile.

Voi con il vostro spettacolo, che chiamate di “cabaret erotico”, manifestate la voglia di fare arte e cultura anche parlando di erotismo o feticismo, ma senza scadere nella volgarità o nella pornografia spicciola. Come riuscite in questo?
Soprattutto con tanta voglia di giocare e di divertirsi, senza cadere mai nel cliché del nudo a tutti i costi. Il nostro è uno striptease ironico, ma mai integrale, come vi ho già detto prima. Noi vogliamo cercare di mantenerci un livello sotto all’erotismo pornografico, che in alcun modo, secondo me, è arte.

Le donne moderne sanno essere davvero sensuali ed attraenti o le nostre nonne lo erano molto di più?
Premetto che io mi sento molto più uomo che non donna. Come dico spesso, sono una donna che ragiona come un uomo, che però è gay, quindi mi piacciono gli uomini.
Secondo me negli anni passati c’erano sicuramente più tabù, più barriere per le donne, questo sicuramente non permetteva di esprimere tutto il loro potenziale, ma portava anche ad una ricerca della femminilità molto più intensa, interessante. Subire dei limiti, in questo senso, può essere considerato anche un vantaggio. Solo in questo senso però, ci tengo a sottolinearlo! Oggi le mode sono cambiate, le donne con i loro vestiti mostrano molto di più, diventando a volte volgari, ma non sensuali, il confine è troppo labile, e l’esagerazione spesso non è positiva. Mi ricordo che mia nonna era sempre impeccabile, sicuramente c’era dietro un lavoro molto più complicato di quello di oggi, se ci pensate oggi chiunque può sembrare bella, basta essere ben truccata, ben pettinata e mezza nuda, o no?

Ironic, erotic, exotic…Perchè?
Come ti dicevo prima, l’ironia è la base di tutto: Ironic, vuol dire ridere per sdrammatizzare. Erotic, per la ricerca di un tipo di erotismo raffinato, che non diventi mai volgare e rimanga sempre e solo sensualità evoluta. Exotic, per lo stile, il tipo di spettacolo e danze che proponiamo che, in America, spesso viene chiamato proprio in questo modo (avete presente le Go-go dancers?!).

Perché ti fai chiamare TheBlondePitBull?
Il nome è nato dopo una serata passata in compagnia. Dovete sapere che io sono molto wide, rocker, anche nella mia vita personale e quella volta mi sono ritrovata a fine serata sbronza e con una costola rotta. La mattina dopo, al Pronto Soccorso, questa persona mi ha detto: “Tu non sei una donna, tu sei un cane. Un Pit Bull biondo!”, e da lì è rimasto il mio nick.

Ci puoi lasciare un messaggio per i nostri lettori?
Mi piacerebbe fare una domanda, che gira spesso tra noi Sick,…ma vostra madre “piscia” in piedi? Se volete potete rispondermi sul mio blog personale sul sito delle SickGirl ( HYPERLINK “http://www.sickgirl.it”). Ciao a tutti!

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