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Prefazione dell’autore vero

[SCANDALOOOSI ]

Cari amici SCANDALOOOSI,
dopo il mio articolo “Il suo romanzo è roba grossa”, in cui inviavo ad alcuni editori a pagamento una storia sgrammaticata che veniva sistematicamente accettata per la pubblicazione, da molti è arrivata la richiesta di qualche frammento della storia stessa, per sorridere insieme. Riporto con piacere l’inizio e la sinossi di “Troppo azzurro per il cielo”, il romanzo che ho scritto sotto il falso nome di Daniele Bartolini, barista, appassionato di Jovanotti e giochi di ruolo. Spero che la curiosità si esaurisca con queste pagine, perché vi assicuro che non accade praticamente nulla e l’autore divaga senza posa da un personaggio all’altro.

di Devis Bellucci
www.devisbellucci.it
autore@devisbellucci.it

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Ormai “Hipsteria” vera e propria

[DIMODA & DEMODE’ ]

ileniapolsinelliGiorni fa sbirciando tra le riviste trendy del momento, mi sono imbattuta in una nuova tendenza che sta letteralmente spopolando da qualche anno negli States e pare che si appresti a divenire un cult anche qui in Italia.
Mi riferisco alla tendenza Hipster.
L’Hipster è uno stile vero e proprio mie care fashion victims…il significato della parola, secondo l’autorevole vocabolario di linguaggio urbano, l’Urban Dictionary appunto, deriva dal termine slang Hip, cioè “informato sulle ultime mode”, e quando si parla di ultime mode non possiamo certo tirarci indietro!

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Ormai “Hipsteria” vera e propria

[DIMODA & DEMODE’ ]

ileniapolsinelliGiorni fa sbirciando tra le riviste trendy del momento, mi sono imbattuta in una nuova tendenza che sta letteralmente spopolando da qualche anno negli States e pare che si appresti a divenire un cult anche qui in Italia.
Mi riferisco alla tendenza Hipster.
L’Hipster è uno stile vero e proprio mie care fashion victims…il significato della parola, secondo l’autorevole vocabolario di linguaggio urbano, l’Urban Dictionary appunto, deriva dal termine slang Hip, cioè “informato sulle ultime mode”, e quando si parla di ultime mode non possiamo certo tirarci indietro!

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Jean-Michel Basquiat: tra ragione e follia

[ARTI VISIVE]

Ci sono persone che non hanno bisogno di presentazioni e di troppe parole per essere descritti, ma si può solo cercare di conoscerle attraverso la loro essenza, che si sprigiona da ciò che sono in grado di creare, di portare alla luce del sole attraverso l’uso dei colori su tutto ciò che può essere trasformato dalla fantasia.
Jean-Michel Basquiat è proprio una di queste, un artista senza tempo, un capolavoro della follia artistica che ricerca nell’essenzialità della superficie il suo spazio per poter rappresentare un mondo metropolitano avvolto da formule, parole anche senza senso e colori contrastanti.

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Una rivoluzione d’amore

[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

shibaMoltissime gallerie di Roma hanno organizzato vernissage ed eventi per la Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani, il 4 ottobre 2008 e le altre che non hanno aderito ufficialmente lo hanno fatto comunque con la presentazione di mostre di una certa rilevanza. Noi amanti dell’arte siamo in attesa delle date del 10 e dell’11 ottobre, dove i piccoli spazi dedicati all’arte saranno aperti fino alle ore 24.00 per il Roma Art Weekend. Per ora vorrei citare un’artista che ha usato l’arte per una sua guerra personale.

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IMPROMPTUS: una danza improvvisa all’Auditorium della Conciliazione

[DANZA]

L’edizione 2008 del RomaEuropa Festival si è aperta con la danza “nella” musica di Schubert con la coreografa tedesca Sasha Waltz che ha guidato i corpi in una prospettiva figurista del musicista austriaco. L’Auditorium nella serata del 27 settembre ha dato il via ad un percorso di internazionalità dell’arte; la sua ventitreesima edizione ha ospitato la classicità della musica schubertiana dell’Impromtu in sette corpi guidati dalla coreografia di Sasha Waltz.

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Paul Newman: un saluto all’eterno giocatore

CINEMA- Era una giornata come tante nella Capitale: le prime temperature basse, i primi maglioni indossati e il principio di una malinconica pioggia che ci priva della voglia di uscire dalla porta di casa.
Tenevo il mio grande lettore CD “vecchio stampo-argentato” sopra il letto e scorrendo, tra la musica più idonea e desiderata, mi soffermai sulla vecchia colonna sonora di Road To Perdition (Titolo Italiano “Era mio Padre”).

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La rivoluzione studentesca dei sensi

[LE PROUDERIE]

Gli scioperi e le occupazioni degli istituti scolastici sono volti esclusivamente a favorire la reciproca conoscenza tra studenti di classi e sezioni diverse, che avrebbero altrimenti ben poche possibilità di gettare le basi della fornicazione.
Sotto l’ombrello della comune battaglia per i diritti degli studenti, infatti, solitamente si allungano le mani verso i glutei altrui. Le barricate realizzate con i banchi di scuola esaltano il machismo puberale dei rappresentanti d’istituto, fanno sentire utili anche le matricole, attizzano le immacolate vergini con lo zaino in spalla.

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Il vero inquinamento

[LE PROUDERIE]

Il Comune ha pensato bene di costruire una fontana al centro della rotatoria antistante casa mia e il mio Studio, situati su due palazzi limitrofi. Hanno cominciato i lavori lo scorso giugno. I lavori si sono protratti per tutto il mese di luglio. Ad agosto la fontana era già attiva e zampillava acqua per quasi tutte le ore del giorno e della notte. I netturbini un tempo pulivano le strade sottostanti il mio condominio alle sette del mattino.

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Agora’zein

[IL 7 SU…]

il7Arrancando faticosamente in un vicolo in salita, gradino dopo gradino, intabarrate in logori cappotti, due anziane tuderti si scambiavano commenti sulla lunga giornata. Giunte al momento di separarsi perchè arrivate al punto in cui i portoncini in legno battuto delle loro case in pietra quasi si fronteggiavano, una di loro, che chiameremo Ermanna, disse: “Ce vedemo domani, se Dio vòle!”, e l’altra, Casimira, rispose: “Se non gne va a lui è silenzio…” La prima chiosò: “Lasciamolo fa’!..” e chiuse i battenti a tripla mandata. Questo è quello che si dice a Todi al crepuscolo, quasi otto secoli dopo che Frà Jacopone ammoniva tutti a pentirsi delle proprie birbanterie.

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