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Pink Fiction Fest

romafictionfest2011_01

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[SPECIALE ROMA  FICTION FEST]

romafictionfest2011_01ROMA- Era il 2008 e passando dalla stazione Termini, sui mini schermi, veniva programmato di seguito lo spot del Roma Fiction Fest. C’erano quei volti noti e sorridenti del piccolo schermo, le scritte arancioni, il main theme del Fest sentito più di una volta e quel caldo opprimente, scoppiato d’improvviso, che riempiva la Capitale di un certo sapore estivo.

Per cinque anni il Roma Fiction Fest è cresciuto, ha fatto il suo percorso ed ha reso nota la sua importanza a tutto il pubblico appassionato;  abbiamo trovato tantissimi ospiti, star internazionali, da Brothers & Sisters, Lost, Dirty Sexy Money e il tanto osannato Grey’s Anatomy.
Era normale probabilmente vedere un Michael Vartan presente alla prima conferenza stampa d’apertura della IV edizione e altrettanto aspettarsi una piacevole conversazione con la “queen” Helen Mirren.
Quella che probabilmente per anni è stata una certezza ed un piacevole evento pre estivo, ha cambiato faccia  e ancora prima di decadere, con il pericolo di sparire, si è rifatta prepotentemente viva ai nostri occhi.

Il prezzo? Cambio locazione dal cinema multisala Adriano all’Auditorium Parco della Musica (medesima sede del Festival Internazionale del film di Roma), insieme alla Casa del Cinema per l’importante retrospettiva “Noi ridevamo”, un tributo ai tanti personaggi della televisione dei tempi passati e l’addio ufficiale al tanto amato orange carpet con uno che, probabilmente, sa troppo di pink.
Iniziata tra le polemiche, questa V edizione ha fatto molto più parlare di sé per la questione dei debiti di 25 miliardi, dei quasi 5 milioni di pagamenti arretrati in forniture, della Fondazione Rossellini messa in liquidazione e del ridimensionamento del budget di non facile risoluzione, che da 6,5 milioni di euro si è ritrovata con 3,5.

Passata all’Associazione dei produttori televisivi (Apt), di fatto un ente privato, il Roma Fiction Fest si è dato manforte attraverso le parole del presidente della regione Renata Polverini, l’assessore alla Cultura Fabiana Santini e il Direttore della rassegna Steve Della Casa.
Ma se da un lato si è parlato di presenze record, di appassionati che si aggiravano per i bar e i corridoi dell’Auditorium, insieme al buon risultato determinato dall’Industry “RomaTvScreenings” diretto da Antony Root (probabilmente l’unico buon motivo per tenere in piedi questa rassegna), c’è qualcosa che è profondamente cambiato all’interno di quello che era una volta un logo arancione e di una statua dalla testa gigante a forma di televisione, che rimaneva ferma ed incoraggiante all’entrata del Multisala Adriano.

Jim Belushi, direttamente uscito dalla sitcom La Vita secondo Jim, ci ha fatto ridere e probabilmente la presenza del grande Gigi Proietti (Il Signore della Truffa) ha contribuito a renderci fieri di quella che è la nostra televisione Italiana. Un tipo di televisione che, tuttavia, non si spinge oltre Centovetrine 10 anni con noi, I Cesaroni e tutto ciò che concerne la coppia del momento composta da Manuela Arcuri e Gabriel Garko, vincitori come migliori attori secondo il Pubblico “Tv Sorrisi e Canzoni” per dubbia dote recitativa (se non ci si crede, provate a rivedere un vecchio spot della Arcuri del famosissimo libro Il labirinto femminile).
Potete darci Ho sposato uno sbirro 2 o Dove la trovi una come me?, quando ancora non si capisce che si corre dietro alle demenziali ironie di Maccio Capatonda, alla genialità di un prodotto come Romanzo Criminale e all’irriverenza di Boris.
Prodotti come L’affondamento del Laconia e non l’ennesimo Distretto di polizia 11 che fra un po’ arriverà al 20, senza difendere tanto meno le fin troppo “pompate” anteprime d’oltre oceano, che ci hanno regalato imbarazzati momenti di clip dispiaciute da parte degli attori protagonisti, di non poter essere accorsi alla Fiction Fest Pink perchè impegnati sul set dei loro telefilm di probabile futura cancellazione.
In un programma dove ha spiccato semplicemente quel gioiellino di televisione che è Pan Am, ci siamo ritrovati dal fin troppo pubblicizzato Terra Nova al disastroso prodotto fiabesco dell’ABC, ovviamente targato Disney Once Upon a Time e conosciuto semplicemente perché creato dai due ex produttori di Lost, Adam Horowitz ed Edward Kitsis.
Ci si chiede dove siano andati a finire prodotti più coinvolgenti come il grandissimo successo HBO Game of Thrones acquistato da SKY, o anteprime di stagione come How I Met Your Mother, The Big Bang Theory e Supernatural; che sia Ringer e non Revenge, Boardwalk empire o il successo della Biennale di Venezia Mildred Pierce.
Per quanto ci si possa ritrovare con serie difficili da ottenere all’interno di rassegne come quelle del Roma Fiction Fest, ciò che attira di più lo spettatore sono storie precise e di qualità, che possano coinvolgere ed attirare la passione che si è andata a costruire e a rafforzarsi con il tempo.
Se ci vogliono rifilare I Borgia o le ultime puntate di Smalville non diventa più un confronto diretto tra fiction Italiane ed artisti internazionali, tra i protagonisti assenti e presentati davanti ad uno sfondo bianco ed artefatto, bensì diviene l’unica ed assoluta vetrina dei prodotti Made in Italy, di quelli con i soliti vecchi volti noti e di altri, che valgono davvero, chiusi in chissà quale cassetto invisibile.

Premio unico come miglior regia
Riccardo Milani – Atelier Fontana (Lux Vide per la Rai)

Premio unico per la migliore sceneggiatura
Romanzo Criminale 2 (Cattleya per Sky Cinema)- Categoria Serie Lunga

Premio per la miglior serie lunga
Romanzo Criminale 2 (Cattleya per Sky Cinema)

Premio per il miglior attore
Vinicio Marchioni – Romanzo Criminale 2

Premio per la migliore attrice
Irene Ferri – La nuova squadra Spaccanapoli (Freemantlemedia per Rai Fiction)-Categoria Miniserie

Premio per la miglior miniserie
Le cose che restano (Bibi Film per Rai Fiction)

Premio per il miglior attore
Ennio Fantastichini – Le cose che restano

Premio per la migliore attrice
Anna Bonaiuto – Atelier Fontana-Categoria Tv Movie

Premio per la miglior tv movie
Edda Ciano e il comunista (Casanova Multimedia per Rai Fiction)

Premio per il miglior attore
Antonio Catania per Agata e Ulisse (Italian International Film per Mediaset)

Premio per la migliore attrice
Stefania Rocca per Edda Ciano e il comunista

Premi e menzioni speciali:
Menzione speciale
anche a Edda Ciano e il comunista con la seguente motivazione: “Un frammento della grande storia italiana raccontata attraverso una delicata e realistica passione”.

Migliore attore Premio L.A.R.A. RomaFictionFest 2011
Marco Cocci “per la versatilità attoriale dimostrata in questi anni ed in particolare per la sua interpretazione pervasa di passione e dignità nella miniserie Mia Madre”.

Migliore attrice Premio L.A.R.A. RomaFictionFest 2011
Federica De Cola “che attraverso un completo e raffinato percorso artistico ha evidenziato in Atelier Fontana un’interpretazione che coniuga mirabilmente tenerezza e determinazione”.

Premio del pubblico assegnato dai lettori di Tv sorrisi e Canzoni
Gabriel Garko e Manuela Arcuri

Alessia Grasso

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