Skip to main content

Il “granaio” culturale del mondo

argentina
[CINEMA]

argentinaROMA- Il “granaio” del mondo:  è così che un tempo veniva chiamata la produzione culturale argentina: periodo culturale fervido al quale è seguito purtroppo un periodo di carestia. Ma la nube tossica che ha occultato il Paese ha cominciato a dissiparsi negli ultimi venti anni permettendo al Paese di tornare sulla scena, presentandosi come fucina di creatività artistica.


L’Argentina infatti è tornata ad essere una miniera, specie in ambito cinematografico, per  la crescita esponenziale che continua a vivere, tant’è che si parla di una vera e propria industria cinematografica. E con questo prodotto d’eccezione, in occasione dei 150 anni d’Italia, l’Argentina ha deciso di festeggiare il nostro Paese.
Il tutto ha avuto inizio presso l’elegante Ambasciata Argentina che ha accolto il 27 maggio scorso la conferenza stampa di presentazione che ha sottolineato la non distanza tra i due Paesi, la condivisione  e l’offerta culturale, evidenziando le coproduzioni  italo-argentine, collaborazione da cui è emersa l’affinità reciproca, il feeling tra autori italiani ed argentini e il rispetto reciproco del e nel lavoro.

La proiezione avviata  il 31 maggio scorso durato fino al 4 giugno presso il Cinema Farnese Persol di Roma, è stata orgogliosamente promossa dall’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia e dall’INCAA –  Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales-  in collaborazione con il RIFF- Rome Independent Film Festival, uno dei più noti Festival capitolini del cinema indipendente che cresce nel tempo insieme alla voglia di fare degli stessi organizzatori e partecipanti. Lo stesso Direttore Artistico del RIFF, presente alla conferenza, parla di  “(ri)scoperta del cinema argentino” alla quale bisogna dare il giusto spazio.
Le opere selezionate per la programmazione  sono, tra le opere argentine, le più significative degli ultimi anni e di qualità:  9 lungometraggi  in lingua originale (con sottotitoli italiani) per  far respirare a pieni polmoni l’atmosfera e la cultura del Paese Sudamericano tra cui, per esempio, Belgrano, film di apertura, sulla figura dell’eroe dell’indipendenza argentina, di origine italiana con Sebastiàn Pivotto regista; Aniceto, la storia del proprietario di un gallo da combattimento e del suo amore per Francisca, diretto da Leonardo Favio, uno dei registi più importanti del cinema argentino e Mujer di Juan Taratuto, Tango di Caroline Neal, La mirada invisible di Diego Lerman e molto altro ancora da scoprire.
L’intento è permettere alla cultura argentina di muoversi, di distaccarsi dal suo contest d’origine per far sì che si divulghi in Italia e non solo, la sua essenza e il suo potenziale. Se queste sono le premesse allora c’è da aspettarsi molto. Lasciatevi sorprendere…

Maria Logroio

argentina, cinema, Cinema Farnese Persol, maria logroio, martelive, martemagazine, Notizir, RIFF, roma

Lascia un commento