Torna a fine autunno il RIFF, il Rome Film Festival, un appuntamento imperdibile per tutti i filmakers anche esteri che vogliono presentare e rendere visibili in Italia le proprie opere cinematografiche.
Lo scorso 14 maggio si è conclusa la XIV edizione del Riff: Roma Indipendent Film Festival. Per sette giorni giovani registi e videomaker internazionali sono stati protagonisti con il loro film, cortometraggi e documentari.
Una settimana dove saranno presentati più di cento film e documentari indipendenti a livello internazionale, ognuno con una propria tematica, con una propria struttura, con una propria visione della realtà. Molti sono i registi provenienti da tutto il mondo che correranno in gara per l’assegnazione del premio finale RIFF Awards dal valore di 50.000 Euro.
ROMA-Il “granaio” del mondo: è così che un tempo veniva chiamata la produzione culturale argentina: periodo culturale fervido al quale è seguito purtroppo un periodo di carestia. Ma la nube tossica che ha occultato il Paese ha cominciato a dissiparsi negli ultimi venti anni permettendo al Paese di tornare sulla scena, presentandosi come fucina di creatività artistica.
Si sa ormai da tempo che molte multinazionali esportano le proprie fabbriche all’estero, sopratutto nei paesi dell’Est dove si può usufruire di manodopera a prezzi stracciati e dove i diritti dei lavoratori sono praticamente inesistenti.
Per la decima edizione del RIFF – Rome Independent Film Festival, nella sezione DocumentaRIFF, in competizione tra le pellicole nazionali, si va ad incastonare uno splendido documentario, che parla di lavoro, di “munnizza” e di riciclo. Quanto di più attuale…