Festa di Compleanno
[TEATRO]
ROMA- È arrivata l’ora di spegnere le fatidiche 40 candeline per Fabrizio e davanti ad una torta che tanto assomiglia a quelle che si sono succedute negli anni inizia, implacabile, il suo flusso di coscienza.
E come spesso capita un ricordo, anche quello apparentemente più innocuo, ne richiama altri e di lì a poco il protagonista si ritrova ad avere a che fare con gioie (poche!) e tanti dolori del passato. Flashback disordinati di un’esistenza caratterizzata dall’incapacità di sentirsi compreso anche da chi, suo malgrado, lo ha visto nascere e crescere in un’infanzia-adolescenza costellata da episodi difficili da dimenticare.
Lo spettacolo Festa di compleanno con la regia di Arnolfo Petri, messo in scena dal 1 al 6 marzo al Teatro Belli di Roma, sviluppa con grande sensibilità questo dramma interiore alternando momenti dal tono documentaristico al altri ad alto tasso emotivo; il protagonista si muove fra i suoi fantasmi, una madre che si materializza in scena “muta” e implacabile, il padre arcigno ed anaffettivo, e Angelo, l’uomo che sedurrà madre e figlio.
I due spazi che dividono la scena rappresentano bene il conscio e l’inconscio, passato e presente, in un continuo gioco di rimandi che avrà un epilogo drammatico.
Petri, regista e protagonista del monologo, palesa una forte tenuta scenica con gesti al contempo delicati e forti ed una naturalezza interpretativa che immerge lo spettatore in questo amarcord amaro e nero.
Angelo Passero
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