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VII serata MArteLive 2008: il nuovo Morgan

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La moda è…puro spettacolo!

Per la penultima serata del MArteLive la moda si presta a servire la scena. Le ultime stiliste della sezione Moda&Riciclo sembrano voler dedicare i loro lavori all’idea stessa dell’arte, facendo salire la moda sul palcoscenico dello Spettacolo Totale per “sceneggiarlo”.

I lavori presentati da M.U.D. CUT, nuovo brand che racchiude i nomi di Maru Mariani, Cinzia Dell’Omo e Silvia Arduino, non sono abiti portabili, neanche la mitica Carrie, guru di tante fashion victim oserebbe tanto perché quello che rappresentano sono dei montaggi d’arte sui corpi delle modelle. L’dea di fondo è quella di avvicinare la corporeità femminile alla LUCE, nome della loro linea. E le loro modelle sono davvero splendide e luminose. Per le tre creatrici di moda un vestito deve esprimere un concetto d’arte più che vestire semplicemente. La loro espressività artistica si fa palese nel lavoro presentato per la serata, LUMINOL, la calca attorno a questo abito bianco era notevole perché sono gli stessi passanti a realizzarlo. Il vestito sta lì ed aspetta che siano i partecipanti della serata a crearlo lasciando il loro segno. Si immerge la mano nell’acrilico bianco e si aspetta che si spengano le luci perché quello che era solo un’impronta su un vestito diventi la fantasia decorativa dello stesso. Pura arte partecipata, quindi, non più solo moda.

Wanda D’Onofrio ci confonde le idee invece. Ci regala la visione delle nostre letture. Dopo poco ci si rende conto che non siamo su un palcoscenico né sul set di un film in costume. Siamo catapultati nella nostra realtà quando vediamo gli strani “maneggiamenti” della talentuosa stilista. Lana d’acciaio, tovagliette di plastica. Sul bancone notiamo anche un preventivo: 8 €. Wanda ha realizzato un corpetto che potrebbe indossare meravigliosamente Titania, la Regina delle Fate cara alla nostra memoria, dunque come può costare solo 8€? Ed ecco i nostri sensi di colpa per aver speso anche di più per un solo paio di calze! Il punto è che Wanda sa compiere delle vere e proprie magie! Non possiamo che sperare di poter indossare uno dei suoi abiti raffinati e sontuosi che nascondono un’anima modesta per sentirci parte della sua ricercatezza, fatta anche di storiche citazioni, che questa talentuosa stilista adopera per ricercare una precisione manuale. La sua idea di uno stile classico è proposta con materiali di riuso; il suo può apparire un lavoro arduo ma Wanda ha una manualità e un estro che le rende semplice la realizzazione delle sue creazioni.

Agnese Sondini, invece, ha voluto stupirci vestendo Victoria con gli abiti di Victor. Una camicia da smoking maschile diventa un corpetto esplicito e sensuale. Negli anni ’80, Julie Andrews vestiva i panni di Victor in uno splendido film che è la rappresentazione del gioco delle parti. L’ispirazione androgina è esplicita nella creazione di Agnese come è esplicita la volontà di non creare mistificazione alcuna, ma di dare la possibilità di trasformarsi. La camicia cambia identità con rouches rubate ad un fioraio e foulard colorati, ma mantiene il suo rigore maschile. Non si nasconde, si mescola in una nuova visione.

(Rossana Calbi)

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