VII serata MArteLive 2008: il nuovo Morgan
Waiting for the winner…
Ultima serata di gara per l’edizione 2008 del Cortolive! Nove i partecipanti della serata.
“Lettere e musica (Andrea Tripodi) la storia di un giovane scrittore che si confronta con un blocco artistico e con la partenza della sua ragazza per gli USA. Il corto parla dei sentimenti e delle emozioni che coinvolgono il giovane che alla fine capisce di star meglio anche grazie all’amore della sua fidanzata e per questo deciderà di raggiungerla all’estero.
“Foto di famiglia” (Marco Fabiano) intreccia passato e presente in un unico settino: una cascina sui monti dell’Emilia. Qui tanti anni prima i partigiani avevano combattuto contro una pattuglia di tedeschi. Ad oggi quei luoghi sono meta di turismo. Il passato ritorna in una veste diversa e opposta: ragazze tedesche incontrano giovani italiani durante una vacanza di piacere.
Il trionfo del caffè, si tratta di “2001: a coffee odyssey”’(Matteo Malatest). Epopea del sopraggiungere del caffè. A partire dalla macchinetta che comincia a riscaldare sul fuoco l’acqua al suo interno; fino al ribollire del caffè e alla fiamma che deve spegnersi.
“Metastasi” (Marco Rosson), il titolo rivelatore del dramma: la tossicodipendenza ed il ciclo di dolore che ne deriva. La coazione a ripetere. Un giovane che non riesce ad uscire dal tunnel della droga, che ha preso la sua esistenza e attraverso immagini confuse ed un piacere indefinito, inafferrabile, che fugge…non riesce a metter fine al suo incubo.
La prima e l’ultima volta….una donna durante la sua autopsia riconosce nel chirurgo il suo primo amore. Inizia un dialogo sommerso e surreale che porta l’uomo al riconoscimento della bella signora morta. Le loro anime si toccano e sfiorano per l’addio finale perché “Quelle labbra io le ho baciate” (Salvatore D’Alia).
Un “palloncino” in giro per i vicoli di Genova è “Urban condom” (Camilla Paraffini, Elena Ingegnere). Finisce qua e là. Fa le giravolte. Si rotola per le strade del centro storico. Poi arriva l’alba e il nostro avventuroso amico si ritrova in spiaggia. Epilogo romantico?
Questa è la storia di “Violetta” (Gianna Maria Catalano), una bimba di otto anni appassionata di videogame. Una mamma in carriera con sensi di colpa verso la figlia ed una nonna apprensiva che non sopporta che la nipotina passi tutto il giorno a giocare con i videogiochi. Ma un giorno come tanti altri mentre si aspetta il rientro della mamma accade l’imprevisto. Un pianto straziante invade la casa. Cosa distoglie finalmente Violetta dal suo passatempo preferito?
“Il vicolo magico” (Carlos Lalvay e Jacopo Giacchino) in cui un uomo sparisce. Eh sì, uno strano individuo con impermeabile si aggira per delle stradine. In testa un cappello e fra le labbra stringe una sigaretta. Ombre, le sue. Poi comincia la corsa. Risale velocemente una lunga scalinata e si infrange nel nulla perché sparisce!
La malattia dell’amore, la bulimia, raccontata “Dietro le cose” (Antonello Novellino). Il percorso narrativo si snoda attraverso la storia di una ragazza e la sua visione di sé. I sentimenti avversi contro se stessa e gli altri. L’odio che cerca l’amore. Regia originale e divertente senza nulla togliere al racconto drammatico.
Pienone di corti per l’ultima serata. Come al solito ce n’era per tutti i gusti: dal drammatico al divertente, passando per il surreale. Regie dinamiche, ma anche riflessive e sferzanti. Questo è Cortolive! Ed ora non ci resta che aspettare di scoprire chi sarà il vincitore…
(Gabriella Radano)
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