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Tag: Violapolvere

Violapolvere_ Spazi

violapolverePossono non esserci molte cose più difficili che essere una band onesta. In che senso, dite?
Pensateci: avere un’immagine ( e – che non è la stessa cosa! – un immaginario) senza diventare degli sparapose da competizione; prendersi tutta la fatica di scrivere per creare un contatto con l’esterno senza mai tradire il principio di urgenza, verità e qui-e-ora, epperò ambire a vivere di questo come di un lavoro senza mai porsi come messia calati dal cielo per svolgere missioni per conto di Dio; avere uno stile, ma non essersi mai potuti (né voluti, né vivaddio dovuti) agganciare a questo o quell’estemporaneo fiumiciattolo modaiolo per avere altre orecchie all’ascolto.

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Sogno Violapolvere

MILANO- Solo un anno fa ne avevamo parlato la prima volta. Solo un anno fa li avevamo seguiti fino a Marina di Carrara per il Premio Lunezia edizione 2010 (ricordiamo che si sono classificati secondi nella sezione gruppi) ed avevamo scoperto le loro potenzialità. Solo un anno fa accadeva tutto questo, e in quest’anno li abbiamo seguiti da vicino nei loro live e nell’avventura del nuovo disco, Distanze, uscito lo scorso marzo.

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The Place: ritorno al rock

[MUSICA]

Violapolvere5ROMA- Giovedì 3 febbraio, tempo niente male per essere ancora inverno, sì l’influenza ormai ha bussato alle porte, cominciamo a contare i caduti (compreso il nostro fotografo), ma non perdiamo di certo l’occasione per sperimentare NoTtE RoCk al The Place, storico locale romano di via Alberico II, che per l’occasione si veste di un doppio appuntamento per una serata unica, con due gruppi emergenti tra i più promettenti della scena rock d’autore italiana: i Cockoo e i Violapolvere.

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Pellicole graffiate, alghe secche e bombe rock

[IL_7 SU…]

il7In “Walk in the Sun” dei Just What we Need una chitarra atmosferica delinea un paesaggio frollo intrecciato ad una desolazione che aspetta di vedere una qualche forma di reazione, e questa arriva sotto forma di una vecchia pellicola graffiata dove i componenti del gruppo giocano con biglie magiche in un deserto concavo e sfocato. La voce interpreta con partecipazione una situa-zione oscillante a mezz’aria ed illuminata solo da un Sole che vomita miraggi.

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