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Dalla parte di Marcel

[FOTOGRAFIA]

evaROMA- Marcel Proust si racconta in una camera oscura. Dieci fotografie dedicate allo scrittore francese più tradotto e diffuso al mondo. Dieci scatti che raccolgono i luoghi ma soprattutto il modo “fotografico” in cui Marcel dava significato a ciò che vedeva e sentiva: «L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso» diceva.

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Labo Bau de L’Aire

[TEATRO]

_MG_1465ROMA- Tra fumo e gran caldo, ventagli e boccheggi in azione tra il pubblico, dal Beckett di “Per finire ancora” passando alla pasoliniana Supplica a mia madre e finendo per i Noir Desir (Des visages, des figures), lo studio-viaggio che Gianluca Bottoni ha messo in atto con e attraverso Baudelaire ha sfruttato appieno le potenzialità spaziali dell’Atelier Meta-teatro, lì dove lo spettacolo ha avuto luogo tra il 7 e il 10 luglio scorsi.

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Maria Antonietta a Trastevere

[TEATRO]

Maria_Antonietta_TeatroTrastevereROMA- Maria Antonietta, regina di Francia, è un personaggio controverso, odiata e amata, osteggiata e rivalutata. È il soggetto scenico per eccellenza. Al Teatro Trastevere di Roma, fino al 6 giugno scorso lo spettacolo che porta il suo nome, per la regia di Antonio Serrano, ha raccontato le vicende della bella regina austriaca.

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wAnderland – Non tanto tenere figurine

[ARTI VISIVE]

Inaugurazione_IMG_9493ROMA- La mostra wAnderland alla Galleria Mondo Pop di via dei Greci 30, presso Piazza di Spagna, Roma, a cura di Serena Melandri, 4 giugno – 31 luglio, è una doppia personale che parte dall’assonanza dei due verbi wonder e wander per suggerire che il mondo infantile ed il suo immaginario, a cui siamo abituati a pensare con meraviglia e stupore come ad un dominio dei miracoli in cui l’occhio e la mente sono capaci di portenti non facilmente replicabili nell’età adulta, è, invece, o insieme a ciò, un regno dell’incertezza, del disorientamento, e questo fin da subito.

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Cowparade Roma

[ARTI VISIVE]

1603ROMA- Nella marea di gente che quotidianamente attraversa, sosta o sfiora semplicemente la stazione Termini di Roma ci sono anch’io. E lo scorso 8 giugno su quel piazzale dove si incontrano- scontrano volti e persone, dove gli occhi si soffermano solo sui passi frettolosi della gente, in questi giorni ancor più sgattaiolanti per l’asfalto rovente, in quel luogo dove si sfuggono spesso gli sguardi, mi sono soffermata ad osservare ciò che non capita di vedere tutti i giorni.

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