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Autore: Edyth Cristofaro

Francesca Bellino, Il prefisso di Dio

LIBRI- Il prefisso di Dio – storie e labirinti di Once, Buenos Aires è il racconto di una giornalista, Francesca Bellino, che non si accontenta di conoscere una nuova città, ne deve scoprire il segreto, quello più recondito, quello che neanche gli stessi abitanti della città conoscono.
La Bellino segue e chiede a chi vive a Buenos Aires come immigrante o a chi si trova in Italia per guardare da lontano i propri ricordi delle storie e dei labirinti della città, tanto da creare un collage di incontri con persone che sanno dare sempre una visione diversa dell’ossessione, rispetto al numero undici che Francesca Bellino insegue ovunque, cerca e perde, per poi ritrovarsi di fronte a rivelazioni inaspettate.

La scrittrice, con formazione giornalistica, fa una lunga conversazione con la città e con i diversi aspetti del quartiere ebraico di Once (che in spagnolo vuol dire appunto “undici”). Luogo di incontro per eccellenza perché quartiere di un secolare popolo di immigrati, gli ebrei, è anche luogo di adattamento, perché chi deve vivere una nuova realtà non può non avere spirito di adattamento, occorre che si mimetizzi e trasformi.
Oltre a ballare il tango porteňo si ascolta quello yiddish e si ricorda che uno dei più grandi della storia del tango moderno ha il nome italiano di Piazzolla.
I passaggi in cui si muove la scrittrice sono come la mateada, la consumazione del mate, un processo lento di condivisione e di incontro.

L’undici, il prefisso di Dio, è l’undicesimo comandamento, la chiave che serve ad aprire un luogo di incontro.
Da qui l’accesso ad uno spazio unico per più voci, per più visioni dello stesso Dio e della stessa realtà. Un libro che parte da un particolare per trovare l’universale, una conversazione con un uomo moro dagli occhi profondi e dalle parole accese e calorose si trasforma nel ballo caldo di una ragazza solare. Non un resoconto di viaggio ma la storia di un posto, visto da lontano e da vicino. Diverse le latitudini: la Bellino chiederà del quartiere ebraico argentino anche in Italia e sarà diversa la cronologia: la storia drammatica delle madri di Plaza Mayor e di quelle di una strage contemporanea, in discoteca, che ha lasciato un vuoto fisico nella città.

Bellino ha psicanalizzato una città, ne ha scavato gli amori e la famiglia, ha capito i malesseri e le paure. Ha imparato a capire i luoghi, quando questi, dopo essersi mascherati, hanno voluto rivelarsi al momento giusto, come una bella donna sa rivelare i suoi segreti nel confessionale o sul lettino dello psicologo, una delle professioni più praticate nella città.
In una raccolta di immagini storiche, la scrittrice regala un viaggio emozionante, da leggere prima di partire per l’America Latina, dopo che vi si è trascorso un po’ di tempo o anche solo per sognare di andarci: un libro di viaggio nel vero senso del termine.

Francesca Bellino, Il prefisso di Dio – storie e labirinti di Once, Buenos Aires, Infinito edizioni, pag 190, € 14

The Rocksteady Beat Orchestra_ Old Italian Groove

 

CD MUSICA- La sagoma in bianco e nero di una signorina dalle curve sinuose, una Vespa bianca e un bel paesaggio marittimo sotto il sole cocente. Esteticamente si presenta bene questo Old Italian Groove, art work niente male anche se per certi aspetti forzatamente retrò. Se fosse uscito negli anni ’60 si sarebbe sentito a suo agio, questo è certo, ma comunque ascoltarlo in questi tempi di sonorità sintetiche e di iPod sfoderati dalle tasche con estrema disinvoltura può essere un’esperienza simpatica.

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True West vs American Dream

Scritta nel 1971 e messa in scena per la prima volta in California nel 1980, True West (Vero West nella trasposizione italiana) è considerata una delle migliori commedie scritte da Sam Shepard, il commediografo, attore e scrittore statunitense considerato da molti critici come il vero erede del grande teatro statunitense.

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Chi e’ il vero nemico?

Inaugurato il 9 gennaio con Libri da Ardere, continua il ciclo dedicato alla scrittrice belga Amélie Nothomb al teatro Filodrammatici di Milano: fino all’ 8 febbraio sarà infatti in scena lo spettacolo La Cosmetica del Nemico, ideato, diretto e interpretato da Corrado Accordino. Per chi ancora non conoscesse Amélie Nothomb è il caso di aprire una piccola parentesi. La Nothomb è infatti una delle più vendute scrittrice di lingua francese.

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Tatiane Araujo: i colori del Brasile a Roma

Nella prima serata dell’edizione 2008 del MArteLive abbiamo scoperto Tatiane Araujo da Silvia. In questo periodo in mostra i suoi lavori in una esposizione dal titolo Arte & Solidarietà, presso la galleria GARD, via dei Conciatori 3/I. Tatiane è alla sua terza mostra a Roma e sta programmando esposizioni a New York, Berlino e Lugano. Qualche tempo fa ci ha parlato di arte e di se stessa (difficile per lei distinguere le due cose). Il nostro appuntamento era a Campo de’ Fiori, nel pieno di una mattinata assolata.

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Nobraino: dal Contestaccio al Palladium e ritorno

nobraino2Arrivo a Testaccio tardi lo scorso sabato 31 gennaio. L’appuntamento con Lorenzo Ciavatta in arte “Kruger”, front man degli eclettici Nobraino era fissato per le 23, prima del concerto che avrebbe sfondano -metaforicamente- il ConteStaccio (via di Monte Testaccio 65/b).
Arrivare tardi ha significato gestire l’intervista con un personaggio come lui in macchina, nello spostamento per il sopralluogo al Palladium (piazza Bartolomeo Romano 8), prossima destinazione dei Nobraino il 12 febbraio, in occasione della serata conclusiva del Teatro Tour MArteLive 2009.

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Della Shoah e di altre storie…

Fine gennaio freddo ed inizio febbraio bagnato, ma non distaccato dagli eventi della storia, della società, della vita.
Il Giorno della Memoria è entrato ormai a far parte della memoria storica collettiva e, nonostante le cadute di tono, spiegabili solo con la follia e l’insoddisfazione sociale, che hanno permesso a dei giovani ragazzi di bruciare vivo un essere umano proprio negli ultimi giorni, solo per provare delle emozioni “forti”, quello che resta forte in tutti noi, in tutti coloro dotati di raziocinio, di umana pietà, di memoria, appunto, è il desiderio feroce che il dolore straziante, che gli eccidi di massa, che la crudeltà pura e semplice non possano più avere spazio in questo mondo.

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Torino magica, Napoli misteriosa

[CURIOSITA’]

Torino magica: tra bene e male

Ogni luogo ha una storia, un’origine e un’identità che non mutano con il passare del tempo e che guidano, inconsapevolmente e inesorabilmente, la vita dei propri abitanti. Così anche Torino, che ha i suoi racconti e le sue leggende. Il bianco e il nero, il bene e il male, gli opposti si fondono tra le strade di Torino per dare vita ad una realtà fatta di contraddizioni e mistero. Ed è così che nasce la Magia.
Per parlare di occulto bisogna partire fin da quelle che furono le fondamenta della città…

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‘A67: Generazioni Suburbe

[MUSICA]

Quando la musica è MUSICA non esistono parole per descriverla appieno, bisognerebbe solo ascoltarla e lasciarle lo spazio, il tempo e il modo di farla entrare in sintonia. In realtà non serve molto e neanche molto tempo, tutto avviene in un istante: occhi calamitati sulla scena e l’impeto che cresce implacabile di pari passo con l’energia irrefrenabile del sound, inspiegabilmente.

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Yo Yo Mundi: un voto per la liberta’

[MUSICA]

 “Il giorno in cui vennero gli aerei dalle ali grigie, le pance gonfie le bocche nere … Avreste dovuto vedere” cominciamo dal cuore della canzone a raccontare il brano degli Yo Yo Mundi “Il giorno in cui vennero gli aerei”.
La track candidata al titolo Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, un premio giunto alla dodicesima edizione, che si tiene ogni anno per eleggere una canzone italiana uscita nel corso dell’anno appena passato (in questo caso il 2008) che abbia un testo forte, incisivo, che punta dritto al cuore, capace di evidenziare l’importanza dei diritti umani.

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