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“Se Valerio Scanu vince Sanremo…”

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[MUSICA]

20110208-DSC_6326_copyROMA- 8 febbraio 2011. Nottate cantautorali al The Place, cassa di risonanza, punto di ritrovo per musica e parole nuove, nonché trampolino di lancio per quel fitto sottobosco che parla romano e non solo. Sul palco, neanche a farlo apposta, due cantautori capitolini.

Ad aprire le danze è William David Caruso, tastierista prestato ad una chitarra acustica per raccontare le sue storie, ispirazione nelle corde di Rino Gaetano, giusto per scaldare i motori e avviare la serata. Si prosegue, in puro stile del locale, una breve presentazione e sul palco arriva la Band di Gianmarco Dottori: spirito ribelle, rock sotto la pelle e nelle corde della sua voce. Aprire il concerto di Ligabue della scorsa estate allo Stadio Olimpico è stato momento importante, foriero di una libertà mentale che scivola dentro le sinapsi di artisti pronti a riceverla. E il filone sembra quello buono.
A partire dal “Le mani”, brano ispirato da una maturità che fu, mani che oggi si muovono su una fitta rete pop, venature rock, distorsioni sature che fanno da tappeto ad un intreccio melodico ricco. Ma nel cilindro di Gianmarco Dottori c’è polpa buona anche per stendere parole di polemica contro i disagi, per poi riemergere e sferrare picconate d’ironia, o meglio quella satira un po’ polemica contro governanti e vincitori di Sanremo. Il particolare va a toccare quel Valerio Scanu, vincitore neanche troppo sorpreso di una Kermesse canora ormai da tempo in mano a pochi intimi.
Nell’anima la canzone popolare, quella storica e fondamentale di Romolo Balzani e le sue dediche 20110208-DSC_6354_copyalla Roma di un tempo. Prende vita, così, su due piedi, quel “barcarolo” capitolino che ancora oggi cerca disperato la sua bella che non c’è più. Chitarra e voce per un momento di profonda emozione. L’altra dedica è per Lucio Battisti e una meno consueta “Insieme a te sto bene” che mostra quanto ancora la sua musica e le sue idee siano nell’aria.
Non mancano i momenti scanzonati e divertiti quando si canta accompagnati da una bella bevuta tra amici. Non manca quella voglia di fare rock, pasta dura per un pubblico che raccoglie chitarre e bassi e piano, tasti bianchi e neri, tutti assieme. La passione in fondo anima la musica e questa serata ha aperto le porte e unito canzone popolare, musica rock e voglia di presentarsi al pubblico con qualcosa di nuovo. Gli ingredienti ci sono tutti, qualche chiamata a Luciano Ligabue è d’obbligo, ma sempre espressa con gusto personale, la caparbietà e lo stile hanno già preso forma e contenuto strappando a melodie classiche lo spunto per prendere nuove strade. La serata chiude con due bis: “E Berlusconi” e “Se Valerio Scanu vince Sanremo”. Il tempo per un bicchiere di vino, non ce lo leva nessuno…


Opening:
David William Caruso
, chitarra e voce

Gianmarco Dottori, voce e chitarra acustica
Francesco D’Errico, basso elettrico
Luca Bellanova, tastera
Massimiliano Forlani, chitarra elettrica
Federico Forlani, batteria

Scaletta:
Mi manco
Le mani
Pazzo Lucido
Insieme a te sto bene (cover lucio Battisti)
Freddo Cane
Assetto Alcolico
Di Nascosto
Barcarolo Romano
Lella
Migliore del mio Tempo
Se Valerio scanu vince Sanremo
Vado Via
Bis
E Berlusconi
Se Valerio Scanu vince Sanremo

http://www.myspace.com/gianmarcodottori

Federico Ugolini

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