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La street art si immerge nel blu

Per tutti gli amanti della street art, questo maggio offre l’occasione di assistere alla creazione di opere originali in una location davvero speciale, grazie alla nascita del festival “Blue Flow” di Ventotene, piccolissima isola delle Pontine nota per le sue bellezze naturali, che per la prima volta apre le sue assolate porte ad un esplosione d’arte, diventando un vero e proprio atelier a cielo aperto.

Blue Flow, alla sua prima edizione quest’anno, aprirà i lavori giovedì 14 e si articolerà in 3 giorni di attività artistiche svolte in aree specifiche dell’isola, al fine di riqualificare le zone meno curate del paese ed ammantare l’isola della nuova veste di museo a cielo aperto.

Il muro del porto nuovo avrà il piacere di diventare la tela per le creazioni di artisti come Lucamaleonte, Gojo, Matteo Brogi, Titti Fruhwirth, e Diamond, nomi noti dell’ambiente romano della street art. Marco Scalia, Cristina Fasulo e Noemi Graziani, invece, si concentreranno su opere d’arte pittorica su gazebi lignei, e l’abbellimento delle panchine della piazza intitolata a Sandro Pertini sarà curato dall’artista Magda Bava.

Parte delle opere saranno realizzate in presenza dei bambini della scuola di Ventotene, che daranno il loro contributo affiancando gli artisti durante lo svolgimento del lavoro e potranno essere parte attiva nel processo di riqualificazione del luogo in cui vivono.

Il festival, ideato ed organizzato dall’associazione culturale Fluo Events e patrocinato dal Comune di Ventotene, si pone l’obiettivo di diventare non solo un appuntamento annuale per tutti gli amanti dell’arte di strada, ma anche il capofila di una serie di nuove attività culturali, che diano all’isola stessa la possibilità di essere vissuta non solo come un luogo di vacanza ma anche, e soprattutto, come un luogo in cui la storia e l’esperienza estatica degli spettacoli naturali si fondano con l’esperienza artistico/creativa, dando spazio, inoltre, ad una nuova utenza turistica e ad un riscoperta dell’isola stessa, in tutte le sue sfaccettature.

La creazione delle opere sarà seguita in tempo reale tramite la realizzazione di reportage fotografici e di riprese video, al fine di raccogliere gli elementi che costituiranno un vero e proprio racconto di un’esperienza unica nel suo genere, particolarmente per la peculiarità del luogo scelto, teatro nei secoli di eventi storico-sociale di enorme rilievo ed attualità, come il confine politico fascista, l’esperienza della prigionia carceraria anarchica sulla vicina isola di Santo Stefano, l’esilio di Giulia, figlia del primo imperatore Romano Ottaviano Augusto, e la nascita del Manifesto di Ventotene, documento fondante per la creazione dell’Unione Europea.

Saranno le sue peculiarità storico-naturali a fare da temi per la creazione delle opere, grazie alla fusione tra idee artistiche e conoscenze nozionistiche riguardanti l’isola, ed è proprio questo elemento a rendere davvero innovativa l’idea del festival, la possibilità che la coscienza storico-politica di un luogo e la preservazione di un territorio naturale, diventino fonte di ispirazione per l’arte, permettendo quindi a luoghi come Ventotene di divenire teatri per la nascita di idee ed esperienze artistiche innovative e soprattutto luoghi non più di isolamento ma di accoglienza ed aggregazione sociale.

Ginevra Magiar Lucidi

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