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IL CALORE DELL’ELETTRONICA ALLO SPRING ATTITUDE 2015

Nell’immaginario comune la primavera sta alla combo plaid+Lambrusco+prato, come l’elettronica sta ai sintetizzatori, ai club e ai ritmi futuristici alla Kraftwerk. Natura e tecnologia, due mondi apparentemente antitetici tra loro. Ma ormai è cosa risaputa che l’immaginario comune nasconde sempre un insieme meno ampio: dal 21 marzo piovono polline dagli alberi e smadonni dagli allergici, mentre il synth può riprodurre anche suoni e caldi e fluidi.

Lo sanno bene gli organizzatori dello Spring Attitude, il festival di musica eletronica che delle minoranze e del calore ne ha fatto un marchio di fabbrica, e che quest’anno sarà a Roma dal 14 al 17 maggio nella triplice cornice del MAXXI, Macro Testaccio e Spazio 900.

 

Puntando l’obiettivo sulle avanguardie musicali proprio della Capitale, negli anni lo Spring Attitude è riuscito a zoomare sul cuore dei gruppi locali scoprendone amori ed influenze internazionali, e ad ingrandire la lente con l’aggiunta di nomi altisonanti dell’elettronica mondiale (Four Tet, Disclosure, Gold Panda…).

Perchè per valorizzare le tue radici devi assorbire il mondo, ma prima di poter capire il mondo devi capire le tue radici. Come a dire, non puoi apprezzare i falafel, se prima non hai amato le polpette di tua nonna.

Roma, quindi, epicentro di questa espansione geo-musicale, culla nell’edizione 2015 di: La Batteria (16 maggio) e delle loro visioni cinematografiche, fluide e taglienti; Youarehere (16 maggio), generatori compulsivi di ritmi digitali ma dolci e melodici; delle sperimentazioni primaverili e futuristiche dei Quiet Ensemble (14 maggio), il quintetto che forse più di ogni altro è riuscito ad unire l’antitesi natura-tecnologia generando suoni grazie alla tensione elettrostatica della frutta collegata ad interfacce MIDI. Italiani anche gli Omosumo e i Drink To Me, testimonial ideali dell’attitudine alla primavera. Side project di DiMartino i primi e di Cosmo i secondi, i due gruppi porteranno sul palco il 16 maggio le proprie sperimentazioni sonore segrete, la naturale propensione alla ricerca e alla rinascita silenziosa o meno nota. Scorrendo via via i nomi in programma, si allargano automaticamente i confini ideali del festival grazie a Yakamoto Kotzuga e Clap!Clap!, dai nomi esotici ma italianissimi, e al loro respiro internazionale che sa di fiori di loto e di tribalismi africani, un respiro tanto profondo da scavare la terra fino all’altro capo del mondo. Punto d’arrivo dell’espansione geografica di questa edizione le immancabili guest star, tanto simboli della calda esplosione dell’elettronica in tutto il mondo, quanto influenze nelle radici dei gruppi nostrani: SBTRKT (14 maggio), l’americano Shigeto (15 maggio), il tedesco Apparat (16 maggio), il supergruppo SIRIUSMOODELSELEKTOR (16 maggio), e molti altri.

Quello dello Spring Attitude è, quindi, un amore per la geografia territoriale dalle mire espansionistice. Un “Amorematico”, per citare i Subsonica, che con il suo linguaggio è riuscito a trasformare la matematica sonora da aspra ed esatta a scienza dolce ed imprevedibile, a rendere una variabile in movimento la variabile y dell’equazione tra natura e tecnnologia.

Primavera : fioritura = Elettronica : calore.

www.springattitude.it

Isabella Di Bartolomeo

elettronica, musica, spring attitude

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