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Lady & The Bass_ Groovy

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ladythebasscover12Quello discreto dei duo è il fascino di un mondo discretamente ma orgogliosamente a parte: che siano Simon e Garfunkel o gli Eurythmics, Tuck e Patti o i Kings Of Convenience, resta comune la sensazione di un codice comunicativo che è sempre quello eppure contiene qualcosa di diverso.

Chissà, forse quello scambio bidirezionale di idee che resta puro e senza interferenze, e che – probabilmente proprio per questo – ha raramente bisogno di alzare più di tanto il volume per arrivare forte e chiaro: o forse la cura del dettaglio che diventa esaltazione di un suono o di una parola che gentili accarezzino le orecchie, indipendentemente dal genere frequentato.
Oggi vi raccontiamo un altro di questi incontri magici, quello fra la voce afro soul sinuosa e fantasiosa della cantante Irene Ermolli e Alberto Rigoni, trentenne monsterbass trevigiano dal bel genio multiforme e dai gusti fortemente orientati verso progressive e metal, il cui stile ci ricorda vagamente l’amico Andrea Ra, già recentemente passato da questi schermi.
Il connubio che ne scaturisce prende il nome di Lady & The Bass, e si muove su direttrici di genere piuttosto singolari, almeno considerando i rispettivi background di partenza: infatti i due – incontratisi durante alcune sessions dei Twin Spirits (uno degli altri progetti di Alberto) – la buttano sull’elettropop, ci mettono sopra toni jazzy e grooves che galleggiano fra caro, vecchio funk e disco-lounge raffinata.

E proprio questo potrete trovare in Groovy, passo d’esordio che suona garbato come un divertissement leggero e colto, candidandosi con autorevolezza discreta a essere un sorprendente antidoto al caos urbano.

Realizzate e prodotte dal duo assieme al bravo Federico Solazzo, queste sette tracce agili, virtuose e mediamente liete riescono a far convivere classicissime citazioni di genere (come nella godibilissima apertura affidata ad “Eclectic”) e veri e propri momenti di divertente dancefloor (in “Paradise”), sfiorando in più casi il colpaccio di quasi-hit da chart dalla grande eleganza (la davvero bella “A New Life”, dedicata alla piccola Miriam, figlia di Irene) e senza far mancare, a corollario di cotanto alto interplay (le vicendevoli rincorse e i reciproci adagiarsi l’una sull’altro sono davvero un piacere per le orecchie) , un po’ di paraculo ammiccamento (in “BASSex v2”, che gioca sulle similitudini fra il corpo femminile e lo strumento musicale).

Saggiamente i due si muovono secondo le rispettive caratteristiche, che suggeriscono giustamente ad entrambi di privilegiare una ricerca prevalentemente stilistica che infatti risulta essere uno dei punti forti del lavoro, qua e là sfiorando addirittura dignità sperimentali insospettate in alcune crespe invenzioni del basso di Alberto.
Certo, questo fa risaltare come quella di questi Lady & The Bass non sia musica particolarmente orientata alla comunicazione di chissà quale contenuto.
Ma la cosa non è necessariamente un male: in fondo noi nasciamo da un ritmo, da un battito, e la capacità di attivarlo senza la necessità di ricorrere a chissà quale pretesto è senz’ombra di dubbio un valore da non sottovalutare.
Se poi si somma al divertito talento di due musicisti come questi, ancor meglio.

Lady & The Bass

Irene Ermolli: voce
Alberto Rigoni: basso

TRACKLIST:
01. Eclectic
02. Soaring
03. A New Life
04. BASSex v2
05. Let Me Try
06. Paradise
07. Slave

Francesco Chini

Francesco Chini, Groovy, lady & The bass, martelive, martemagazine, musica, Recensione

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